Riforma del Testo Unico Edilizia: le proposte di UNITEL
I tecnici comunali propongono la digitalizzazione delle pratiche edilizie, l'introduzione del fascicolo digitale del febbricato, la creazione di una piattaforma unica nazionale per la gestione delle pratiche edilizie, la semplificazione dei titoli abilitativi portandoli a due (permesso di costruire e SCIA) e un miglior coordinamento tra Testo Unico Edilizia e Codice dei Beni culturali
Il Testo Unico Edilizia che verrà riformato dovrà sicuramente tenere conto degli attori principali, cioè i professionisti tecnici ma anche i tecnici comunali, da sempre coinvolti a 360 gradi con le pratiche urbanistico-edilizie necessarie per assentire ogni diverso tipo di opera.
Per questo, nel dibattito sulla revisione del Testo Unico Edilizia (o Testo Unico delle Costruzioni), anche Unitel - l’Unione Nazionale dei Tecnici degli Enti Locali - ha espresso il proprio punto di vista, portando il contributo di chi opera direttamente sul campo.
L'esigenza principale, condivisa da tutti i soggetti coinvolti, è quella di riorganizzare in modo coerente e sistematico la normativa edilizia, non solo per rendere più efficace l’attività amministrativa, ma anche per favorire una pianificazione più razionale, incentivare investimenti nel settore della rigenerazione urbana e limitare il consumo di suolo.
Secondo Unitel, è inoltre essenziale armonizzare la normativa edilizia con altre discipline correlate, come il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, le norme sui procedimenti amministrativi e il diritto di accesso agli atti, eliminando eventuali disposizioni in contrasto con il Testo Unico dell'Edilizia.
Vediamo le principali proposte avanzate da Unitel al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e al Ministro Matteo Salvini.
Pratiche edilizie digitalizzate
Secondo Unitel, l'esperienza del Superbonus 110% ha messo in luce le difficoltà legate alla mancanza di una banca dati digitale unificata nei Comuni italiani.
In assenza di un archivio informatizzato, diventano molto più difficili le verifiche necessarie per determinare la regolarità urbanistica degli immobili, con conseguenti ritardi nell'accesso agli incentivi fiscali.
A causa di questa criticità, il Governo è stato costretto, con il Decreto Semplificazioni bis, a sospendere temporaneamente l'obbligo di verifica dello stato legittimo degli immobili, poiché non esisteva una raccolta sistematica di dati e gli enti locali non erano in grado di fornire in tempi rapidi le informazioni richieste.
Per evitare il ripetersi di situazioni simili, Unitel ritiene che sia fondamentale digitalizzare e archiviare elettronicamente tutta la documentazione edilizia attualmente conservata in formato cartaceo.
La creazione di una banca dati nazionale faciliterebbe non solo la gestione delle pratiche edilizie, ma anche l’accesso ai finanziamenti pubblici, soprattutto in relazione al PNRR e agli incentivi per l’edilizia.
Fascicolo del fabbricato
Parallelamente alla digitalizzazione delle pratiche edilizie, Unitel propone l'istituzione di un fascicolo del fabbricato, contenente informazioni su:
- stato di agibilità;
- sicurezza strutturale;
- condizioni di manutenzione degli edifici.
Questo strumento garantirebbe maggiore trasparenza nelle compravendite immobiliari e costituirebbe un riferimento essenziale per gli interventi di efficientamento energetico e adeguamento sismico.
Seppur si sia provato a fare 'qualcosa' a livello regionale, alla fine il fascicolo del fabbricato non è mai stato realizzato per cui Unitel ritiene quindi che sia necessario definire una disciplina unica a livello nazionale, per evitare applicazioni disomogenee tra i territori.
L’implementazione di questa misura richiederebbe un impegno rilevante da parte dello Stato e delle amministrazioni locali, con investimenti specifici in risorse economiche e personale tecnico.
Unitel si è resa disponibile a mettere a disposizione le competenze acquisite nei comuni che hanno già sperimentato con successo questa soluzione.
Piattaforma unica nazionale per i procedimenti edilizi
Uno dei maggiori ostacoli alla semplificazione dell’edilizia - secondo Unitel - è rappresentato dalla frammentazione delle piattaforme informatiche utilizzate dagli enti coinvolti.
Attualmente, Regioni, Province, ASL, ARPA, Genio Civile e Soprintendenze operano con sistemi diversi, causando inefficienze e rallentamenti burocratici.
Unitel propone quindi l’introduzione di una piattaforma nazionale unica per la gestione digitale delle pratiche edilizie.
Questa soluzione si allineerebbe al principio dello Sportello Unico per l’Edilizia (SUE), già previsto dall’art. 5 del Testo Unico dell’Edilizia, che identifica il SUE come unico punto di accesso per le procedure amministrative.
Un sistema informatico centralizzato consentirebbe di:
- integrare e standardizzare le informazioni;
- migliorare l’efficienza amministrativa;
garantire maggiore trasparenza nei processi autorizzativi.
Un modello di riferimento potrebbe essere il MUDE (Modello Unico Digitale per l’Edilizia).
Semplificazione dei titoli abilitativi: solo permesso di costruire e SCIA
L’attuale sistema di autorizzazioni edilizie - osserva Unitel - è eccessivamente frammentato e complesso, con una molteplicità di titoli abilitativi:
- CIL (Comunicazione di Inizio Lavori);
- CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata);
- CILA Superbonus;
- SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività);
- SCIA alternativa al Permesso di Costruire;
- Permesso di Costruire.
Questa sovrapposizione di titoli ha generato confusione e contenziosi. In passato, le autorizzazioni edilizie si limitavano a due sole tipologie: concessione edilizia e autorizzazione edilizia.
Per rendere il sistema più chiaro ed efficace, Unitel suggerisce di ridurre i titoli abilitativi a due sole categorie:
- Permesso di Costruire;
- SCIA.
Inoltre, si propone la creazione di un glossario tecnico nazionale, che possa chiarire le diverse tipologie di intervento edilizio e le relative procedure da seguire.
Coordinamento tra T.U. Edilizia e Codice del Paesaggio
Un altro problema sollevato da Unitel riguarda la mancata armonizzazione tra il Testo Unico delle Costruzioni e il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.
L’assenza di coordinamento tra queste due normative ha reso difficili e incerte molte operazioni edilizie, in particolare quelle legate all’efficientamento energetico degli edifici storici.
Spesso, interventi come l’installazione di cappotti termici, pannelli fotovoltaici o impianti solari su edifici vincolati vengono ostacolati dai vincoli paesaggistici e dalla discrezionalità delle Soprintendenze, creando disparità tra le diverse aree del Paese.
Per superare queste difficoltà, Unitel propone:
- l'introduzione di norme nazionali chiare e univoche;
- la definizione di procedure uniformi su tutto il territorio nazionale;
- un bilanciamento tra tutela del patrimonio culturale e sostenibilità energetica.
Attraverso questi interventi, si potrebbe agevolare la rigenerazione urbana e migliorare l’efficienza del settore edilizio.

Edilizia
Esplora il mondo dell'edilizia, il settore dedicato alla progettazione, costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici e infrastrutture. Scopri come la normativa italiana, come il Testo Unico dell'Edilizia (D.P.R. 380/2001) e le Normative Tecniche per le Costruzioni (NTC), regolano le pratiche edilizie per garantire sicurezza e qualità. Approfondisci il significato etimologico del termine "edilizia" e come le leggi locali e regionali influenzano la costruzione e gestione degli immobili.
T.U. Edilizia
Il D.P.R. 380/2001 (più conosciuto come Testo unico per l'edilizia) definisce le regole fondamentali da seguire in ambito edilizio.
Titoli Abilitativi
In questa area troverai tutte ultime novità sulle normative e sulle sentenze relative ai titoli abilitativi per realizzare interventi di nuova costruzione o su edifici esistenti.
Condividi su: Facebook LinkedIn Twitter WhatsApp