Rinnovabili: i costi a picco sono una grande opportunità per un cambiamento sostenibile

La rivoluzione globale dell’energia pulita si può fare più velocemente

In un’era segnata dalle preoccupazioni ambientali e dalle crisi climatiche, il cammino verso fonti energetiche più pulite si è trasformato in un movimento globale risonante che va oltre i confini nazionali, le ideologie e le affiliazioni politiche.

Quest’onda crescente, catalizzata dalla notevole transizione energetica degli Stati Uniti, ha scatenato un effetto domino trasformativo che risuona dai paesi più diversi, come il Canada e la Corea del Sud, all’Unione Europea e alla Cina.

Questa esplorazione completa si addentra negli impatti di questa svolta sismica, illuminando come economie, settori industriali e scelte individuali siano ridefiniti su scala globale.

Peraltro l’innovazione tecnica e la produzione sempre più diffusa di componenti sta portando a un progressivo calo dei costi e questo rappresenta una grande opportunità per il settore.

Un interessante approfondimento sull’argomento sul New York Times

Ho trovato un articolo interessante sul New York Times con il titolo "Il Futuro dell'Energia Pulita Sta Arrivando più Velocemente di Quanto Si Pensi".

L'articolo è stato scritto da David Gelles, con contributi da Brad Plumer, Jim Tankersley e Jack Ewing. Esso esplora come una transizione energetica accelerata si stia manifestando e rappresenta il primo capitolo di una serie in tre parti che esamina la velocità, le sfide e le dinamiche politiche dell'economia americana nell'evolversi verso l'energia pulita. Le fotografie sono state curate da Mason Trinca.

Invito ovviamente i nostri lettori ad approfondirlo, e proverò di seguito a riprendere alcuni dei contenuti più interessanti.

Gli autori rilevano che l’influenza della trasformazione energetica degli Stati Uniti ha fatto eco oltre i confini, ispirando paesi come il Canada e la Corea del Sud a lottare e a coltivare i loro settori nazionali delle energie pulite.

Un esempio di questa tendenza si può osservare nella risposta dell’Unione Europea all’invasione russa dell’Ucraina. Questo shock geopolitico ha spinto l’UE a intraprendere un percorso per ridurre la sua dipendenza dal petrolio e dal gas russo. Un momento epocale è giunto a maggio, quando l’energia eolica e solare nell’UE ha raggiunto una pietra miliare storica, superando i combustibili fossili nella generazione di elettricità.

I riflettori globali sono ugualmente puntati sulla Cina, una nazione che attualmente si posiziona sia come il più grande inquinatore del mondo che come il principale leader globale nelle fonti energetiche rinnovabili. L’approccio completo della Cina spazia su tutto lo spettro della produzione di energia pulita, includendo lo sviluppo di celle solari, batterie, turbine eoliche e oltre.

Disegnando paralleli con gli Stati Uniti, la Cina sta estendendo sussidi per incentivare l’adozione dei veicoli elettrici, testimonianza del loro impegno olistico verso la mobilità più ecologica.

Sorprendentemente, l’investimento della Cina in energia pulita ha raggiunto la cifra straordinaria di 546 miliardi di dollari nell’anno precedente, stabilendo una chiara supremazia sulla scena mondiale.

Il rapido calo dei costi delle tecnologie energetiche rinnovabili ha innescato una crescita esponenziale nella produzione.

Le installazioni di progetti solari e eolici stanno aumentando, con l’industria solare degli Stati Uniti che ha raggiunto una pietra miliare senza precedenti installando 6,1 gigawatt di capacità nel primo trimestre del 2023, registrando un notevole aumento del 47 percento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Giganti economici come Alphabet, Amazon e General Motors hanno colto l’opportunità di migliorare le loro reputazioni e consolidare la loro redditività facendo ingenti investimenti in energia eolica e solare. Al di là di un semplice gesto di pubbliche relazioni, questa transizione rappresenta un cambiamento innovativo, ponendo un precedente per altre aziende da seguire. La convergenza degli interessi economici e della coscienza ambientale sta ridisegnando il panorama aziendale, sottolineando la potente simbiosi tra pratiche sostenibili e crescita aziendale.

Sostituendo lampadine a incandescenza con LED, installando pompe di calore e adornando i tetti con pannelli solari, le persone stanno dimostrando che la transizione energetica non è solo un fenomeno nazionale ma un impegno globale.

Il settore automobilistico, un attore fondamentale in questa trasformazione globale, sta attraversando una propria rivoluzione sismica. I veicoli elettrici (EV) sono emersi come il segmento a più rapida crescita all’interno dell’industria, con vendite record che hanno raggiunto quota 300.000 nel secondo trimestre del 2023, segnando un impressionante aumento del 48 percento rispetto all’anno precedente. Tesla, il pioniere, ha portato gli EV nella corrente principale, posizionando i loro veicoli tra i più venduti nel paese. Allo stesso tempo, l’espansione della produzione della F-150 Lightning di Ford, la versione elettrica del suo popolare pickup, riflette la reattività del settore alla crescente domanda.

Con l’adozione degli EV in aumento, l’infrastruttura di ricarica sta emergendo come un punto focale..

La traiettoria di crescita del mercato dei veicoli elettrici poggia sull’accessibilità e l’ubiquità delle stazioni di ricarica.

Le iniziative governative, come i crediti fiscali federali, stanno aiutando i veicoli più pesanti a passare all’elettrico. La vendita di autobus scolastici elettrici sta aumentando grazie ai miliardi di dollari in sovvenzioni federali che coprono il 100 percento dei costi per le comunità a basso reddito. Anche il servizio postale degli Stati Uniti ha pianificato di spendere quasi 10 miliardi di dollari per acquistare 66.000 furgoni postali elettrici, circa il 30 percento della sua flotta, nei prossimi cinque anni.

Nel settore privato, Amazon ha ordinato 100.000 furgoni elettrici da Rivian. Tesla ha un camion elettrico, così come diverse altre case automobilistiche, tra cui Peterbilt. Le aziende che forniscono stazioni di ricarica stanno emergendo per soddisfare la domanda. Francis Energy dispone di oltre 400 colonnine di ricarica in tutto l’Oklahoma e sta espandendo su scala nazionale. EVgo, che ha una delle reti di ricarica rapida più grandi negli Stati Uniti, prevede di raddoppiare il numero delle sue stazioni di ricarica, portandole a oltre 3.000.

In una mossa insolita, sette case automobilistiche - BMW Group, General Motors, Honda, Hyundai, Kia, Mercedes-Benz Group e Stellantis - stanno investendo 1 miliardo di dollari in una joint venture per costruire 30.000 punti di ricarica lungo le autostrade principali e altre località negli Stati Uniti e in Canada.

La trasformazione sta avvenendo così rapidamente che alcuni dei produttori di automobili più iconici d’America si stanno preparando a un mondo oltre le auto e i camion alimentati a benzina.

General Motors, che ha la quota di mercato più ampia di qualsiasi casa automobilistica negli Stati Uniti, si è impegnata a vendere solo veicoli a zero emissioni entro il 2035. Questo rappresenta un “punto di svolta unico nel corso di una generazione” per la casa automobilistica centenaria, secondo Mary Barra, l’amministratrice delegata di G.M. In un’intervista, la signora Barra ha affermato che la sua azienda ha iniziato a considerare un futuro completamente elettrico nel 2020. “Abbiamo iniziato a vedere questo processo con le ricerche condotte sui consumatori”, ha dichiarato la signora Barra, che ha successivamente investito miliardi negli sforzi di G.M. per riorientare la sua ingegneria, rinnovare le strutture e i processi di produzione e costruire nuovi impianti di batterie. Con il calo dei costi delle batterie e l’aumento del numero di stazioni di ricarica in tutto il paese, la signora Barra si aspetta una crescita esponenziale. “Penso che ci sarà sicuramente un’andatura ascendente”, ha detto. “Sarà un po’ accidentata, ma sarà una crescita graduale.”

In conclusione, la trasformazione globale verso fonti energetiche più pulite è ormai in corso e sta influenzando l’intero panorama economico, industriale e ambientale del pianeta. Dall’adozione accelerata di veicoli elettrici alle aziende che abbracciano l’energia rinnovabile e alla costruzione di infrastrutture di ricarica, le fondamenta per un futuro sostenibile e pulito stanno prendendo forma. Le nazioni, le imprese e le comunità stanno dimostrando che la lotta contro il cambiamento climatico è una sfida condivisa che richiede un impegno globale e cooperativo.

Il cambiamento non si può fare

L’articolo, che presenta anche alcuni grafici con i dati sull’andamento del costo dell’energia e sui livelli di produzione raggiunti dimostra sostanzialmente che il mondo ha avviato un processo ormai ineludibile di trasformazione.

L’impegno delle case automobilistiche, al di là degli impegni dei singoli paesi, è molto chiaro in tal senso: fra 5/6 anni sarà quasi impossibile trovare auto nuove di grossa cilindrata con motore endotermico.

Che fare quindi: possiamo continuare a ripetere “non si può fare” come chi arroccandosi a dietro questa frase continua a porre limiti alla trasformazione, oppure possiamo crederci, e nel piccolo delle nostre abitudini, e nel grande delle politiche industriali, economiche e finanziarie, possiamo impegnarci per salvare il Pianeta.