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T.U. Edilizia | Costruzioni | Sostenibilità | Semplificazione | Digitalizzazione | Edilizia | Professione | Urbanistica
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Riforma del Testo Unico Edilizia: i professionisti chiedono il superamento della doppia conformità e avanzano proposte migliorative

CNI e CNAPPC nel dicembre 2023 avevano stilato un documento congiunto a sostegno della necessità della Legge Delega propedeutica all'approvazione del nuovo Testo Unico edilizia. A marzo 2024 i due Consigli sono stati inclusi nel Tavolo tecnico per semplificare le procedure edilizie e hanno presentato principi per la riforma del Testo unico dell'edilizia, oltre a contribuire con proposte per semplificazioni ulteriori.

Nuovo testo del Testo Unico dell'Edilizia: digitalizzazione, sostenibilità e semplificazioni

Ormai tutti gli attori coinvolti nella filiera edile concordano sulla necessità di riformare il Testo Unico dell'Edilizia. Non sono più sufficienti, dunque, gli interventi di modifica effettuati negli ultimi anni, ora viene chiesta una vera e propria "ristrutturazione" del documento, che sia più chiaro, più agevole e volto verso la digitalizzazione e la sostenibilità.

Alla fine del 2023 il Ministero ha realizzato una prima bozza del nuovo Testo Unico delle Costruzioni, che secondo il parere del Consiglio Nazionale degli Ingegneri e del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori Paesaggisti e Conservatori, andava già in questa direzione introducendo nuovi principi cardine della disciplina edilizia.

La normativa vigente da oltre 20 anni non risulta più adeguata alle necessità attuali dell’edilizia e non offre un quadro normativo organico atto a fornire risposte agli obiettivi fissati dall’Agenda ONU 2030 e agli obiettivi Europei che, oltre a richiedere nuovi format edilizi, impattano profondamente anche sull’andamento del mercato delle costruzioni.

Il contesto normativo infatti mira a ridurre il consumo di suolo e a concentrarsi su aspetti come la rigenerazione urbana, la sostenibilità ambientale e l'efficientamento energetico.

In sostanza, il nuovo Testo Unico delle Costruzioni si pone l’obiettivo di riordinare e aggiornare le disposizioni normative e di supportare gli obiettivi di pianificazione, volti alla risoluzione di situazioni di stallo dovute a non conformità, impedenti il pieno recupero del patrimonio edilizio esistente e di attualizzare il ruolo che il mondo delle costruzioni deve avere nel contrasto ai cambiamenti climatici.

Il documento congiunto messo a punto da CNI e CNAPPC affrontava cinque questioni fondamentali:

  • definizione delle competenze Stato-Regioni;
  • semplificazioni e razionalizzazioni procedurali;
  • edilizia e attuazione urbanistica;
  • resistenza e stabilità delle costruzioni;
  • sostenibilità e progettazione impiantistica, acustica e ambientale.

Tra le richieste qualificanti di ingegneri e architetti alla fine del 2023 c’era quella della rimodulazione dell’accertamento di conformità attraverso il superamento della doppia conformità, volte a sbloccare la situazione di stallo per molte amministrazioni.

LEGGI ANCHE: Condono edilizio 2024: in arrivo la sanatoria delle piccole difformità. Cosa si potrà regolarizzare

Il nuovo condono 2024, annunciato dal MIT, riguarderà circa l'80% del patrimonio immobiliare italiano e sarà mirato alla regolarizzazione di piccole difformità o di irregolarità strutturali, come difformità formali o 'interne'. Le regole dovrebbero essere pronte entro la fine di maggio, come annunciato in Senato dal ministro Salvini.

  

Legge Delega Testo Unico Edilizia: nota congiunta tra CNI e CNAPPC su semplificazione delle procedure (marzo 2024)

Con riferimento alla Legge delega Testo Unico edilizia è stata trasmessa a marzo 2024 la nota congiunta del Consiglio Nazionale degli Ingegneri e del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori e Paesaggisti e Conservatori, dopo gli incontri organizzativi avuti in occasione del tavolo di consultazione attivato dal Ministero che presiede sul Piano Casa.

I Consigli Nazionali sono stati inseriti all’interno del Tavolo tecnico per il riordino e la semplificazione delle procedure relativa alla disciplina edilizia/urbanistica.

In quella sede è emersa la possibilità di trasmettere su apposita piattaforma dedicata, approntata dal Ministero, tutti i documenti, le proposte ed i contributi ritenuti utili alla discussione. Data l’attinenza della materia, si è quindi proceduto a caricare sulla piattaforma il documento – elaborato di comune accordo dalle due Categorie – che contiene quei principi fondanti che dovrebbero trovare esplicito richiamo nella legge-delega di prossima emanazione e che costituirà la base per la riforma ed elaborazione del nuovo Testo unico dell’edilizia, destinato a prendere il posto del DPR n.380/2001, allo scopo di permettere una più approfondita trattazione dei medesimi nell’articolato del nuovo Codice.

I Consigli Nazionali hanno apprezzato la possibilità di prendere parte e partecipare attivamente al tavolo di lavoro sul Piano-Casa, consapevoli che il riordino e la semplificazione delle procedure urbanistico/edilizie per dare risposta urgente al problema del disagio abitativo debbano procedere in coerenza con i principi fondanti della legge delega di prossima emanazione.

I Consigli Nazionali si auspicano che la consultazione delle Categorie professionali possa proseguire in un tavolo di consultazione anche per la redazione del nuovo T.U. dell’edilizia.

   

Semplificazione nel Piano Casa: superamento doppia conformità, tolleranze dimensionali e piccolo conformità

Per quanto concerne il Piano-Casa, il volere dei Consigli è quello di trasmettere un ulteriore contributo sul tema delle semplificazioni; rivolto – in particolare – alla tematica del superamento della doppia conformità, delle tolleranze dimensionali e delle piccole conformità, allo scopo di consentire una più agevole ed efficace realizzazione del Piano-Casa da Lei presentato.


LEGGI LA NOTA CONGIUNTA DI CNI E CNAPPC


 

Gli ultimi aggiornamenti di aprile 2024

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) sta elaborando un pacchetto di norme per regolarizzare le piccole difformità edilizie, richiesto anche dalle Amministrazioni territoriali, associazioni e enti del settore. Queste misure mirano a regolarizzare quasi l'80% del patrimonio immobiliare italiano, affrontando difformità formali, modifiche interne e la disciplina della "doppia conforme".

Il pacchetto normativo è stato presentato durante una riunione sul Piano Casa al MIT, presieduta dal vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, coinvolgendo rappresentanti di istituzioni, enti, associazioni e ordini professionali del settore. L'obiettivo è tutelare i piccoli proprietari immobiliari, semplificare le procedure amministrative e garantire risposte certe in tempi certi.

Fonte: comunicato CNAPPC e CNI

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