Rigenerazione Urbana
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Riqualificazione del Parco Sovracomunale delle Cave Buffalora e San Polo a Brescia

Intervista ad Alberto Merlini (Brescia Infrastrutture) in occasione dell'evento OICE "Dal PNRR al Green Deal, passando per il Ponte - Le sfide dell'ingegneria e dell'architettura" svoltosi a Roma.

L'area si estende per 43,72 ettari e in passato il bacino idrico era usato per l'estrazione di materiali

Il Comune di Brescia, con l'obiettivo di migliorare l'ambiente nel "Parco Locale di Interesse Sovracomunale delle cave Buffalora e San Polo", situato a sud della città e comprendente cave estrattive non più in uso, ha incaricato Brescia Infrastrutture Srl del compito di riqualificare uno di questi siti attraverso un progetto di restauro ecologico.

"La lungimiranza è stata quella di scommettere su questi laghetti, che erano un po' una ferita in quella zona della città, facendoli diventare una zona di mitigazione ambientale. L'area che ora è apprezzata da tanti cittadini, anche grazie al fatto di aver realizzato piste ciclabili, punti di affaccio per visionare gli animali e un ponte ciclopedonale in legno" afferma Alberto Merlini di Brescia Infrastrutture nell'intervista rilasciata al nostro portale.

L'area di intervento si estende su una superficie di 43,72 ettari ed è centrata sulla rigenerazione delle sponde di un bacino idrico precedentemente utilizzato per l'estrazione di materiali, composto da due laghi. Gli obiettivi principali di questo progetto di riqualificazione sono stati molteplici: garantire l'accessibilità agevole al nuovo parco in relazione alle altre cave circostanti, modellare le sponde dei laghi, riunire i due laghi in un unico bacino idrico, creare percorsi pedonali e ciclabili oltre a un ponte per attraversare uno dei laghi. Si è inoltre puntato alla creazione di spazi attrezzati per l'osservazione degli uccelli, nonché al potenziamento della vegetazione preesistente per favorire la biodiversità.

I percorsi, che si sviluppano per una lunghezza totale di circa 3,5 chilometri, sono stati realizzati utilizzando pietra calcarea di Dolomia bianca, in armonia con l'ambiente circostante. Il ponte, con una luce libera di 24,40 metri, rappresenta un punto focalizzante in cui il percorso pedonale si eleva dalla sua struttura bidimensionale a una tridimensionale, diventando un punto di riferimento nella geografia del parco. Questo ponte non è solo una semplice passerella, ma costituisce un elemento architettonico multifunzionale che collega le sponde del lago e funge da luogo di osservazione e ascolto della natura.

La struttura portante del ponte è realizzata in ferro, mentre il piano di calpestio e le balaustrate sono in legno di larice. Quest'ultimo è caratterizzato da aperture che consentono agli visitatori di ammirare il paesaggio circostante. L'integrazione tra i percorsi pedonali e l'architettura del ponte è ottenuta attraverso il prolungamento degli elementi in legno verso l'esterno.

I punti panoramici, denominati "belvedere," offrono opportunità di osservazione della fauna e la loro struttura architettonica richiama gli elementi strutturali del ponte principale. Per quanto riguarda la vegetazione, sono state rimosse le piante invasive attraverso azioni di decespugliamento e sono state introdotte nuove specie arboree autoctone, canneti e piante acquatiche nelle zone umide per favorire la rigenerazione dell'ecosistema.

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