Riqualificazione energetica del patrimonio edilizio italiano: finanziamenti e strategie con Direttiva EPBD 4

Efficienza energetica: come la Direttiva EPBD 4 rivoluziona il patrimonio edilizio italiano

Di seguito l'intervista della redazione di Ingenio a Dott.ssa Eva Brardinelli, Building Policy Coordinator Climate Action Network Europe durante il 6° Congresso Nazionale ANIT (Associazione Nazionale per l'Isolamento Termico e Acustico) che si è tenuto i giorni 21-22 novembre 2024 presso Villa Quaranta a Ospedaletto di Pescantina (VR).

Il suo intervento si è focalizzato sul tema "La Direttiva EPBD 4: opportunità per l'Italia".
La Direttiva sulla Prestazione Energetica degli Edifici (o "Energy Performance of Buildings Directive" EPBD) è entrata in vigore nell'aprile 2024, segnando l'inizio del suo recepimento a livello degli stati membri UE, che si chiuderà nel 2026. La nuova Direttiva "EPBD 4" introduce diverse novità in campo normativo, tra cui i requisiti di prestazione minima per gli edifici non-residenziali, un approccio di traiettoria e obbiettivo di risparmio energetico per il settore residenziale, insieme ad altri requisiti mirati agli edifici energivori e povertà energetica. Nell'intervento quindi si è analizzato il testo normativo, il recepimento di questo e uno sguardo alle opportunità del comparto edilizio italiano.

Riqualificazione energetica, gli strumenti della Direttiva EPBD 4

"Quali opportunità offre la Direttiva EPBD 4 per accelerare la transizione energetica del patrimonio edilizio italiano, e quali strumenti possono supportare il nostro Paese nel raggiungimento degli obiettivi europei?"

Dott.ssa Eva Brardinelli, Building Policy Coordinator Climate Action Network Europe

La Direttiva EPBD 4 offre numerose opportunità per la transizione energetica del parco edilizio italiano. Un aspetto fondamentale è l'attenzione rivolta agli edifici più energivori, un segmento chiave per contrastare il fenomeno in crescita della povertà energetica e migliorare la scarsa performance delle abitazioni italiane, dato che il 3/4 delle case ha una classe energetica compresa tra E, F e G.

La riqualificazione del settore residenziale non solo rappresenta un grande potenziale per il risparmio energetico, ma migliora significativamente la qualità della vita dei cittadini e delle famiglie. Ridurre drasticamente la domanda di energia attraverso interventi mirati, integrando sistemi di riscaldamento a fonti rinnovabili e tecnologie per la produzione di energia solare, costituisce una strategia inclusiva, ambiziosa e sostenibile per attuare la direttiva.

Un altro elemento cruciale è garantire la disponibilità e l'accessibilità degli strumenti finanziari. La Direttiva pone l’accento sulla semplificazione dei processi per accedere ai fondi pubblici e sulla necessità di integrare queste risorse con i finanziamenti europei, come quelli per la coesione territoriale, per agevolarne l’uso a livello nazionale. In particolare, è essenziale che tali strumenti siano mirati alle fasce più vulnerabili della popolazione, spesso escluse dal credito privato, per facilitare la realizzazione di progetti di riqualificazione su scala locale e regionale.

L’adozione della Direttiva deve dunque prevedere politiche di supporto solide, volte a promuovere interventi efficaci, equi e sostenibili per un rinnovamento del patrimonio edilizio italiano a beneficio di tutti.