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Rischio idrogeologico: RaStEM lo strumento WEB GIS utile per intervenire in difesa del suolo

Il 15 febbraio ISPRA ha presentato RaStEM - Rappresentazione Standardizzata degli Effetti di Mitigazione, l'applicativo WEB GIS sviluppato con due obiettivi: guida i progettisti ad una rappresentazione chiara di cosa serve per interventi di mitigazione del rischio idrogeologico e li supporta per progettare in linea con la normativa vigente (DPCM 27/09/2021).

RaStEM: strumento WEB GIS per prevenire i dissesti idrogeologici

ISPRA ha presentato il 15 febbraio RaStEM - Rappresentazione Standardizzata degli Effetti di Mitigazione, piattaforma WEB GIS sviluppato con il duplice scopo:

  • guida i progettisti ad una rappresentazione chiara ed omogenea degli elementi significativi di un intervento di mitigazione del rischio idrogeologico;
  • supporto nella redazione di progetti coerenti con i criteri previsti dalla normativa vigente (DPCM 27/09/2021) per il loro finanziamento da parte del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica - MASE.

"In un paese fragile come il nostro in cui il 94% dei Comuni è a rischio frane, alluvioni o erosione costiera, uno strumento come RaStEm, piattaforma centralizzata per gli interventi di difesa del suolo, assume un’importanza fondamentale - ha dichiarato il Direttore Generale ISPRA, Maria Siclari - per ISPRA, la presentazione di oggi segna l’avvio di un percorso condiviso per i prossimi sviluppi dell’applicazione, programmati nell’ambito del progetto PNRR GeoSciences IR."

Dopo anni di monitoraggio effettuati dall’ISPRA si è visto che la documentazione progettuale risulta scarsa e carente per identificare precisamente la localizzazione dei dissesti nel territorio italiano. Questo rende difficile intervenire in maniera puntuale per mitigare i rischi di danni dovuti da catastrofi naturali.

Questo il motivo per cui ISPRA ha realizzato uno strumento web-GIS pubblico, a supporto dei progettisti, attraverso il quale si può favorire e promuovere l'inserimento, in tutti i progetti, di un set informativo standardizzato, chiaro e geo riferito, adatto a condividere in modo efficace e sintetico gli aspetti essenziali di un intervento per la mitigazione del rischio idrogeologico.

RaStEM: modalità, strumenti ed elementi significativi

Gli strumenti e i metodi dell'applicativo si articolano in due modalità di impiego distinte e coordinate, caratterizzate da finalità differenti:

  • L’analisi descrittiva del progetto, finalizzata a rappresentarne e codificare i suoi contenuti secondo parametri e criteri coerenti con le indicazioni del DPCM 27/09/2021; di fatto la parte di maggiore utilità immediata del RaStEM, perché consente, attraverso l’utilizzo di formati standardizzati e l’archiviazione centralizzata, di semplificare e rendere diretta ed efficiente la condivisione dei dati con le amministrazioni coinvolte nell’iter di approvazione e verifica dell’intervento;
  • la rappresentazione sintetica degli effetti di mitigazione che, attraverso una serie di indici automatici basati sugli stessi parametri impiegati nell’analisi descrittiva, intende fornire una caratterizzazione di massima degli interventi evidenziando, in forma schematica e di prima approssimazione, quali sono gli ambiti principali di mitigazione su cui l’intervento è mirato. Si tratta in questo caso di una funzionalità sostanzialmente sperimentale che, oltre alle suddette indicazioni di massima, potrà consentire, una volta disponibile una casistica significativa, analisi e valutazioni utili per la taratura ed eventuale revisione dei parametri utilizzati.

Ai fini della definizione degli effetti di mitigazione connessi alla realizzazione di un intervento, gli elementi significativi del progetto da rappresentare secondo la metodologia RaStEM sono individuati da cinque categorie, denominate come segue:

  • aree interessate dal dissesto in condizioni ante operam (01-Aree Dissesto AO);
  • elementi esposti (persone e beni fisici); in condizioni ante operam (02-Elementi Esposti AO);
  • opere previste in progetto (03-Opere Progetto);
  • aree interessate dal dissesto in condizioni post operam (04-Aree Dissesto PO);
  • elementi esposti (persone e beni fisici); in condizioni post operam (05-Elementi Esposti PO).
Schema di sintesi delle relazioni tra strati informativi (categoria elementi significativi), poligoni e attributi.
Schema di sintesi delle relazioni tra strati informativi (categoria elementi significativi), poligoni e attributi, RastEM, ISPRA.

Ogni categoria deve avere:

  • rappresentazione geografica ben individuata all’interno del progetto;
  • la scala da utilizzare per gli elaborati grafici (liberamente scelta in funzione delle caratteristiche del progetto) deve consentire una significativa definizione di questi aspetti.

Sarebbe meglio che gli stessi aspetti vengano riportati negli elaborati di progetto anche in cartografie d’insieme su base IGM 1:25.000 e su Carta Tecnica Regionale (CTR).

Inoltre, gli aspetti significativi devono essere resi digitali e fruibili anche mediante il software RaStEM, dove i poligoni debbono essere georiferiti e associati ad alcuni attributi tipologici descrittivi, illustrati più avanti, specifici di ciascuna categoria.

Elenco campi della tabella attributi comuni per i poligoni di tutte le categorie.
Elenco campi della tabella attributi comuni per i poligoni di tutte le categorie, ISPRA.

I parametri considerati

I parametri di valutazione e archiviazione dei dati considerati all'interno del software sono:

  • area totale dissesto - sommatoria delle aree di tutti i poligoni dello strato informativo dissesto rappresentati;
  • pericolosità massima del dissesto- Tipologie di dissesto definite in RenDIS secondo il criterio conservativo di cui al par.0 è scelto di utilizzare un valore rappresentativo pari al massimo tra tutti quelli associati ai poligoni dello strato
    informativo "dissesti";
  • valori caratteristici della tipologia del dissesto-analisi degli effetti di mitigazione presi tra parametri precisi per le
    tipologie dei dissesti;
  • velocità massima del dissesto franoso- Per quanto riguarda i dissesti franosi , per questo parametro si usa il criterio conservativo con il valore massimo la velocità tra tutti quelli indicati nei diversi poligoni dello strato informativo dissesto con riferimento alle classi V1 e V2;
  • pericolosità massima delle valanghe- si usa criterio conservativo come valore rappresentativo si è scelto di utilizzare quello massimo tra tutti quelli associati ai poligoni dello strato informativo "dissesti" di tipo valanghivo;
  • frequenza massima delle alluvioni- Criterio conservativo con il valore minimo il tempo di ritorno tra tutti quelli indicati nei diversi poligoni dello strato informativo dissesto tipologia alluvioni;
  • frequenza massima (tempo di ritorno minimo) delle mareggiate larghezza minima della spiaggia residua prospiciente i beni esposti nei tratti a progressivo arretramento negli ultimi 50 anni;
  • area totale degli elementi esposti stesso parametro "Area totale dissesto";
  • elementi fisici esposti a danno grave (danno strutturale o perdita totale);
  • persone a rischio diretto che sono state associate a tutte le tipologie di elementi esposti individuati nel progetto;
  • persone a rischio perdita di abitazione.

Utilizzando questi parametri, ciascun intervento viene caratterizzato dai valori e dalle corrispondenti classi (ante e post operam) di ciascun parametro, sulla base dei quali si ricavano Indici Parametrici che definiscono il grado di rilevanza dello scenario di rischio rappresentato in condizioni ante e post operam e, in riferimento alla sua variazione (dalle condizioni ante a quelle post operam), il grado di “Efficacia Relativa” dell’intervento.

Esempio di poligono dissesto franoso ante operam con rappresentazione schematica delle sub aree di cui è composto, Area dissesto ante operam, ISPRA.
Esempio di poligono dissesto franoso ante operam con rappresentazione schematica delle sub aree di cui è composto, Area dissesto ante operam, ISPRA.

In particolare, per ciascun parametro vengono ricavati tre Indici Parametrici:

  • Indice di Rilevanza ante operam (IRa)– deriva dal rapporto tra il valore della classe associata al parametro ante operam e il valore massimo che la stessa classe può assumere;
  • Indice di Rilevanza post operam (IRp) – deriva dal rapporto tra il valore della classe associata al parametro post operam e il valore massimo che la stessa classe può assumere;
  • Indice di Efficacia Relativa (IER) – deriva dal rapporto tra la variazione della classe associata al parametro (differenza tra i valori post operam e ante operam) ed il valore massimo che la stessa classe può assumere. Per i parametri non numerici (velocità, pericolosità, elementi esposti a danno grave) l’indice è calcolato con riferimento alla variazione della classe e non del valore.

La media aritmetica degli indici riferiti a ciascun parametro fornisce a sua volta tre “Indici Sintetici” finalizzati a
caratterizzare complessivamente l’intervento:

  • ISRa - Indice Sintetico di Rilevanza ante operam
  • ISRp - Indice Sintetico di Rilevanza post operam
  • ISER - Indice Sintetico di Efficacia Relativa

L’applicativo web-GIS RaStEM: guida all’uso

La piattaforma web-GIS RaStEM consente di rappresentare i cinque elementi significativi del progetto attraverso poligoni georiferiti a cui vengono associati gli attributi descrittivi specifici per ciascuna categoria di elemento:

  • i poligoni, in particolare, vengono digitalizzati direttamente in ambiente web-GIS utilizzando uno strato informativo distinto per ciascuna categoria di elemento;
  • gli attributi vengono inseriti da una pagina dedicata, selezionandoli attraverso menu a tendina che contengono già le categorie predefinite.

Tutti i dati inseriti possono essere esportati automaticamente in formato shapefile o tabellare e, se l’utente attiva la pubblicazione del progetto, divengono immediatamente disponibili per gli altri utenti, direttamente dall’interfaccia della banca dati o tramite sistemi di cooperazione applicativa con altri sistemi informativi.

Di seguito vengono descritte le principali funzioni dell’applicativo RaStEM finalizzate alla rappresentazione degli elementi caratteristici e degli effetti di mitigazione di un progetto di difesa del suolo.

1 – (a) Home page (b) e menu principale dell’applicativo RaStEM, ISPRA.
1 – (a) Home page (b) e menu principale dell’applicativo RaStEM, ISPRA.

Struttura di RaStEM

L’accesso alla piattaforma RaStEM avviene con l’inserimento preliminare delle credenziali (username e password) nella homepage dell’applicativo, dove viene visualizzato il menu principale che risulta suddiviso in:

  • Sezione poligoni
  • Sezione progetti
  • Sezione attributi

Per avviare l’inserimento in RaStEM di un progetto, occorre procedere iniziando dalla Sezione poligoni, passando poi alla Sezione progetti e terminando, infine, con la Sezione attributi, all’interno della quale, come verrà illustrato in seguito, è possibile accedere anche alle funzioni per la Sintesi analitica degli effetti di mitigazione dell’intervento ed accedere ad ulteriori strumenti, tra cui la Scheda di riepilogo del progetto, con l’elenco dei diversi poligoni rappresentati e dei loro attributi o il download dello shapefile del progetto.

Dalla pagina del menù principale si possono scaricare le presenti Linee Guida ed è anche possibile, inserendo nell’apposito pulsante il codice identificativo di un qualsiasi progetto RaStEM (se già pubblicato dall’utente titolare), visualizzarne direttamente la “Scheda di riepilogo progetto” la quale, di fatto, rappresenta già una prima modalità di condividere (in forma ”basica”) gli elementi essenziali dei progetti e dei loro attributi con agli altri utenti della piattaforma.

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