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Ripartizione spese consumi termici in condominio: nuova guida ENEA

La guida di ENEA, approvata dal MITE, è relativa alla contabilizzazione dei consumi energetici, ossia alle modalità di ripartizione delle spese dei consumi termici negli edifici dotati di impianto centralizzato o di reti di teleriscaldamento

Segnaliamo e alleghiamo la nuova guida ENEA “Ripartizione delle spese dei consumi di energia termica nei condomini”, approvata dal Ministero dell'Ambiente e della Transizione ecologica, relativa alla contabilizzazione dei consumi energetici, ossia alle modalità di ripartizione delle spese dei consumi termici negli edifici dotati di impianto centralizzato o di reti di teleriscaldamento.

 

Obiettivi e destinatari

La guida si propone di fornire:

  • una specifica informativa agli utenti riguardo la ripartizione delle spese negli impianti termici centralizzati;
  • indicazioni sulle opportunità di risparmio ed efficientamento energetico connesse al rispetto del decreto e sulle sanzioni in merito alla mancata applicazione;
  • specifici casi esemplificativi atti a comprendere meglio la ripartizione delle spese e la finalità della direttiva europea e del collegato decreto.

La Guida è rivolta principalmente al cittadino che si trova nelle condizioni di dover applicare quanto stabilito dal decreto, ma anche a tutte le altre figure coinvolte nel processo decisionale (amministratori di condominio, professionisti tecnici, etc.) riguardante la contabilizzazione e la ripartizione delle spese energetiche.

Entrando più nel dettaglio, si approfondiscono le regole per una corretta ripartizione delle spese di riscaldamento, raffreddamento e acqua calda sanitaria, in base agli effettivi consumi di ogni unità immobiliare.

 

La norma di riferimento

Il documento fa riferimento al d.lgs. 102/2014, finalizzato all’adozione di misure per il miglioramento dell'efficienza energetica e conseguire dell'obiettivo nazionale di risparmio energetico.

Tale provvedimento, in coerenza con quanto disposto dall’art. 9. della Direttiva UE 2018/2002 (che ha modificato la direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica), stabilisce che per favorire il contenimento dei consumi energetici, la ripartizione delle spese per il consumo di calore, raffreddamento o acqua calda per uso domestico di ciascuna unità immobiliare sia effettuata in base ai consumi effettivi.

Prevede inoltre che, al fine di incentivare l’istallazione di contatori individuali di misura, i consumatori siano informati sui vantaggi della contabilizzazione da remoto e della ripartizione delle spese in base ai reali consumi individuali.

Ripartizione spese consumi termici in condominio: nuova guida ENEA

Ripartizione dei consumi: quando si applica

Come sottolineato nel capitolo 1, la ripartizione dei consumi si applica “nei condomini e negli edifici polifunzionali riforniti da una fonte di riscaldamento o raffreddamento centralizzata o da una rete di teleriscaldamento o da un sistema di fornitura centralizzato che alimenta una pluralità di edifici”.

La necessità di ripartire i consumi energetici e di acqua calda sanitaria sorge, pertanto, ogni qual volta più edifici o unità immobiliari condividano un medesimo impianto o sistema di riscaldamento, raffrescamento e/o produzione di acqua calda sanitaria.


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