Rigenerazione urbana di edifici grazie all'utilizzo di elementi in carpenteria metallica

In occasione del Congresso CTA, tenutosi a Milano dal 26 al 28 settembre, Bruno Finzi (CEAS) ha illustrato due progetti di punta che rappresentano eccellenze ingegneristiche e architettoniche italiane. Entrambi i progetti testimoniano l’importanza dell’innovazione e della sostenibilità nel settore delle costruzioni, con un occhio di riguardo all’efficienza strutturale e alla valorizzazione del patrimonio edilizio esistente.

Il riutilizzo delle strutture della Fiera di Rho per le Olimpiadi 2026

Uno dei lavori presentati riguarda la trasformazione di due padiglioni esistenti della Fiera di Rho, progettati originariamente da Massimiliano Fuksas nel 2000, per creare una pista dedicata alle competizioni su ghiaccio in velocità in vista delle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026.

Questa scelta, ha sottolineato Finzi, è un esempio virtuoso di riuso strutturale: anziché costruire una nuova arena, si è optato per un intervento ingegneristico che unirà i due padiglioni esistenti tramite un nuovo schema statico. Il risultato sarà un unico padiglione raddoppiato, capace di ospitare eventi non solo sportivi ma anche culturali e musicali, garantendo una seconda vita alla struttura anche dopo le Olimpiadi.

La complessità dell’intervento, realizzato in carpenteria metallica, ha richiesto la collaborazione di due delle principali imprese italiane del settore: MBM e BIT. Entrambe hanno contribuito alla creazione di nuovi telai e cavalletti, fondamentali per sostenere le coperture esistenti.

Il progetto ha dovuto affrontare sfide significative legate ai tempi stretti concessi dalla Fondazione Fiera, sfruttando finestre temporali limitate tra un evento fieristico e l’altro. La fase finale dei lavori, prevista tra dicembre e gennaio, consisterà nell’adattamento definitivo della vecchia struttura di copertura ai nuovi sostegni.

Grazie a questo approccio, si è ottenuto un risparmio notevole rispetto alla costruzione ex novo, mantenendo comunque altissimi standard strutturali. L’arena, che coprirà una luce di oltre 90 metri, rappresenta un esempio d’avanguardia nell’ingegneria italiana.

Flying Carpet: architettura e tecnologia al servizio della comunità

Il secondo progetto, premiato al MIPIM di Cannes, è il nuovo edificio di OBR Architetti situato in via Scarampo a Milano, di fronte alla vecchia Fiera. L’elemento distintivo dell’opera è il cosiddetto “Flying Carpet”, una copertura trasparente in vetro che integra pannelli fotovoltaici, garantendo l’autonomia energetica dell’edificio.

L’edificio, destinato ad ospitare la sede di una banca, non si limita ad essere un esempio di architettura sostenibile. Al di sotto del tappeto volante, infatti, è stata creata una piazza coperta accessibile ai cittadini, con spazi pubblici come un auditorium dedicato a mostre e presentazioni. Questo progetto, premiato anche dal Comune di Milano, dimostra come l’architettura possa coniugare estetica, funzionalità e impegno civico.

Un aspetto centrale del successo di questo intervento è stato il modello collaborativo adottato durante la progettazione. Subito dopo la fase di progetto definitivo, l’appaltatore ha lavorato a stretto contatto con i progettisti e il committente per ottimizzare i dettagli costruttivi, migliorare la trasportabilità degli elementi strutturali e pianificare in anticipo l’approvvigionamento dei materiali. Questa sinergia ha permesso di rispettare i tempi stretti del progetto, che si concluderà entro il 2024.