Data Pubblicazione:

Riforma degli ammortizzatori sociali: Indennità e Assicurazione sociale per l'impiego

Riforma degli ammortizzatori sociali Indennità e Assicurazione sociale per l'impiego Con l'entrata in vigore dei nuovi ammortizzatori sociali da gennaio 2013 cambiano le tutele per tutti i lavori dipendenti compresi i giovani precari. La riforma si fonda su due pilastri: Aspi (Assicurazione sociale per l'impiego) e fondi di solidarietà bilaterali, per i quali il Governo si è impegnato con la legge di stabilità a garantire risorse. L'Aspi, sarà "più generosa" della vecchia disoccupazione e mobilità. "Un lavoratore che percepisca 1.300 euro al mese per 13 mensilità, ora avrà tra il 6 e il 10% in più rispetto al vecchio sistema. Chi prendeva 1.800 euro avrà tra il 14% e il 21% in più": è quanto sostiene il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero su un articolo pubblicato dal Corriere della Sera il 2 gennaio 2013. All'indennità, pensata in primo luogo per i giovani, si potrà accedere avendo lavorato almeno 13 settimane degli ultimi 12 mesi, senza ulteriori requisiti.

Riforma degli ammortizzatori sociali
Indennità e Assicurazione sociale per l'impiego

Con l'entrata in vigore dei nuovi ammortizzatori sociali da gennaio 2013 cambiano le tutele per tutti i lavori dipendenti compresi i giovani precari.

La riforma si fonda su due pilastri: Aspi (Assicurazione sociale per l'impiego) e fondi di solidarietà bilaterali, per i quali il Governo si è impegnato con la legge di stabilità a garantire risorse.

L'Aspi, sarà "più generosa" della vecchia disoccupazione e mobilità. "Un lavoratore che percepisca 1.300 euro al mese per 13 mensilità, ora avrà tra il 6 e il 10% in più rispetto al vecchio sistema. Chi prendeva 1.800 euro avrà tra il 14% e il 21% in più": è quanto sostiene il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero su un articolo pubblicato dal Corriere della Sera il 2 gennaio 2013.

All'indennità, pensata in primo luogo per i giovani, si potrà accedere avendo lavorato almeno 13 settimane degli ultimi 12 mesi, senza ulteriori requisiti.


L'Assicurazione Sociale per l'Impiego (Aspi)

[FONTE  http://www.intrage.it/]

L'Assicurazione Sociale per l'Impiego (Aspi) è una forma di protezione nei confronti dei lavoratori che perdono il proprio impiego - cioè un "ammortizzatore sociale" - prevista dalla ministra Elsa Fornero per riformare e integrare gli strumenti esistenti, allargandone il raggio d'azione anche ai lavoratori che oggi ne sono attualmente esclusi.
La Riforma del lavoro - cioè la Legge 28 giugno 2012, n.92 - ha previsto la riforma degli ammortizzatori sociali a partire dal 1 gennaio 2013, con entrata però a pieno regime solo dal 1 gennaio 2016.
Il motivo per cui il Governo ha deciso di introdurre questa nuova forma è che, con gli attuali strumenti, prevale la tutela nel posto di lavoro anche nei casi in cui la ripresa dell'attività lavorativa è poco probabile. Inoltre, gli attuali ammortizzatori non includono i lavoratori che hanno contratti atipici e, dunque, la maggioranza dei giovani.
La nuova assicurazione è destinata a sostituire l'indennità di mobilità, gli incentivi di mobilità, l'indennità una tantum co.co.pro., la disoccupazione ordinaria con requisiti ridotti e quella speciale edili. Rientrano nell'Aspi anche i dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni con contratto di lavoro a tempo determinato od a termine.
I lavoratori a collaborazione coordinata e continuativa rimarranno ancora esclusi dall'ambito di applicazione dell'Aspi.
Requisiti necessari

Per poter accedere all'Aspi, si devono avere gli stessi requisiti che attualmente permettono di fruire dell'indennità di disoccupazione ordinaria, ovvero due anni di anzianità assicurativa e almeno 52 settimane nell'ultimo biennio.
L'aliquota da pagare, per finanziare l'Aspi, sarà dell'1,3 per cento, per chi è assunto a tempo indeterminato, mentre verrà incrementata di un ulteriore 1,4 per cento per tutti gli altri.