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Ruggiu (ATECAP): "Il settore calcestruzzo deve avere una regolamentazione adeguata e un controllo sulla qualità di prim'ordine"

Giuseppe Ruggiu è Amministratore di Guido Ruggiu Srl, società che da oltre cinquant’anni opera in provincia di Oristano nel settore della produzione e vendita di inerti e calcestruzzi preconfezionati. Classe 1964, laureato in economia e commercio all’Università degli Studi di Cagliari. L’incarico in Atecap segue quello di Presidente Confindustria Centro Nord Sardegna.

Formazione, marketing, comunicazione e informazione i 4 cardini del mandato di Ruggiu

Andrea Dari:

Caro Presidente, da pochi mesi hai assunto la guida di ATECAP, storica associazione della filiera del cemento e calcestruzzo. Quali sono le priorità che hai fissato nella sua agenda di presidenza?

Giuseppe Ruggiu:

Da pochissimo tempo ho intrapreso questa nuova esperienza; credo molto nel valore dell’associazionismo, forse perché sono un sostenitore del principio della cooperazione: collaborare con le altre imprese è un’opportunità per migliorare la propria posizione competitiva e far crescere il proprio business.
Tornando alle priorità, sono quattro le direttrici del programma.

Formazione. Nell’ambito di un processo di crescita aziendale va posto al centro la persona e lo sviluppo delle sue competenze, che si poggia sulla «cultura del far bene», sulla formazione e l’informazione. L’ATECAP può offrire un supporto ai propri soci che reputano importante creare e mantenere un ambiente di lavoro, nel quale i collaboratori si sentano attivamente parte della vita aziendale, che consenta loro di sentirsi coinvolti e appassionarsi al lavoro e alla vita organizzativa.
Comunicazione
. Come tu sai il fare senza dire equivale al non fare. Da qualche anno la promozione del prodotto calcestruzzo è al centro delle attività di comunicazione. Mi piacerebbe imprimere un nuovo ritmo, per raccontare sempre di più il calcestruzzo e, soprattutto, quello che fa l’Associazione. Un’opera di comunicazione e di sensibilizzazione che raggiunga il più possibile tutti, anche i produttori di calcestruzzo non associati all’ATECAP, oltre ai prescrittori, le amministrazioni e le committenze.
Marketing associativo
. La capacità di un'associazione di categoria di incidere sullo sviluppo delle condizioni competitive esterne alle imprese è direttamente proporzionale alla sua forza rappresentativa. Per questo è importante insistere sul marketing associativo, promuovere l’Associazione sul territorio affinché si diffonda il messaggio che l’appartenenza distingue i produttori più qualificati, sottolineare l'importanza dell'Atecap quale supporto alle imprese, soprattutto locali, nella gestione quotidiana della propria attività.
Informazione.
Interpreto l’ATECAP come occasione di conoscenza. La condivisione dell'informazione tecnica, l’aggiornamento sulla ricerca, sui prodotti speciali, gli approfondimenti in materia di sostenibilità, tecnologia, ambiente, gli incontri e i confronti sul tema imprescindibile e prioritario della sicurezza sul lavoro, rappresentano un valore aggiunto e un driver di crescita per le aziende. Specifiche iniziative in tal senso sono un formidabile supporto affinché il cliente finale sia pienamente consapevole delle caratteristiche e potenzialità del prodotto, nonché dei suoi vantaggi economici, sociali e ambientali.

L’idea è quella di sviluppare azioni in sinergia con Federbeton, cooperando con gli attori della filiera, nel rispetto delle loro specificità, con l’obiettivo comune di rendere la soluzione in calcestruzzo la scelta più vantaggiosa ed efficiente nel mondo delle costruzioni e posizionare l’intera filiera, con una sola voce, al centro del dibattito sull’edilizia sostenibile.

Il presidente ATECAP Giuseppe Ruggiu

Andrea Dari:

Il settore del calcestruzzo è un settore che in questi anni di evoluzione ha mantenuto una doppia identità: molte aziende nascono dall’industria del cemento, molte da iniziative private, come cave o imprese di costruzione. Qual è la forza di questa connotazione del settore? È un valore sinergico per sostenere una crescita nel segno della qualità?

Giuseppe Ruggiu:

La connotazione del settore del calcestruzzo come un settore con una doppia identità, con la presenza di aziende nate dall'industria del cemento e di iniziative private come cave o imprese di costruzione, rappresenta una forza per lo sviluppo del settore.

L’esperienza e la competenza acquisite dalle aziende dell’industria del cemento nella produzione e nella lavorazione del materiale rappresentano un vantaggio competitivo, permettendo di garantire elevati standard qualitativi e di sviluppare soluzioni innovative per il mercato.
Allo stesso tempo, l’ingresso di nuove imprese e di nuovi attori porta ad una maggiore diversificazione dell'offerta e a una maggior competitività sul mercato, stimolando la crescita e l'innovazione.

Inoltre, la presenza di una molteplicità di attori con competenze e conoscenze diverse può favorire la collaborazione e la creazione di sinergie tra le aziende, favorendo la diffusione di best practice e la condivisione di know-how per migliorare la qualità del prodotto e del servizio offerto.

Tuttavia, affinché questa connotazione del settore possa rappresentare una forza per la crescita e la qualità, è importante che sia sostenuta da una regolamentazione adeguata e da un sistema di controllo della qualità che garantisca la sicurezza e la qualità dei prodotti e dei servizi offerti. In questo modo, le diverse esperienze e competenze presenti nel settore possono convergere in una collaborazione virtuosa a beneficio dell'intero mercato.

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