Rinforzo CRM: un vademecum operativo sulla scelta dell’intonaco armato
In questo articolo è affrontato il consolidamento murario mediante intonaco armato CRM: un sistema a basso spessore di intervento ed elevata durabilità che conferisce alla costruzione un comportamento monolitico incrementandone le proprietà meccaniche ed inibendo il comportamento singolare di un elemento costruttivo costituente.
I muri realizzati con due parametri accostati presentano un elevato rischio di instabilità
L’intonaco armato tradizionale ed il CRM (Composite Reinforced Mortar) rappresentano il consolidamento principe per il miglioramento delle prestazioni di una muratura esistente. Prestazioni che corrispondono sì a proprietà meccaniche esistenti carenti, ma anche a deficit strutturali insiti nella tessitura muraria della costruzione, aspetti che devono essere mitigati. I terremoti degli ultimi decenni hanno messo in evidenza le criticità della muratura che si basa su una tecnologia costruttiva composita, costituita da due elementi fondamentali: blocco e malta.
La precarietà parte prima dalla collaborazione di questi due elementi: un mancato ingranamento tra i due o un ammorsamento carente tra i blocchi stessi, può essere via preferenziale per uno svuotamento o una sconnessione muraria della parete. Tale comportamento singolare ostacola lo svilupparsi della risposta globale della costruzione, limitandone, pertanto, la risposta e compromettendone la stabilità, nonché le prestazioni.
I muri, se realizzati con due paramenti semplicemente accostati o con riempimenti “a sacco” presentano un elevato rischio di instabilità, che può essere accentuato dalla presenza di orizzontamenti appoggiati solo su uno dei paramenti e dall’assenza di efficaci ancoraggi tra i solai e i paramenti esterni dei muri. Il rischio di instabilità, maggiore nei muri in pietrame, è presente anche nei casi di pietre squadrate sulle superfici esterne.
La tessitura muraria deve quindi essere indagata sia nello spessore che nel prospetto del maschio murario: disconnessioni imputabili a diverse tecnologie murarie o a tamponature successive o a carenti collegamenti tra parete – parete, possono dare origine a meccanismi locali. L’obiettivo del consolidamento mediante intonaco armato è di rendere monolitica la risposta della singola parete ma al contempo di renderla collaborante con i maschi murari con cui interagisce, al fine di mirare ad una risposta unitaria del fabbricato. Unitamente alla monoliticità, attraverso l’intonaco armato si ottiene un miglioramento delle proprietà meccaniche in termini sia di rigidezza che di resistenza.
CRM: intonaco armato 2.0, caratteristiche e plus
Come ricorda l’ing. Dudine in “Rinforzo strutturale: la tecnica CRM - Composite Reinforced Mortar” si tratta di una tecnica di intervento attraverso rinforzi a base fibrosa preformati e malte inorganiche; l’intonaco armato CRM è, quindi, realizzato mediante una rete in composito FRP costituita da fibre in vetro o carbonio inserita in una malta ad uso strutturale e applicata sulla superficie dell’elemento da rinforzare. Lo spessore dei sistemi di rinforzo CRM è compreso, di norma, tra 30 mm e 50 mm, al netto del livellamento del supporto.
RI-STRUTTURA si compone di angolari e connettori preformati in GFRP composti da fibra di vetro AR e resine termoindurenti abbinati a malte strutturali e garantisce un miglioramento strutturale omogeneo e diffuso, con elevate caratteristiche meccaniche e di duttilità e un modesto incremento di rigidezza della struttura. Nel caso di rinforzo di murature, è raccomandato che l’intervento sia realizzato su entrambi i lati del paramento murario; la connessione dei due intonaci rinforzati, ottenuta applicando degli elementi a “L” in FRP disposti secondo uno schema a quinconce.
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L’intonaco armato tradizionale, come sappiamo, nasce dall’accostamento di una rete elettrosaldata, adeguatamente ancorata al paramento murario, e del calcestruzzo. Il difetto di questo metodo di consolidamento corrisponde all’adesione che si instaura tra il pacchetto rete + calcestruzzo con la muratura originaria. La rigidezza della rete elettrosaldata o un insufficiente numero di ancoraggi può far sì che non vi sia l’adesione auspicata e pertanto la muratura non riceva il beneficio meccanico dato dall’intonaco armato. Ad elevati diametri di rete elettrosaldata corrisponde la maggiore probabilità di distacco e di scarsa collaborazione dell’intonaco armato dalla muratura.
Maneggevolezza e durabilità sono i punti nevralgici dell’intonaco armato 2.0, ovvero del CRM. L’impiego della tecnica CRM consente, diversamente dalla tecnica tradizionale, di ottenere un rinforzo omogeneo e diffuso di murature esistenti di diversa tipologia e caratteristiche, fornendo miglioramenti consistenti in termini di performance meccaniche sul piano e fuori piano, garantendo duttilità della struttura. L’assenza di corrosione del rinforzo garantisce, inoltre, un’elevata durabilità di rinforzo nel tempo e compatibilità anche con murature storiche. Grazie all’impiego di intonaci a calce a basso modulo elastico ed elevata traspirabilità e compatibilità rinforzati per mezzo di armature non aggredibili chimicamente, rappresenta, infatti, una soluzione di interesse per l’ambito dell’edilizia tutelata.
In generale i sistemi di rinforzo CRM sono costituiti da reti, gli angolari ed elementi di connessione in composito realizzati mediante l’impiego di fibre lunghe e continue di vetro, carbonio, basalto o arammide resistenti agli alcali immerse in una matrice polimerica termoindurente. Ciascun elemento costituente il sistema CRM assolve una specifica funzione:
- Reti preformate: I punti di forza sono la resistenza meccanica e la duttilità. Contrastano le sollecitazioni di trazione, hanno quindi la funzione di fornire un incremento della resistenza a trazione ed il confinamento degli elementi da rinforzare.
- Angolari in rete preformati: Assolvono alla funzione di realizzare una continuità strutturale del rinforzo in corrispondenza degli angoli;
- Elementi di connessione interamente o parzialmente preformati: Garantiscono il trasferimento delle sollecitazioni dalla rete FRP alla malta e collaborazione strutturale fra l’elemento murario e l’intonaco armato;
- Malte: A base cementizia o di calce a prestazione garantita per uso strutturale, contribuiscono ad assorbire le compressioni agenti sul paramento murario;
- Ancoranti.
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