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Rischio ambientale e walkability: conclusa la Summer School internazionale all'Aquila. Il supporto dell'Inu

Come ripensare lo spazio urbano in un'ottica di fruibilità e walkability anche in caso di rischio ambientale

Si è conclusa all'Aquila la X Summer School internazionale "Awareness and Responsibility of Environmental Risk - Design for risk reduction: walkable city".  La scuola, diretta dalla prof.ssa Paola Rizzi, docente del DICEAA dell'Università dell'Aquila e del DADU dell'Università di Sassari, ha avuto anche quest'anno il supporto scientifico ed operativo della Community dell'Istituto Nazionale di Urbanistica (INU) "Politiche e interventi per la difesa dei suoli", di cui è responsabile l'ingegnere Phd Luana Di Lodovico, e del laboratorio "Diver s City". La scuola è stata patrocinata, oltre che dall'Inu, da molti enti ed organizzazioni tra cui il Comune dell'Aquila, l'Ordine degli Architetti P.P. e C. della Provincia dell'Aquila e l'Ordine degli Ingegneri dell'Aquila.

Urbanistica, Protezione civile, mitigazione dei rischi sono stati i temi fondanti con cui gli studenti, docenti e tutor si sono confrontati nei giorni di scuola durante i quali si sono svolte, ciclicamente, lezioni, sessioni di scambio e confronto anche alla presenza del sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi che ha partecipato attivamente alle attività del 12 settembre. Il sindaco spiega che "L'Aquila è diventata terra di sperimentazione e innovazione. Grazie a iniziative di questa natura, riusciamo a far convergere sulla nostra città esperienze ed eccellenze in grado di stimolare dialogo e partecipazione su vivibilità e accessibilità. Solo attraverso il confronto, con la passione, e lo studio di cui sono animati i tanti professionisti che accorrono all'Aquila, riusciremo a contaminare il tessuto urbano di bellezza e ricostruzione di valore".

I partecipanti hanno avuto anche la possibilità di visitare, oltre all'Università dell'Aquila, il territorio. La scuola ha anche ospitato la quinta edizione della "Tavola rotonda dei giovani ricercatori, conferenza scientifica internazionale" coordinata dalla professoressa Anna Porebska.

Numerosi gli studenti e i docenti provenienti da prestigiose università quali la Kracow University of Technology (Polonia), Kochi Corporate University e Nagoya University of Foreign Studies (Giappone) e University of Stuttgart (Germania), oltre che dal Dipartimento DICEAA dell'Università degli Studi del capoluogo abruzzese. Questi ultimi hanno offerto anche supporto organizzativo. Molti giovani tra lecturers e tutors: Federico D'Ascanio (Inu), Florian Kaiser (University of Stuttgart), Denis Parise (PaVe), Federico Puggioni (UDDI Thammasat University), Laura Pistidda, Fabrizio Luciano, Nora Sanna, Hiroari Shimizou e Valeria Baglione (Mètis Community Solutions).

L'obiettivo principale della Summer School, che si è svolta dal 3 al 13 settembre, è stato quello di integrare studi di ingegneria, di mitigazione dei rischi e di sociologia alla progettazione urbana, con un focus per l'area ricompresa tra viale Gran Sasso e viale Alcide de Gasperi, dove gli spazi sono stati ripensati dagli studenti in un'ottica non solo di fruibilità e walkability in tempi ordinari ma soprattutto in fase emergenziale.

Il sindaco Biondi e il presidente della Commissione Urbanistica del Consiglio comunale Raffaele Daniele, intervenuto alla chiusura, hanno espresso grande entusiasmo e apprezzamento per la qualità dei lavori, sottolineando l'importanza dell'apporto scientifico della Scuola per la città e la volontà di consolidare il rapporto sinergico tra Comune, Università dell'Aquila e gli organizzatori della Scuola, tra cui l'Inu, per iniziative simili.

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I partecipanti alla X Summer School internazionale "Awareness and Responsibility of Environmental Risk - Design for risk reduction: walkable city"