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Rigenerazione Urbana Sostenibile: sfide e opportunità tra ESG e Tassonomia

Il 6 ottobre, il Salone della Corporate Social Responsibility (CSR) e dell'Innovazione Sociale ha ospitato il convegno organizzato da GBC Italia "Rigenerazione Urbana Sostenibile: sfide e opportunità tra ESG e Tassonomia". L'evento è stato moderato dall'editore di Ingenio, l'Ing. Andrea Dari ed è stato l’occasione per concentrare l’attenzione sulle sfide e le opportunità legate ai criteri ESG e alla Tassonomia, con l'obiettivo di esplorare gli sviluppi recenti nella rigenerazione urbana sostenibile.

GBC Italia: la Rigenerazione Urbana Sostenibile al Salone della CSR e dell’innovazione sociale

Dal 4 al 6 ottobre, l'Università Bocconi di Milano è stato il luogo d'incontro per l'11ª edizione del Salone della Corporate Social Responsibility (CSR) e dell'Innovazione Sociale. Questo evento annuale di rilievo nazionale ha accolto oltre 280 organizzazioni e 400 relatori in 110 sessioni.

L'argomento centrale è stato "Abitare il Cambiamento", e ha rappresentato l'occasione per mettere in luce come la sostenibilità possa influire profondamente sugli stili di vita e sulle strategie aziendali. Per affrontare la sfida del cambiamento, è cruciale ridefinire i valori, promuovere l'innovazione e riconoscere il contributo di ogni individuo alla causa della sostenibilità. Il programma del Salone ha coperto diverse aree tematiche, tra cui abitazione, città, comunità, cultura, territorio, impresa, energia, agrifood, finanza, digitalizzazione, mobilità, infrastrutture, formazione e comunicazione.

Rigenerazione urbana sostenibile: come affrontare la sfida del cambiamento?

I trend di sviluppo che hanno qualificato le ultime decadi a livello globale hanno supportato un sempre più strutturato fenomeno di inurbamento dei territori: portando oggi oltre il 54% della popolazione a livello globale a vivere in aree urbane. Si tratta di un fenomeno sempre più qualificante la nostra contemporaneità e destinato a una crescita progressiva nel prossimo futuro: si stima, infatti, che sarà circa il 70% della popolazione mondiale a vivere in ecosistemi urbani entro il 2030, con impatti rilevanti sulle infrastrutture e le risorse esistenti all’interno degli specifici territori.

Al fine di stimolare e sostenere, a livello globale, una strutturata riflessione sugli scenari di sviluppo delle nostre città, nel 1985 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha istituito la Giornata Mondiale dell’Habitat (02 ottobre). Il primario obiettivo perseguito è proprio quello di spingere i Governi a riflettere sullo stato delle città e sull’importanza dello sviluppo urbano sostenibile, al fine di promuovere e sostenere cambiamenti positivi atti a garantire per tutti migliori condizioni di vita.

La pianificazione, la gestione e la governance delle città diventano quindi questioni cruciali e coinvolgono una vasta gamma di stakeholder, tra cui governi locali, sviluppatori, progettisti, costruttori, università, associazioni e cittadini stessi.

L'obiettivo è stato identificare modelli di sviluppo urbano basati sulla coesione sociale, sulla cultura, sulla partecipazione e sul coinvolgimento di tutte le figure di governance, al fine di promuovere una crescita sostenibile che tenga in considerazione il benessere delle persone e dell'ambiente. Questo processo sarà supportato da procedure di validazione e certificazione delle iniziative. Ancora una volta si è evinto quanto sia importante puntare alla creazione di città inclusive, sicure, resilienti e sostenibili, in linea con l'Agenda ONU 2030.

Il racconto del convegno 

Il 6 ottobre, il Salone ha ospitato il convegno organizzato da GBC Italia dal titolo "Rigenerazione Urbana Sostenibile: sfide e opportunità tra ESG e Tassonomia". Questo evento si è concentrato sulle sfide e sulle opportunità legate ai criteri ESG (Ambiente, Sociale e Governance) e alla Tassonomia, con l'obiettivo di esplorare gli sviluppi più recenti nella rigenerazione urbana sostenibile.

L'apertura dell'evento è stata segnata da un discorso introduttivo dell' Ing. Andrea Dari, editore di Ingenio e moderatore dell'evento che ha sottolineato l'importanza della rigenerazione urbana in un mondo sempre più urbanizzato. Attualmente, oltre quattro milioni di persone (più del 50% della popolazione mondiale) vive, infatti, in aree urbane, e si prevede che questa percentuale salirà al 68% entro il 2050.

Nel suo discorso introduttivo, è stato fatto riferimento al romanzo "Cecità" di Josè Saramago, in cui l'autore utilizza la cecità come metafora per esplorare la cecità morale, l'indifferenza sociale e le fragilità umane in situazioni di crisi imprevedibili. Nel romanzo si racconta, infatti, la storia di una misteriosa epidemia di cecità che colpisce improvvisamente una città senza nome. La cecità si diffonde rapidamente, e il governo decide di mettere in quarantena le persone colpite, creando così un isolamento forzato che separa i malati dal mondo esterno. Il romanzo esplora profondamente le tematiche dell'isolamento, della paura, dell'egoismo e della resilienza umana in situazioni estreme. 

Partendo da questa metafora è stato possibile raccontare così le sfide odierne per cercare di evitare che le persone invece di fare mente locale su quello che sta accadendo preferiscano delocalizzare la mente, che è la massima espressione della cecità.

Questa metafora è stata collegata, quindi, alla sfida attuale della rigenerazione urbana, che va oltre l'architettura e la digitalizzazione, coinvolgendo aspetti sociali e umani. In particolare, è stato evidenziato il ruolo centrale dei "placemaker" in questo processo di rigenerazione urbana, come evidenzia anche la professoressa di urbanistica al Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano, Elena Granata. Queste figure svolgono un ruolo essenziale nella creazione di comunità sostenibili e inclusive.

Durante l'evento sono stati affrontati diversi temi, tra cui l'importanza della progettazione, della gestione e del governo delle città in modo collaborativo tra tutti gli stakeholder. I relatori hanno condiviso le loro opinioni, esperienze e scelte in merito a questi temi cruciali.

Insieme al presidente di Green Building Council Italia e Amministratore Delegato di ASACERT, Fabrizio Capaccioli, si è parlato della questione dei possibili problemi di discriminazione dell'intelligenza artificiale, descrivendo come i protocolli internazionali, di origine nord americana possono adattarsi alle esigenze di sostenibilità che tengano conto delle differenze sociali.

GUARDA L'INTERVENTO DI FABRIZIO CAPACCIOLI: Rigenerazione urbana, Capaccioli (GBC Italia): "grande riforma per far accedere tutti alla sostenibilità"

Edoardo Croci, professore all'Università Bocconi, dove è direttore del Sustainable Urban Regeneration Lab e membro del Management Committee at GREEN ha presentato il framework ESG per la rigenerazione urbana sostenibile, mentre Pierfrancesco Maran, Assessore alla Casa e Piano Quartieri del Comune di Milano ha discusso del ruolo della governance nella rigenerazione urbana.

Inoltre, i rappresentanti di importanti progetti di rigenerazione urbana hanno condiviso le loro esperienze. Stefano Corbella di COIMA ha parlato del progetto di Porta Nuova, il primo progetto di rigenerazione urbana in Italia. Luigi Borré, presidente del CdA di EuroMilano ha affrontato il tema della valorizzazione degli interventi con una responsabilità sociale nei confronti delle comunità. Inoltre, ha parlato di UpTown di Cascina Merlata, come operare su un non luogo. Infine, Nadia Boschi di Lendlease ha presentato il Milan Innovation District (MIND)  come esempio di distretto di conoscenza e di crescita sostenibile.

Gli argomenti discussi hanno incluso la resilienza delle città e degli edifici di fronte agli eventi climatici estremi, il problema dell'invecchiamento della popolazione e la necessità di fornire soluzioni abitative accessibili, l'importanza degli spazi pubblici inclusivi, l'evoluzione delle funzioni degli edifici e l'impatto della digitalizzazione sulla sostenibilità e la mobilità.

In conclusione, l'evento ha rappresentato un importante momento di riflessione e discussione sulle sfide e opportunità legate alla rigenerazione urbana, evidenziando l'importanza di considerare aspetti sociali ed economici nella creazione di città sostenibili per il futuro.

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