Risparmio idrico: agevolazioni fiscali anche per interventi di sostituzione delle attrezzature sanitarie?
Sostenibilità degli edifici: perché non estendere le agevolazioni fiscali per il risparmio energetico anche agli interventi di sostituzione delle attrezzature sanitarie in grado di produrre un risparmio idrico?
Approvato dalla Camera dei Deputati un ordine del giorno sul risparmio idrico. Un ulteriore passo verso una misura fondamentale per la riqualificazione del patrimonio edilizio nazionale.
Agevolazioni fiscali ed efficientamento idrico: a che punto siamo?
Il Governo ha accolto un ordine del giorno, a prima firma dell’on. Benedetta Fiorini, finalizzato ad estendere le agevolazioni fiscali per il risparmio energetico anche agli interventi di sostituzione delle attrezzature sanitarie in grado di produrre un risparmio idrico. Una risoluzione che impegna il Governo ad affrontare in futuro un tema centrale in termini di sostenibilità ambientale negli edifici.
Confindustria Ceramica apprezza il risultato raggiunto dall’on. Benedetta Fiorini, una iniziativa che si aggiunge ad altri emendamenti, presentati in vari veicoli normativi, che sono passati in Parlamento negli ultimi anni. Passi avanti significativi, ma non ancora risolutivi, per raggiungere l’obiettivo di equiparare le incentivazioni fiscali relative all'efficienza idrica dell'edificio a quelle energetiche.
Consumi idrici: stato dell'arte in Italia
Ogni anno in Italia si consumano 9,5 miliardi di metri cubi d’acqua, pari a quasi 430 litri per abitante al giorno, comportando per una famiglia media di tre componenti una spesa annua superiore ai 400 euro, ben 175 euro in più rispetto a dieci anni fa. Il 30% di questo consumo è relativo ai 57 milioni di vasi sanitari, la metà dei quali installati prima del 1990. Sciacquoni che presentano un rilascio superiore ai 9 litri per singola azione – un valore che arriva nel caso degli impianti più vecchi fino a 15 litri -, quando vasi di moderna produzione italiana sono in grado di funzionare anche solo con 3,5 litri.
Confindustria Ceramica si augura che il Governo voglia finalmente dar corso alle varie sollecitazioni e includere, già nei prossimi collegamenti collegati alla prossima Legge Finanziaria, un meccanismo premiale e strutturale per l'incremento dell'efficienza idrica del patrimonio edilizio italiano.
