Roma, riaperto il Ponte dell’Industria: nuova vita per lo storico “Ponte di Ferro”

Investimento da 18 mln di euro: 13 dai fondi del Giubileo e 5 da Roma Capitale

Dopo un complesso intervento di riqualificazione e messa in sicurezza, il Ponte dell’Industria – noto ai romani come il “Ponte di Ferro” – è ufficialmente tornato al servizio della città. Inaugurato con una cerimonia istituzionale, alla presenza del Vicepremier Matteo Salvini, del Sindaco Roberto Gualtieri e dei vertici del Gruppo FS Italiane e Anas, il ponte si presenta ora in una veste completamente rinnovata: struttura in acciaio, più ampia e finalmente accessibile anche al trasporto pubblico locale.

Il nuovo ponte, strategico per i collegamenti tra i quartieri Ostiense e Marconi, è ora pronto ad accogliere auto, moto, biciclette, pedoni e autobus, grazie a un investimento complessivo di 18 milioni di euro – di cui 13 provenienti dai fondi per il Giubileo e 5 stanziati da Roma Capitale.

Una rinascita dopo l’incendio del 2021

La riapertura rappresenta una svolta per la mobilità della Capitale, soprattutto dopo il grave incendio che nell’ottobre del 2021 ne compromise la struttura. Da allora, il Ponte dell’Industria era stato riaperto solo in via provvisoria, con limitazioni per i mezzi più pesanti. Le valutazioni tecniche avevano indicato un margine di utilizzo di soli cinque anni, in assenza di interventi strutturali. Oggi, grazie al progetto guidato da Anas (società del Gruppo FS), quel margine si è trasformato in un’infrastruttura sicura, moderna e a norma anche dal punto di vista sismico.

La fase più delicata dei lavori è stata il consolidamento delle fondazioni: una vera e propria opera titanica che ha previsto l’inserimento di 82 colonne di grande diametro – 1,7 metri – spinte fino a 59 metri di profondità. Per il consolidamento è stata utilizzata una tecnica innovativa e mai applicata prima su questa scala: il jet grouting, che ha permesso di intervenire senza deviare il corso del Tevere, risparmiando tempo prezioso.

Oltre 5 milioni di chilogrammi di cemento sono stati iniettati nel sottosuolo, per un totale di quasi 3 km lineari di colonne.

L’impalcato in acciaio e il nuovo volto del ponte

Il nuovo impalcato in acciaio è stato montato in tre conci con una spettacolare operazione di varo a spinta. Ogni fase ha richiesto l’utilizzo di mezzi e tecnologie altamente specializzate, come gru da 600 tonnellate, martinetti idraulici e castelletti metallici. Il ponte è stato inizialmente posizionato a un livello superiore di 2,5 metri rispetto alla quota stradale, per poi essere abbassato gradualmente – 20 cm al giorno – fino a raggiungere il piano viabile.

Parallelamente sono stati montati i camminamenti ciclopedonali, i parapetti, impermeabilizzato l’impalcato e completata la pavimentazione. Le storiche arcate, attualmente in fase di restauro, saranno ricollocate entro l’estate, mentre il completamento definitivo dell’intervento è atteso per il 2025.