Riforma dell’Equo Compenso: interventi dei rappresentanti degli ordini professionali in diretta dal Senato
In attesa che il Pdl sull'Equo compenso si trasformi in legge (necessaria approvazione alla Camera, dopo quella già arrivata al Senato) si è svolto un incontro, organizzato dal Senatore Manfredi Potenti in collaborazione con Geo Network, in cui i professionisti si sono confrontati sul tema. Giudizio complessivamente positivo, anche se permane ancora qualche aspetto da migliorare.
Il Pdl è stato approvato all'unanimità al Senato, ora si attende l'ok della Camera
Martedì 4 Aprile, su iniziativa del Senatore Avvocato Manfredi Potenti, in collaborazione con Geo Network, in diretta dalla Sala Caduti di Nassirya del Senato della Repubblica Italiana si è svolto l’incontro “La riforma dell’Equo Compenso: le novità per i professionisti”.
L’incontro è stato un’occasione per i rappresentanti dei professionisti di dare riscontro su questo disegno di legge che è stato approvato all'unanimità in seconda lettura al Senato ed è in attesa di essere approvato dalla Camera dei Deputati per diventare legge dello Stato.
Oltre 3,000 professionisti si sono collegati in linea per seguire gli interventi dal Senato di:
- Senatore Manfredi Potenti – Membro 2ª Commissione permanente (Giustizia) - XIX Legislatura (dal 13 ottobre 2022);
- Stefano Bertollini - Consigliere Consiglio Nazionale Forense;
- Pasquale Mazza - Consigliere Nazionale CNDCEC con delega ai compensi professionali e deontologia;
- Gabriele Noto - Membro Consiglio Direttivo Consiglio Nazionale del Notariato;
- Franco Fietta - Presidente Fondazione Inarcassa.
E in diretta web di
- Marco Sibaldi - Presidente Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Pistoia;
- Giampiero Giovannetti - Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati (CNPI);
- Andrea De Maio - Vice Presidente Inarcassa;
- Domenico Condelli - Consiglio Nazionale degli Ingegneri.
L’incontro è stato moderato da Devis Ciuccio e Andreana Hedges – Geo Network.
Riportiamo qui alcuni dei punti principali.
Senatore Manfredi Potenti
Quale uno dei protagonisti dietro la definizione del testo finale del disegno di legge, ritiene che la riforma rappresenti una conquista sociale per il mondo delle professioni, che non ha mai organizzato scioperi o manifestazioni di strada, ma che ha invece lavorato in modo silenzioso per portare la sua sensibilità alla politica. Il DDL riconosce la qualità dell’ equo compenso, definendolo come un compenso proporzionato alla quantità e alla qualità del lavoro svolto, al contenuto ed alle caratteristiche della prestazione professionale. Il testo finale si basa sulla conformità ai compensi previsti dalle leggi ministeriali per le professioni iscritte agli ordini ma introduce anche una nuova normativa per le professioni non ordinistiche che non hanno un albo professionale. L'ambito di applicazione del disegno di legge riguarda inoltre i contraenti forti, ovvero le imprese bancarie e assicurative, le società da loro controllate e i soggetti imprenditoriali con più di 50 dipendenti ed un fatturato superiore a 10 milioni di euro.
Dottor Pasquale Mazza - Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili
Esprime un giudizio positivo sulla legge sull'equo compenso, sebbene riconosca la necessità di migliorarla ulteriormente. Sono state citate opinioni delle commissioni, tra cui la Commissione Permanente Politiche dell'Unione Europea, che ha sostenuto che la fissazione di una tariffa minima può prevenire una concorrenza basata sulla riduzione dei prezzi, che a sua volta potrebbe portare ad una diminuzione della qualità dei servizi forniti.
La rimozione delle tariffe, introdotta oltre 10 anni fa, non ha portato ai benefici attesi per il mercato e per la tutela dei clienti e dei consumatori. Al contrario, ha provocato una forte riduzione delle tariffe ed una degradazione del lavoro dei professionisti. Infine ha sottolineato la necessità di una modifica dei codici deontologici per rendere la normativa ancora più efficace.
L'Avvocato Stefano Bertollini - Consiglio Nazionale Forense
Qualsiasi provvedimento legislativo volto alla tutela della dignità della professione e delle libere professioni è altamente apprezzabile, anche se il disegno di legge potrebbe essere migliorato. In passato, l'applicazione dell'equo compenso è fallita perché sono stati abrogati i minimi tariffari e questo ha creato una concentrazione di avvocati che fissavano prezzi bassi per l'esercizio della professione. La legge attuale va incontro ai dettati costituzionali e va applicata anche ai rapporti con le pubbliche amministrazioni.
L'Avv. Bertollini ha lanciato un appello al Senato della Repubblica affinché il disegno di legge non subisca modifiche negative rispetto alla versione attuale. La pubblica amministrazione dovrebbe lavorare meglio per ridurre il contenzioso giudiziario e per evitare di trattenere indebitamente il compenso per l'attività svolta da un terzo. L'attuale provvedimento determina e consente la giusta applicazione dell'equo compenso.
Dottor Gabriele Noto - Consiglio Direttivo Consiglio Nazionale del Notariato
La questione compensi è una questione molto trattata ed approfondita nel resto dell’Unione Europea. Il professionista malpagato è un problema per lo Stato, il cliente e l'ordine professionale stesso, e questo nuovo provvedimento del Governo cerca di affrontare questo problema. Dopo 16 anni di deregulation tariffaria, è necessario tornare a parlare di deontologia e di dignità della prestazione professionale.
Il mercato professionale si basa sulla meritocrazia e sulla concorrenza, e le leggi sull'equo compenso servono a rafforzare e sanificare questi aspetti. I giovani professionisti hanno molte difficoltà ad inserirsi nel mercato, e questo è un problema che deve essere affrontato. Il professionista deve essere pagato non solo per ciò che è, ma soprattutto per ciò che fa, e solo così si creerà un rapporto di fiducia tra professionista e cliente. Il principio dell'equo compenso potrebbe essere applicato in vari campi in futuro, sulla base dell'articolo 3 della Costituzione sull'eguaglianza e parità di trattamento.
Ing. Franco Fietta - Presidente Fondazione Inarcassa
Ci sono ancora alcuni aspetti contraddittori, come la simmetria rispetto alle professioni senza ordini o la presenza di gare pubbliche con offerte al massimo ribasso, ma viene anche sottolineata la soddisfazione per la norma che ha avuto una particolare attenzione per i liberi professionisti. L'articolo 8 della norma recupera le interpretazioni consolidate sulla responsabilità professionale limitata a dieci anni dal compimento della prestazione e viene evidenziata la positività dell'abrogazione dell'articolo 2, comma 1, lettera a) del Decreto Bersani che determinava il divieto di tariffe orarie o comunque di minimi tariffari. In generale, viene sottolineato che c'è ancora lavoro da fare per quanto riguarda gli aspetti contraddittori tra la normativa e le esigenze dei liberi professionisti.
Durante la seconda ora della trasmissione hanno potuto condividere il loro pensiero altri rappresentanti delle professioni tecniche ed in particolare, il Consigliere Ing. Domenico Condelli del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, il dott. Andrea De Maio, VICE Presidente Fonazione Inarcassa, il Consigliere Giampiero Giovannetti del Consiglio Nazionale dei Periti Industriali ed il Geom. Marco Sibaldi, Presidente del Collegio dei geometri e dei geometri laureati di Pistoia.
È possibile scaricare la trascrizione degli interventi a questo link:
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