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Riforma del Catasto 'fantasma', Confedilizia contraria: la priorità è ridurre le tasse

Riesumazione della Riforma del Catasto ritirata dal Governo Renzi nel 2015: per Confedilizia è priva di senso e la priorità per l'immobiliare è la riduzione delle tasse

Una Riforma 'fantasma' che non s'ha da riesumare. Confedilizia esprime il suo secco "no", ai rumors che vogliono il Governo Gentiloni intenzionato a riprendere in mano la Riforma del Catasto del Governo Renzi, ritirata nel giugno 2015.

"E' stata ritirata perché non forniva adeguate garanzie di invarianza di gettito, aprendo all’opposto uno scenario di ulteriori aumenti di tassazione sugli immobili, mascherati attraverso improbabili 'redistribuzioni' - è il commento del presidente di Confedilizia Spaziani Testa -. Quella legge delega è scaduta e non è certo questo il momento per iniziare un nuovo percorso, checché ne dica la Commissione europea, che inserisce pigramente il tema catasto nelle sue rituali raccomandazioni "copia e incolla", senza avere un minimo contatto con la realtà".

Secondo Confedilizia, la priorità per il settore edile adesso è una "decisa riduzione di un carico fiscale che dal 2012 è stato quasi triplicato e che continua a causare danni incalcolabili a tutta l’economia: crollo dei valori, impoverimento, caduta dei consumi, desertificazione commerciale, chiusura di imprese, perdita di posti di lavoro. Dovrebbe essere questa la priorità di un Governo responsabile".