Rinnovabili: EURAC più vicina alle imprese con l’Industry Advisory Board
È formato da aziende attive nei settori dell’edilizia sostenibile, del fotovoltaico, dell’energia, dell’ingegneria e dell’illuminazione: l’Industry Advisory Board dell’Istituto per le Energie rinnovabili dell’EURAC – composto da 15 aziende potenzialmente interessate ai risultati della ricerca – è nato per favorire un dialogo sempre più stretto con il mondo dell’impresa e dirigere così la ricerca in ambiti interessanti per le aziende.
Costituito un comitato di rappresentanti dell’industria per sviluppare nuove tecnologie orientate al mercato.
È formato da aziende attive nei settori dell’edilizia sostenibile, del fotovoltaico, dell’energia, dell’ingegneria e dell’illuminazione: l’Industry Advisory Board dell’Istituto per le Energie rinnovabili dell’EURAC – composto da 15 aziende potenzialmente interessate ai risultati della ricerca – è nato per favorire un dialogo sempre più stretto con il mondo dell’impresa e dirigere così la ricerca in ambiti interessanti per le aziende. Le imprese altoatesine che fanno parte del comitato sono 5, gli altri membri arrivano da Tirolo, nord e centro Italia. Il 15 giugno il gruppo di rappresentanti dell’industria – che si incontrerà una volta all’anno – si è riunito per la prima all’EURAC.
L’Istituto per le energie rinnovabili dell’EURAC è già da tempo un punto di riferimento per le aziende, non solo locali. I laboratori nella zona industriale di Bolzano, ad esempio, sono aperti alle aziende che vogliono testare i proprio prodotti – come pannelli fotovoltaici o componenti edilizi– con il supporto dei ricercatori dell’EURAC. Un altro esempio di collaborazione ormai consolidata è quello con la Stahlbau Pichler: l’azienda bolzanina e l’EURAC collaborano alla realizzazione di moduli di facciate con impianti solari integrati all’interno di progetti di ricerca. “È proprio questo il tipo di collaborazione che vogliamo rafforzare. L’Industry Advisory Board ci permetterà di avere un dialogo costante con la realtà imprenditoriale,” spiega Wolfram Sparber, direttore dell’Istituto per le energie rinnovabili dell’EURAC, “questo vuol dire soprattutto orientare la nostra ricerca in ambiti che interessano alle aziende e riuscire così sempre meglio a sviluppare nuove tecnologie orientate al mercato”. Tra le aziende altoatesine che faranno parte del comitato ci sono Stahlbau Pichler, Alperia, Rubner Haus, Elpo ed Energytech. “Da questo incontro ci aspettiamo una spinta nella ricerca anche nella nostra azienda,” spiega Robert Pohlin, titolare della ditta Elpo di Brunico che si occupa di fotovoltaico. “L’EURAC raccoglie informazioni e lavora affinché le aziende possano fare meno errori, da parte nostra, possiamo proporre idee e soluzioni su cui l’EURAC lavorerà ed elaborerà dati ai quali infine anche noi aziende avremmo accesso,” conclude Pohlin. Nell’Industry Advisory Board saranno presenti anche realtà attive a livello nazionale e internazionale come per esempio Siemens Italia, Clivet e Manens-Tifs. “Tutte queste tecnologie stanno evolvendo in maniera molto veloce, è importante avere un nucleo come l’EURAC che possa facilitare la collaborazione tra varie società,” interviene Bruno Bellò, presidente di Clivet, ditta attiva a livello internazionale nel settore della climatizzazione e del riscaldamento.
Durante il primo incontro del 15 giugno i ricercatori hanno presentato lo stato della ricerca all’EURAC e discusso insieme alle imprese i trend tecnologici nel campo delle energie rinnovabili: sistemi di raffrescamento e riscaldamento sostenibile, sistemi fotovoltaici, e-mobility, efficienza energetica degli edifici, risanamento energetico di edifici storici.
Bolzano, 16.06.16
Fonte: Eurac
Energie Rinnovabili
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