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Rigenerazione urbana a Bologna: l’Ecodistretto Bertalia-Lazzaretto come modello di comunità verde

Il progetto Ecodistretto Bertalia-Lazzaretto a Bologna, firmato da ATI Project e partner, introduce un modello innovativo di edilizia sociale ecosostenibile. Valorizzando il paesaggio urbano, la mobilità green e spazi comunitari per promuovere benessere e inclusività, l'iniziativa punta a creare una comunità resiliente e integrata.

Nuovo Ecodistretto a Bologna: comunità resiliente tra innovazione e sostenibilità

ATI Project, a-fact architecture factory, Weber Architects e Parcnouveau firmano il progetto vincitore per il nuovo Ecodistretto Bertalia-Lazzaretto di Bologna.

La valorizzazione del patrimonio naturale, la mobilità sostenibile e una nuova concezione di cortile urbano come asset strategici per riqualificare l’area del Nuovo Ecodistretto Bertalia-Lazzaretto di Bologna, sono le basi per dare vita ad un progetto iconico che ha l’obiettivo di fungere da acceleratore sociale e motore di rigenerazione del sistema di reti dell’area del quartiere Navile.

 

Masterplan - Nuovo Ecodistretto Bertalia-Lazzaretto di Bologna.
Masterplan - Nuovo Ecodistretto Bertalia-Lazzaretto di Bologna. (Studio A-Fact)

 

Vista dall’alto del nuovo Ecodistretto

Vincitore del concorso internazionale indetto dal Comune di Bologna per la realizzazione di un comparto di edilizia residenziale sociale nel quartiere Bertalia-Lazzaretto, il team composto da ATI Project, a-fact architecture factory, Weber Architects e Parcnouveau svela il progetto del Nuovo Ecodistretto. Questa iniziativa non solo risponde alle esigenze abitative della città, ma rappresenta un esempio di comunità ecosostenibile, connessa e resiliente.

Il progetto si è distinto per la capacità di integrarsi nel contesto, valorizzando elementi paesaggistici come i sistemi verdi del Parco del Reno e il canale della Ghisiliera. Partendo dalla riqualificazione di questi elementi naturali, l'intervento mira a rafforzare la rete sociale e innescare un processo di rigenerazione, trasformando l'area in un fulcro vitale per la città.

 

Nuovo Ecodistretto Bertalia-Lazzaretto di Bologna, vista render.
Nuovo Ecodistretto Bertalia-Lazzaretto di Bologna, vista render. (Studio A-Fact)

 

La proposta offre una visione chiara del ruolo centrale che il nuovo sviluppo può giocare in una Bologna più equilibrata e connessa, puntando sulle potenzialità inespresse del territorio. Non si tratta di un semplice intervento residenziale, ma di un ecosistema urbano che sostiene la vivacità socio-comunitaria, con spazi pubblici polifunzionali progettati per servire sia i nuovi residenti sia la comunità locale. La sostenibilità è supportata da soluzioni innovative, con spazi condivisi per il benessere e la socializzazione, rafforzando l’identità e il senso di appartenenza.

Il nuovo Ecodistretto è pensato in un’ottica multi-scalare che valorizza l'asse paesaggistico nord-sud tracciato dal canale della Ghisiliera, trasformandolo in una greenway ciclo-pedonale che collega in 15 minuti a piedi il quartiere di Pescarola a nord, il nuovo polo abitativo a ovest dell'Università di Bologna e, in bici, il centro città. Questa infrastruttura verde funge da asse centrale che attraversa la città e collega spazi urbani esistenti e nuovi, promuovendo una mobilità sostenibile e integrando il distretto nel tessuto cittadino.

 

Nuovo Ecodistretto Bertalia-Lazzaretto di Bologna, render.
Nuovo Ecodistretto Bertalia-Lazzaretto di Bologna, render. (Studio A-Fact)

 

Nuovo concetto di cortile urbano

Il cuore del progetto è il cortile urbano, catalizzatore della vita del nuovo Ecodistretto, libero dal traffico e concepito come spazio di incontro e socializzazione, dove la comunità può interagire con gli abitanti delle aree vicine in un contesto di collaborazione e condivisione. Il cortile offre una percezione immediata e articolata, grazie a una serie di stanze a cielo aperto immerse in un ambiente in cui natura e luce sono protagoniste: un palcoscenico ideale per attività che sostengono la creazione di una nuova identità comunitaria. Grazie alla progettazione bioclimatica e al biophilic design, i nuovi residenti godranno di spazi che favoriscono il benessere psicofisico e migliorano la qualità della vita.

Questa visione innovativa di habitat collettivo fonde la ricchezza sensoriale delle città storiche con i principi contemporanei di sostenibilità. Non si tratta semplicemente di un’espansione urbana, ma di un autentico processo di rigenerazione che riconsegna spazi pubblici vitali alla comunità, promuovendo l’interazione sociale e creando un’esperienza di quartiere attiva. I nuovi volumi architettonici, caratterizzati da una varietà di altezze e colori ispirati al centro storico di Bologna, incorniciano il nuovo cortile urbano, contribuendo a rafforzare quel “senso del luogo” che è fondamentale per la percezione di appartenenza dei nuovi abitanti.

Il progetto del nuovo distretto si distingue per un approccio che trasforma gli spazi comuni in luoghi di aggregazione e benessere. Questo sistema è concepito come una rete che collega la scala urbana a quella residenziale, offrendo opportunità per condividere ambienti e servizi con i propri vicini, facilitando così tutte le attività quotidiane. I blocchi residenziali, dotati di coperture attrezzate e serre comunitarie, non sono solo semplici abitazioni, ma anche spazi dedicati all’agricoltura urbana e alla regolazione del microclima, incoraggiando una vita comunitaria attiva e partecipativa.

 

Progettazione bioclimatica, illuminazione naturale, efficienza energetica e benessere degli abitanti

La configurazione volumetrica e la diversificazione delle altezze dei blocchi favoriscono un linguaggio architettonico accessibile e accogliente, mentre la progettazione bioclimatica ottimizza l'illuminazione naturale e l’efficienza energetica e sostiene il benessere psico-fisico dei residenti.

Il ballatoio, concepito come più di un semplice passaggio, diventa un vero e proprio spazio di socialità, creando opportunità di interazione tra i residenti. Al piano terra si trovano aree ricreative e cortili che spingono la vita comunitaria verso l’esterno, mentre le terrazze sulle coperture elevano il concetto di paesaggio produttivo verticale, integrando natura e abitare.

Il nuovo Ecodistretto, inserito armoniosamente nella città, riduce la dipendenza da mezzi privati inquinanti grazie a soluzioni per la mobilità sostenibile. La flessibilità del mix abitativo e la distribuzione strategica degli appartamenti lungo il ballatoio consentono un’adeguata adattabilità nel tempo e favoriscono la socializzazione, completando così un ecosistema abitativo sostenibile e dinamico, capace di rispondere alle sfide contemporanee.

LEGGI ANCHE: Architettura del paesaggio: 4 progetti tra biodiversità, adattamento climatico e rigenerazione di PARCNOUVEAU

 

Nuovo Ecodistretto Bertalia-Lazzaretto di Bologna, render.
Nuovo Ecodistretto Bertalia-Lazzaretto di Bologna, render. (Studio A-Fact)

 


«Siamo orgogliosi di contribuire a un'iniziativa di rigenerazione urbana di questa importanza per Bologna e per la sua comunità. Con il nuovo Ecodistretto Bertalia-Lazzaretto, proponiamo un concetto di edilizia sociale che unisce innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale e benessere collettivo. Integrando le esperienze e le competenze multidisciplinari dell'intero team di progetto, abbiamo ideato un ecosistema urbano resiliente, capace di rispondere alle esigenze attuali, ma anche di affrontare e adattarsi alle sfide future.» Luca Serri, CEO di ATI Project

 

«Per a-fact architecture factory l’Ecodistretto Lazzaretto ha rappresentato un’opportunità straordinaria per ripensare la rigenerazione urbana a Bologna. La sfida non è stata solo rispondere alla crescente domanda
abitativa, ma radicare profondamente la nuova urbanità nel contesto paesaggistico e architettonico esistente, senza rinunciare a una visione innovativa e orientata al futuro dell’abitare collettivo e sostenibile. Un intervento distintivo, concepito a partire dall'analisi dei dati climatici e sociali del territorio e costruito intorno all’idea di spazio pubblico inteso come motore della comunità, dove ogni abitante possa riconoscersi e sviluppare un senso di appartenenza autentico»
Giovanni Sanna, Founding Partner di a-fact architecture factory.

 

«La creazione di una comunità ecosostenibile per il quartiere di Lazzaretto-Bertalia definisce un modello di sviluppo e rigenerazione per le nostre città. Un modello nel quale lo spazio architettonico è pensato come elemento collante tra gli abitanti e mitigatore degli impatti del cambiamento climatico, diventando un volano per la costruzione di una green community. Per noi dare vita ad una comunità sostenibile e collaborativa significa elevare il semplice concetto di abitare, offrendo agli abitanti spazi comuni e servizi destinati alla cura della persona e al tempo libero con l’obiettivo di rafforzare l’identità locale» Filippo Weber, Founder di Weber Architects.

 

«Il progetto paesaggistico nasce dalla visione dello studio, che si identifica nel concetto di "Landscapes for People" e che pone al centro lo sguardo delle persone e le necessità della comunità, creando spazi sociali che stimolino e rafforzino i legami tra gli individui, favorendo così una riconnessione profonda con la natura. Visitando l’area di progetto ci siamo resi conto di come fosse circondata da un lato da una dimensione metropolitana, la zona periferica di Bologna, e dall’altro da una più rurale e rappresentata dal quartiere di Pescarola. Qual è il ruolo del paesaggio allora? Abbiamo riconosciuto l’esigenza dello spazio di farsi promotore dell’unione delle realtà esistenti per dare vita ad un luogo a cui tutti possano sentire di appartenere» Margherita Brianza, Founder di Parcnouveau.

 

Credits:
Committente:
Comune di Bologna
Luogo:
Bologna
Tipologia:
progetto vincitore di un concorso internazionale per la realizzazione di un comparto di edilizia residenziale sociale
Superficie:
c.a 6200 m2
Capogruppo, ingegnerie integrate: ATI Project
Progetto architettonico e urbanistico:
a-fact architecture factory e Weber Architects
Landscape:
Parcnouveau

 


 

ATI Project

ATI Project è una realtà internazionale specializzata in progettazione integrata nel campo dell’architettura e dell’ingegneria. Fondata nel 2011 dai soci Branko Zrnic e Luca Serri, oggi conta oltre 350 professionisti distribuiti tra le sedi italiane di Pisa e Milano e quelle estere in Serbia, Danimarca, Estonia, Svizzera e Francia. Lo studio segue un approccio incentrato sull’innovazione tecnologica, sulla sostenibilità e sull’attenzione alla dimensione umana. Le attività spaziano dalla Progettazione integrata e Tender management alla Ricerca e sviluppo, operando in diversi settori: dal residenziale all’istruzione, sanitario, direzionale, ricettivo, culturale, infrastrutturale. In tutte le attività, ATI Project promuove politiche di sviluppo e crescita incentrate sulla qualità, l'inclusività, la multiculturalità e sul contributo positivo alla comunità e all’ambiente.

 

a-fact architecture factory

a-fact architecture factory, fondato nel 2022 dagli architetti Andrea Rossi, Giovanni Sanna e Pierluigi Turco, ha sede a Milano e Londra. È uno studio di progettazione in cui architettura e innovazione si fondono per ridefinire gli spazi in cui viviamo. Il team è composto da architetti, ingegneri e designer, uniti dalla convinzione che l'architettura sia un motore essenziale per il futuro delle comunità. In a-fact architecture factory, l'energia viene ricavata dai dati contestuali per dar vita a ecosistemi resilienti, progettati per supportare la vita, il lavoro e il benessere delle persone. Lo studio collabora con esperti di diverse discipline per creare soluzioni sostenibili per clienti visionari. La filosofia di a-fact architecture factory è guidata dal concetto di "sostenibilità fattuale", ispirato da Hans Rosling nel suo libro Factfulness. Questo approccio permette allo studio di affrontare la complessità del mondo contemporaneo, superando slogan e semplificazioni, per concentrarsi su una comprensione profonda dei dati chiave del design sostenibile. Attraverso un approccio creativo, l’analisi e la trasformazione dei dati contestuali si traducono in soluzioni architettoniche integrate, con le quali a-fact architecture factory affronta le sfide ambientali, economiche e sociali con un approccio pragmatico verso la circolarità e un impegno per una coesistenza armoniosa con la natura.

 

Weber Architects

We Build Responsibly: l’approccio progettuale dello studio parte dalla consapevolezza che ogni intervento edilizio lascia un'impronta sul nostro pianeta ed è un’occasione per trasformare le criticità ambientali in benefici futuri. Guidato da questa profonda responsabilità Weber Architects sviluppa progetti dalla scala del dettaglio architettonico fino a quella urbana con l’obiettivo di restituire architetture che consumino meno risorse possibili durante il loro ciclo di vita ed il cui valore funzionale ed estetico rimanga valido nel tempo, oltre la nostra generazione. Costituita formalmente all'inizio del 2022, Weber Architects srl rappresenta lo sviluppo del progetto avviato dal 2014 da Filippo Weber come sintesi delle sue esperienze in architettura e ricerca sviluppate presso l’università di Bologna e l’Architectural Association di Londra. Con sede a Firenze, Weber Architects è attualmente coinvolto in numerosi interventi, sia privati che pubblici, oggi lo studio è formato da un team interdisciplinare di professionisti con background formativi ed esperienze che spaziano dalla progettazione architettonica all’interior design e dal benessere negli spazi indoor fino alla circolarità dei materiali.

 

Parcnouveau

Parcnouveau è uno studio milanese di architettura del paesaggio noto per il suo approccio progettuale innovativo. Combina una profonda comprensione della natura con un interesse preciso per le esperienze della comunità. Fondato nel 2008 da Margherita Brianza, a cui si sono aggiunti Luca Manzocchi nel 2012 e Carolina Pelosato nel 2022, lo studio oggi conta di un team di 20 professionisti e vanta un portfolio globale. Ogni progetto è gestito con grande approfondimento e dedizione, garantendo qualità e competenza in ogni fase. Parcnouveau offre una gamma di servizi che copre ogni aspetto della progettazione del paesaggio nella sua accezione più ampia, dalla pianificazione strategica su larga scala agli spazi urbani come parchi e piazze, fino a contesti lavorativi, centri logistici, strutture ricettive e ospedali.

 

Fonti: a-fact architecture factory, Weber Architects e Parcnouveau

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