Rumore nei condomini: come gestire il problema
L’argomento è ampio e questo articolo intende fornire delle indicazioni di massima su come gestire le varie problematiche che possono presentarsi.
Il rumore del vicinato
Se il vicino è troppo rumoroso il problema non coinvolge l’amministratore quindi è inutile rivolgersi a lui. Se il vicino è troppo rumoroso ciò può essere dovuto a tre problematiche, che possono anche essere concomitanti:
Problematica 1
Il vicino ha abitudini inconciliabili con la vita condominiale: ad esempio ama sentire la musica ad alto volume, magari di notte, oppure urla, ha cani che abbaiano, etc. In questo caso il vicino sta sicuramente violando il Regolamento di Condominio che, recependo quanto previsto dal Codice Civile, recita in un articolo che ciascun condomino non può svolgere all’interno della propria proprietà privata attività che vadano a ledere la fruizione delle altre proprietà private. Questo è squisitamente un problema legale che, per essere affrontato, richiede anche il supporto di un esperto di ingegneria legale che sia anche un “Tecnico Compente in Acustica” (TCA) ai sensi del D.L. 42/2017.
Problematica 2
Il vicino conduce una vita normale, magari ha solo dei bambini un po’ vivaci, ma “si sente tutto”. Questo è un caso tipico delle case che sono state ristrutturate oppure costruite senza rispettare i limiti di legge in vigore da febbraio del 1998. Anche in questo caso la soluzione va trovata coinvolgendo un avvocato ed un TCA. Si suggerisce di chiamare nella eventuale causa anche il progettista della ristrutturazione poiché è molto frequente riscontrare come incredibilmente questi si sia dimenticato di rispettare la legge vigente, ovvero il DPCM 5/12/97, e quindi manchi la progettazione dei RAP (requisiti acustici passivi) che va obbligatoriamente effettuata prima di deliberare il progetto. Inoltre, si suggerisce di chiamare in causa anche l’impresa che ha eseguito i lavori poiché la stessa è corresponsabile se ha eseguito un’opera non conforme alla legge.
Infine una precisazione: se per risolvere le problematiche acustiche, credendo di risparmiare, ci si rivolge ad un rivenditore di materiali questi vi farà una offerta economica.
Il progetto, che può fare solo un TCA, non prevede il calcolo dei costi ma prevede le specifiche dei materiali mediante i quali si potranno raggiungere i target di legge. Questa è l’attività che la legge (e la logica) prevede che venga effettuata prima di procedere alla selezione del fornitore e dei materiali.
Problematica 3
Se si abita sopra un esercizio commerciale, ad esempio un bar o un ristorante, allora da una parte vale tutto quanto detto qui al punto precedente e, aggiungo, che l’esercizio commerciale prima di aprire, di cambiare gestione, proprietà o di modificare i suoi impianti rumorosi, interni o esterni che siano, ha l’obbligo di predisporre, avvalendosi del solito TCA, la previsione di impatto acustico che serve appunto a prevedere e a progettare la mitigazione sonora delle sorgenti previste. Preciso, infine, che il pubblico esercizio è responsabile anche delle emissioni sonore dei suoi avventori nelle immediate vicinanze dello stesso, ivi compresi i propri dehors, nonché dello stazionamento dei fumatori sul marciapiede antistante. Se si ha questa problematica ci si può anche rivolgere, con un esposto, al Comune.
Chi è un Tecnico Competente in Acustica?
Il T.C.A. è quella figura professionale, riconosciuta a norma di legge ed iscritta ad uno specifico Albo, che ha i requisiti di formazione accademica e di esperienza comprovata per svolgere le misure ed i progetti acustici.
È un laureato in discipline tecnico/scientifiche (tipicamente è un ingegnere), che deve aver avuto una comprovata esperienza di affiancamento ad un TCA “Tutor” di almeno 2 anni ed aver seguito un corso di formazione di 180 ore al termine del quale aver superato l’esame finale. Al T.C.A. è richiesta l’iscrizione al relativo Albo consultabile on-line e l’aggiornamento, costante e comprovato.
La ristrutturazione edilizia
In questo caso vale quanto detto al punto 1.2 con una ulteriore precisazione: se si intende ristrutturare la facciata, che sia una operazione individuale o condominiale sfruttando i vari bonus esistenti, è necessario verificare che la facciata rispetti i limiti di legge vigenti di isolamento acustico. Non importa se la zona è silenziosa di suo.
Si tenga infine presente che non vale la rassicurazione del fornitore/installazione dei serramenti possa fare circa la bontà (che non metto in dubbio) dei suoi prodotti o il fatto che non abbia mai avuto problemi in quanto occorre ancora una volta ribadire che:
- Il fornitore/installatore dei serramenti è un “operativo”, non è un progettista, e se ci fate caso con quello che scrive, che poi è ciò che resta e che conta, non si assume nessuna responsabilità circa il rispetto degli obblighi di legge in materia di acustica.
- La legge prevede il rispetto di precisi limiti e tale rispetto può essere ottenuto in due modi: il primo, il più costoso, con un collaudo acustico post operam (sperando che poi tutto vada bene), il secondo (più economico) con un progetto acustico preliminare. Ancora una volta raccomando di distinguere bene tra un preventivo ed un progetto, come già scritto qui sopra.
Collaudo acustico post operam: cos'è e come si realizza
Il collaudo acustico consiste nella misura precisa delle prestazioni acustiche dell’edificio o di parte di esso. Tale collaudo va tassativamente svolto con la strumentazione prevista dal DMA 16/03/98, certificata e tarata periodicamente da Enti terzi appositamente abilitati.
Il collaudo va eseguito da un T.C.A. secondo le normative internazionali ISO 16523. La relazione finale conterrà i valori di isolamento acustico dell’edificio (dall’esterno, dai vicini e dai suoi impianti) confrontati con i limiti di legge vigenti dal 1998. Il collaudo, pertanto, verifica sia la trasmissione del rumore per via area che il rumore impattivo (da calpestio) per svolgere il quale si impiegano specifiche macchine normalizzate.
Progetto acustico preliminare: cosa contiene?
Generalmente un progetto è corredato da verifiche fonometriche di 24 ore atte a certificare il clima acustico presente ante operam. Tali verifiche costituiscono il punto di partenza di tutta l’azione progettuale che si concretizza poi in una relazione tecnica redatta a norma di legge.
Isolamento Acustico
Con questo TOPIC raccogliamo tutte le nostre pubblicazioni che riguardano l’isolamento e il comfort acustico: progettazione, particolari costruttivi, analisi dei problemi e individuazione delle soluzioni di intervento, evoluzione normativa, soluzioni tecniche del mercato, i pareri degli esperti.
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