Rischio zero o rischio accettabile? Ingegneri a confronto a Padova sulla sicurezza
Una giornata formativa sulla sicurezza per ingegneri, architetti e geometri si è svolta oggi a Padova presso la Sala Zairo. “Sicurezza è organizzazione”, il titolo dell’evento, articolato in due convegni organizzati dall'Ordine degli Ingegneri di Padova e patrocinati da FOIV: “Il rischio zero non esiste”, la mattina, dedicato al principio del rischio accettabile introdotto dal Codice di prevenzione incendi e “L’alta vigilanza in cantiere del CSE”, nel pomeriggio, sulla modalità di svolgimento della vigilanza in cantiere da parte del Coordinatore per la Sicurezza in fase di esecuzione (CSE), in relazione alle importanti novità introdotte dalle ultime sentenze della Corte di Cassazione.
La mattina convegno sulle novità introdotte dal Codice di prevenzione incendi, nel pomeriggio la formazione è proseguita con un secondo convegno sull’alta vigilanza in cantiere del CSE
Una giornata formativa sulla sicurezza per ingegneri, architetti e geometri si è svolta ieri a Padova presso la Sala Zairo. “Sicurezza è organizzazione”, il titolo dell’evento, articolato in due convegni organizzati dall'Ordine degli Ingegneri di Padova e patrocinati da FOIV: “Il rischio zero non esiste”, la mattina, dedicato al principio del rischio accettabile introdotto dal Codice di prevenzione incendi e “L’alta vigilanza in cantiere del CSE”, nel pomeriggio, sulla modalità di svolgimento della vigilanza in cantiere da parte del Coordinatore per la Sicurezza in fase di esecuzione (CSE), in relazione alle importanti novità introdotte dalle ultime sentenze della Corte di Cassazione.
“Circa 1500 colleghi e 25 Ordini d’Italia sono collegati in streaming – ha esordito Ing. Guido Cassella, Coordinatore Gruppo di Lavoro Sicurezza e Prevenzione incendi dell'Ordine degli Ingegneri di Padova –, consentendoci di divulgare i concetti del convegno in tutta Italia, a dimostrazione che queste tematiche sono trasversali a livello nazionale e che la cultura della sicurezza è diffusa”.
“Spesso dai media viene fatto passare il messaggio che il rischio possa essere nullo, invece il rischio zero non esiste. Questo il messaggio che il convegno intende trasmettere”, così il presidente dell’Ordine degli Ingegneri provincia di Padova Ing. Pasqualino Boschetto.
“Come professionisti – ha commentato il presidente della FOIV Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto Ing. Gian Pietro Napol –, ci è richiesto di studiare ed agire per mitigare il rischio negli ambiti dove operiamo, ma in generale le istituzioni dovrebbero fare di più: serve una cultura del rischio diffusa”.
“Il mantenimento della formazione all’interno del mondo ordinistico è un valore aggiunto” così il Consigliere del Consiglio Nazionale Ingegneri con delega alla formazione Ing. Luca Scappini.
La radicale novità introdotta dal Codice di prevenzione incendi, fondato su principi probabilistici che escludono ogni certezza assoluta nelle attività umane, è il principio secondo cui il rischio zero non esiste. “L’impianto del Codice garantisce quindi al progettista e all’asseveratore un’assunzione di responsabilità consapevole e l’eliminazione dei margini di aleatorietà di giudizio – ha spiegato l’Ing. Marco Di Felice del Consiglio Nazionale degli Ingegneri –. Eppure, facendo riferimento al T.U. sulla sicurezza, il magistrato persegue l’inadempienza del professionista per mancato uso delle migliori ‘tecnologie disponibili’ fornite dal progresso tecnico per l’eliminazione dei rischi. Ma norme e regole tecniche non sono mai al passo con le nuove tecnologie. L’obiettivo, dunque, è la risoluzione di questa antinomia del diritto”.
Dopo aver illustrato il concetto di profilo di rischio, l’Ing. Fabio Dattilo, Direttore Interregionale dei Vigili del Fuoco del Veneto, si è soffermato sull’aspetto giuridico: “L’Europa emana direttive che spetta agli Stati membri recepire. Da un unico seme, la direttiva, nascono tante piantine diverse a seconda del terreno in cui crescono, che può essere una cultura giuridica proveniente dal diritto romano o da quello anglosassone. Ecco perché in Italia le norme sono fortemente prescrittive, cosa che non accade nei Paesi di diritto anglosassone”.
“Vanno intrecciati il mondo della gestione e del governo del rischio con il mondo dell’applicazione ex post della giurisprudenza, in cui l’ipotesi di rischio accettabile si confronta con il fatto accaduto – ha indicato l’Avv. Giovanni Scudier dello studio C&S, esperto della materia –. Perciò dobbiamo ragionare anche a posteriori applicando i parametri della prevedibilità, della prevenibilità, della esigibilità della condotta e quindi, in ultima analisi, della governabilità del rischio”.
“L’attività di prevenzione è possibile soltanto attraverso una particolare attività organizzativa, che presenta però alcuni rischi – il commento del Dott. Ciro Santoriello, magistrato della procura di Torino –. La battaglia culturale da condurre non è finalizzata all’introduzione di nuove norme o di norme più certe, ma al raggiungimento della consapevolezza che l’evento negativo esiste e non si può risolvere accusando qualcuno dello stesso, secondo un’impostazione di carattere culturale”.
“Se non si risolve questa contraddizione del diritto – ha detto l’Ing. Gaetano Fede del Consiglio Nazionale degli Ingegneri – verrà frenato il percorso verso la sussidiarietà totale della prevenzione incendi e in generale verso un moderno efficace ed effettivo impulso al raggiungimento di alti livelli di sicurezza negli ambienti di lavoro” ha aggiunto, dopo aver illustrato le attività del CNI e della Rete Professioni Tecniche per la promozione del Codice di prevenzione incendi e per il principio del “rischio zero non esiste”.
“Personalmente, preferisco alla codifica tramite legge la modalità europea dei tavoli tecnici di confronto, dove le parti sociali definiscono criteri che la cittadinanza vuole come standard e il legislatore arriva come conseguenza” ha detto l’Ing. Guido Cassella a margine della comunicazione delle attività dell’Ordine degli Ingegneri di Padova per la promozione del Codice di prevenzione incendi.
La giornata formativa è proseguita nel pomeriggio con “L’alta vigilanza in cantiere del CSE” concentrandosi sulla modalità di svolgimento della vigilanza in cantiere da parte del Coordinatore per la Sicurezza in fase di esecuzione (CSE), in relazione alle importanti novità introdotte dalle ultime sentenze della Corte di Cassazione. Sono intervenuti l’Ing. Cassella, l’Ing. Fede e l’Ing. Napol, l’Ing. Giuseppe Piegari del Ministero del Lavoro, il Dott. Santoriello, e l’Avv. Scudier.
Entrambi gli eventi sono organizzati dall’Ordine degli Ingegneri di Padova, in collaborazione con l'Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Padova, con il Collegio Geometri e Geometri Laureati di Padova e con la Fondazione Ingegneri Padova. I due convegni godono inoltre del patrocinio della FOIV Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto, del Consiglio Nazionale Ingegneri e del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati.