Infrastrutture
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Riqualificazione di un tratto viario a L’Aquila, in seguito al sisma del 2009

La riqualificazione del tratto viario della strada Comunale nota come Contrada Murata in località Fontecchio (AQ), in seguito agli eventi sismici del 2009.

Le reti, tangibili e non tangibili
La riqualificazione del tratto viario della strada Comunale nota come Contrada Murata in località Fontecchio (AQ), in seguito agli eventi sismici del 2009

Premesse
Il territorio del Comune di Fontecchio è situato all'interno del Parco Regionale naturale del Sirente-Velino, area naturale protetta, caratterizzata a nordest dalla valle dell'Aterno, ad ovest dalla Piana di Campo Felice e a sud dalla Conca del Fucino. Esso è caratterizzato da una vasta estensione di superficie verde, sentieri che attraversano il territorio comunale, numerosi valori da un punto di vista ambientale e paesaggistico, valori che tuttavia, ad oggi, risultano scarsamente sfruttati. Così come anche la presenza del fiume Aterno e della ferrovia che collega la città di L'Aquila a Sulmona risultano potenzialità non tenute in alcun modo in considerazione. La principale linea di connessione esistente tra il Capoluogo di Regione e Fontecchio è la Strada Statale 261 ed è proprio una diramazione da tale statale che è stata oggetto di un intervento di riqualificazione.
Nello specifico trattasi di un tratto viario comunale che trae origine dalla Strada Statale 261 che collega Fontecchio a L'Aquila e si articola all'interno del borgo fino alla frazione nota con il nome di San Pio di Fontecchio. Da rilevare che i tratti in oggetto sono parte rilevante ed essenziale di un tracciato viario di collegamento che, ove adeguato e razionalizzato, avrà forti potenzialità di utilizzo.
Il tratto iniziale di tale tracciato, nello specifico quello a valle, fino all'inizio del 2009 ha rivestito un ruolo piuttosto significativo per il borgo di Fontecchio in quanto consentiva di raggiungere il convento di San Francesco, polarità turistica di grande risalto, oltrechè la sede comunale e la scuola primaria. A seguito del terremoto che nel 06.04.2009 e giorni seguenti ha colpito la Provincia di L'Aquila, esso ha accresciuto fortemente la sua importanza diventando un imprescindibile elemento di connessione tra i due borghi, Fontecchio per l'appunto e la sua unica frazione, San Pio. Infatti nella fase dell'emergenza che ha seguito il tragico evento, lungo l'asse viario in questione sono stati realizzati i due villaggi M.A.P. (Moduli Abitativi Provvisori) nei quali è stata alloggiata gran parte della popolazione sfollata del Comune, è stata costruita la nuova scuola primaria (quella esistente è tutt'ora inagibile) ed ha trovato sua collocazione la sede della Protezione Civile.

Tali nuovi insediamenti inoltre, si sono "spinti" verso monte fino al bosco che si sviluppa immediatamente al di sotto della frazione di San Pio. Quest'ultimo tratto viario, che si estende per circa seicento metri, presenta caratteristiche e peculiarità di notevole qualità ambientale e paesaggistica.

La presenza degli insediamenti citati ha accresciuto fortemente l'utenza che fruisce dell'asse viario oggetto di interesse, anche se a tali repentini stravolgimenti non sono corrisposti interventi strutturati per l'adeguamento dello stesso né tantomeno azioni che tenessero conto del repentino mutamento dell'assetto sociale del borgo. L'asse viario infatti è rimasto esattamente com'era prima degli interventi post-sisma, con tutto ciò che comporta da un punto di vista infrastrutturale e non.

Tra le principali criticità riscontrate è necessario evidenziare la mancanza della sicurezza dell'utente in quanto in numerosi punti è stata rilevata la rottura dell'asfalto, la presenza di crepe, l'assenza di marciapiedi e di adeguata illuminazione; inoltre l'accessibilità dei pedoni risulta compromessa per la mancanza di strisce pedonali, segnaletica adeguata, definizione dei percorsi.

Inoltre, all'aumento delle superfici impermeabili a seguito dell'espansione post sisma non sono corrisposte idonee opere volte a convogliare ed a raccogliere correttamente le acque meteoriche che, in concomitanza con le precipitazioni, possono defluire liberamente senza alcun controllo. Queste criticità sono state rilevate per tutta la lunghezza dell'asse stradale, sia nella porzione a valle che in quella a monte.

ALL'INTERNO DELL'ARTICOLO LA DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL'INTERVENTO.

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