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Riqualificare un edificio unifamiliare NZEB: ecco alcuni consigli pratici

Gli edifici residenziali esistenti necessitano di essere riqualificati sia in termini di efficientamento energetico che tecnologico, in modo tale da apportare uno “svecchiamento” al nostro parco immobiliare. Questo perché non solo le opportunità di nuovi insediamenti costruttivi diventano sempre più rare, ma anche perché gli edifici residenziali esistenti sono responsabili della maggior parte delle emissioni in atmosfera di CO2. Inoltre, l’incremento sempre maggiore degli standard abitativi richiesti necessita che il nostro costruito venga opportunamente adeguato e, al contempo, che i nostri edifici rispettino i requisiti richiesti dalle normative locali in materia di risparmio energetico e sostenibilità ambientale. 

Dal 1° gennaio 2021, per tutte le nuove costruzioni, viene richiesto il soddisfacimento dei criteri degli edifici NZEB. Ma se volessimo applicare i suddetti criteri anche nelle riqualificazioni? È possibile intervenire su un edificio esistente e renderlo NZEB? Vediamo di seguito quali sono i criteri da rispettare e come ottimizzare gli interventi di riqualificazione nel caso di fabbricato unifamiliare.


La situazione italiana: requisiti per gli edifici NZEB

Il nostro Paese, grazie alle normative emanate e alle agevolazioni messe a disposizione, in relazione alla performance energetica richiesta per il raggiungimento degli obiettivi posti dalla normativa europea tramite il pacchetto di Direttive Europee EPBD (Energy Performance Building Directions), si trova in un’ottima posizione rispetto alla media degli altri paesi dell’Unione Europea. Uno degli elementi che permetterà il proseguo del raggiungimento degli standard richiesti, era stato già inserito nel DM Requisiti Minimi del 26 giugno 2015, mediante la prescrizione, a partire dal 2021, per tutte le nuove costruzioni, dell’obbligo del rispetto dei requisiti per gli edifici NZEB. Ciò è stato predisposto al fine di incentivare uno sviluppo sostenibile del parco immobiliare inerente al nuovo costruito.

 

Come riqualificare un edificio unifamiliare NZEB

 

Ricordiamo che un edificio NZEB è un edificio ad elevata efficienza energetica che richiede una quantità di energia veramente esigua. 

Per condurre le verifiche energetiche, al fine di qualificare un edificio, sia esso in nuova costruzione che sottoposto a ristrutturazione importante o riqualificazione energetica, come edificio NZEB la normativa impone il confronto tra le prestazioni dell’edificio reale e quelle dell’edificio di riferimento.

In particolare, i requisiti che bisogna attenzionare sono i seguenti: 

  • Indici di prestazione energetica EP: la verifica è soddisfatta se la prestazione calcolata nello stato di fatto è inferiore rispetto a quella determinata per l’edificio di riferimento;
  • Efficienze medie stagionali degli impianti: la verifica è soddisfatta quando l’efficienza del singolo servizio (climatizzazione invernale, climatizzazione estiva e produzione acqua calda sanitaria) è maggiore rispetto a quanto calcolato per l’edificio di riferimento; 
  • Quote rinnovabili: i consumi devono essere coperti secondo determinate percentuali da fonti rinnovabili così come richiesto dal D.Lgs 28/2011.

 

In definitiva, quindi, per gli edifici NZEB non vi sono state inserite verifiche aggiuntive da soddisfare ma i valori limite di confronto tra l’edificio reale e quello di riferimento si riduce o aumenta in funzione delle caratteristiche dell’edificio specifico e dei valori imposti dalla norma.

   

La riqualificazione di un edificio unifamiliare

Per trasformare un edificio unifamiliare esistente in un edificio NZEB bisogna attuare una riqualificazione energetica profonda, ovvero predisporre degli interventi importanti che interessino la modifica dell’involucro opaco e trasparente, la trasformazione dei sottosistemi impiantistici e l’implementazione di fonti rinnovabili per una produzione green dell’energia necessaria.   

Gli obiettivi da porre per raggiungere una prestazione energetica tale da rendere il nostro edificio esistente un NZEB possono essere sintetizzati principalmente in tre punti: 

 

  1. È necessario valutare tutte le condizioni al contorno che influenzano il comportamento del sistema edificio-impianto quali ad esempio zona climatica, esposizione, gradi giorno, ecc;
  2. È necessario conseguire un basso o quasi nullo fabbisogno energetico dell’involucro edilizio. Ciò significa progettare stratigrafie con valori ridotti di trasmittanza e ad elevata inerzia termica, in modo sinergico ed equilibrato al fine di limitare fortemente le dispersioni termiche durante la stagione invernale e agevolare la dissipazione del calore in eccesso durante la stagione estiva; 
  3. È necessario riqualificare i sistemi impiantistici in modo tale da garantire il confort termico e igrometrico degli ambienti interni e limitare al massimo i consumi energetici, mediante l’installazione di tecnologie ad elevata efficienza che utilizzino fonti rinnovabili come ad esempio pompe di calore, sistemi ibridi, solare termico, fotovoltaico, geotermia, ecc.

 

In generale, quindi, un edificio NZEB deve essere progettato in modo tale da essere perfettamente integrato nel contesto in cui sorge, orientato al fine di ottimizzare l’esposizione ai raggi solari, adeguatamente isolato e servito da impianti tecnologici avanzati che sfruttano al meglio le fonti rinnovabili.  In particolare, i punti 2 e 3 sono strettamente dipendenti dal punto 1. Ciò significa che un edificio NZEB collocato in aree geografiche con clima molto caldo sarà diverso rispetto ad uno costruito in zone interessate da temperature più rigide.

Vediamo adesso di analizzare meglio i parametri tecnici più adeguati a conseguire l’obiettivo “NZEB” per il nostro edificio unifamiliare.

 

Parametri tecnici

Per rendere la nostra casa NZEB è necessario migliorare il benessere termo-igrometrico degli ambienti interni, garantire un adeguato ricambio dell’aria, controllare i parametri microclimatici e possibilmente gestire in modo intelligente il sistema edificio-impianto grazie all’implementazione di un sistema di gestione integrato. Infatti, l’obiettivo primario di un edificio NZEB è quello di ridurre drasticamente i fabbisogni energetici, ovvero diminuire i consumi, limitare le emissioni di CO2 ed avere basse spese di gestione. 

Prima di procedere con qualsiasi ipotesi di intervento, è opportuno condurre una diagnosi energetica approfondita dell’edificio; questo permetterà di reperire tutte le informazioni necessarie sulle condizioni al contorno del fabbricato esistente e di valutare lo stato di fatto in termini di dispersioni dell’involucro, inefficienze dell’impianto, consumi e sprechi. 

Dai risultati ottenuti dalla diagnosi energetica sarà quindi possibile procedere con la scelta degli interventi migliorativi ottimali per il raggiungimento dello scopo prefissato. Nella valutazione dei suddetti interventi è necessario attenzionare almeno i seguenti accorgimenti: 

 

  • Zona climatica: l’edificio dovrà “adattarsi” alle condizioni climatiche locali sia durante la stagione invernale che durante la stagione estiva; ciò significa che, in presenza di temperature basse dobbiamo sfruttare al massimo gli apporti di calore gratuiti del sole grazie allo studio degli ombreggiamenti e ed un adeguato isolamento termico; viceversa in presenza di temperature elevate è consigliabile implementare tecnologie passive che permettano di dissipare il calore in eccesso mediante ad esempio ad un involucro ventilato;
  • Orientamento: la disposizione dell’edificio in funzione del nord geografico, della direzione dei venti dominanti e dei fattori ambientali esterni (altri edifici, aree verdi, ecc..) permette di sfruttare al massimo la radiazione solare e l’ombreggiamento naturale in funzione della stagione climatica. Inoltre, la valutazione dell’orientamento consente di progettare adeguatamente il sistema di schermature più idoneo e funzionale al caso specifico;
  • Materiali isolanti: la scelta dei materiali è strettamente dipendente dalle caratteristiche prestazionali che si vogliono raggiungere per ogni componente edilizio. Inoltre, le soluzioni devono tener conto della tipologia costruttiva del fabbricato, dell’integrazione con gli altri materiali e con l’ambiente circostante; allo stesso tempo, al fine di limitare l’impatto ambientale, sarebbe opportuno scegliere materiali che siano sostenibili durante tutto il loro ciclo di vita (dalla produzione allo smaltimento);
  • Sistemi impiantistici e tecnologici: l’impianto al servizio della climatizzazione invernale ed estiva e della produzione di acqua calda sanitaria dovrà basarsi sull’utilizzo di fonti rinnovabili. È consigliabile installare un impianto con produzione a bassa temperatura per limitare gli sprechi e attuare una gestione integrata con il sistema involucro e con gli altri sistemi impiantistici presenti in modo tale da permettere una riduzione drastica dei consumi ed un efficientamento sostanziale del fabbricato. 

 

Suggerimenti per l’intervento NZEB

Quando si è in presenza di un edificio unifamiliare esistente, un intervento di ristrutturazione importante, come richiesto per il raggiungimento dei requisiti NZEB, diventa alquanto impegnativo. Le difficoltà riscontrabili sono molteplici e possono interessare sia le condizioni al contorno del sito che le caratteristiche costruttive del sistema edificio impianto. È importante, quindi, che il committente abbia ben chiaro quali siano le opportunità conseguibili e le criticità riscontrabili in fase di realizzazione dell’operazione.

 

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