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Rischio idrogeologico: approvato l'indicatore di riparto dei fondi

Il criterio di ripartizione dei fondi per il richio idrogeologico, proposto da Italiasicura e approvato dalla Conferenza Unificata, tiene conto della superficie territoriale e della popolazione residente in ciascuna regione e si fonda su un indicatore sintetico di rischio

Il decreto che definisce l'indicatore di distribuzione fra le regioni per le risorse atte alla mitigazione del rischio idrogeologico è stato firmato lunedì scorso. Lo ha annunciato l'agenzia governativa Italiasicura, precisando che si tratta di un provvedimento molto importante nell’ambito della lotta al dissesto idrogeologico.

La ripartizione sarà quindi fatta in modo equo, trasparente ed efficiente delle risorse disponibili fra le diverse Regioni. L’indicatore è stato calcolato sulla base dei dati di rischio elaborati da Ispra. Il criterio di ripartizione – proposto Italiasicura e approvato dalla Conferenza Unificata – consente l’avvio delle procedure di finanziamento del Fondo per la progettazione, tiene conto della superficie territoriale e della popolazione residente in ciascuna Regione e si fonda su un indicatore sintetico di rischio, calcolato sulla base di quattro sub-indicatori relativi a frane, alluvioni, erosione costiera e valanghe.

Tale indicatore sarà oggetto di aggiornamento annuale, in considerazione del mutamento degli scenari di rischio a seguito degli interventi realizzati sui territori. "Si tratta di una proposta di Italiasicura che rende più facile e veloce progettare e realizzare opere necessarie alla mitigazione del rischio idrogeologico - ha commentato Mauro Grassi, direttore della Struttura di missione Italia Sicura -. E’ molto importante che la distribuzione alle Regioni sia rapida ed efficace e l’indicatore, calcolato grazie ai dati rilevati dall’Ispra, che ringrazio per la fattiva ed efficace collaborazione, è uno strumento necessario a tale scopo".