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Riforestazione a New Orleans: un piano partecipato per contrastare i cambiamenti climatici e le isole di calore

Oltre alla gestione sostenibile delle acque, anche nelle politiche ambientali l’uragano Katrina ha rappresentato un cambio di strategia. Negli ultimi anni la città si è infatti dotata di un programma di intervento pluriennale, grazie al quale nel 2040 la copertura arborea crescerà dall’attuale 18,5 al 24%. Sarà un piano basato sull’equità sociale e realizzato in tutti e 72 quartieri.

La riforestazione di New Orleans equa e a prova di clima: le strategie di adattamento climatico

Era il 23 agosto del 2005 quando l’uragano Katrina si abbattè su New Orleans, la principale città della Louisiana: gli argini dei numerosi canali che la attraversano non ressero e la città, costruita trecento anni fa dai francesi sul delta del Mississipi e nota al mondo per la sua architettura creola, fu sommersa dall’acqua per l’80 per cento della sua estensione. Finito l’uragano si contarono 1.836 morti e danni per 81 miliardi di dollari.

Quel 23 agosto di diciannove anni fa segnò la svolta in materia di gestione delle acque urbane di una delle più importanti deltacities al mondo.

Ma per New Orleans, Katrina ha imposto un altro cambio di paradigma. Tra i danni arrecati dall’uragano si contarono anche 200mila alberi caduti: oggi New Orleans è una delle città più deforestate degli Stati Uniti e sta provando sulla propria pelle i peggiori effetti dell’isola di calore urbano degli States, con temperature di circa 12° centigradi più alte rispetto alle aree rurali e non edificate limitrofe.

 

Il Piano di riforestazione di New Orleans (dicembre 2022)
Il Piano di riforestazione di New Orleans (dicembre 2022) (fonte, New Orleans Reforestation Plan)

 

Da allora gli sforzi per piantumare la città sono stati numerosi, ciononostante i dati ancora oggi dimostrano che la tree canopy cover (il grado di copertura al suolo della chioma degli alberi; nda) della città statunitense è solo il 18,5% del totale della superficie totale del territorio (alcuni anni fa Amsterdam era già oltre il 20%, Francoforte al 21,5, Johannesburg al 23,6, Ginevra al 21,4...).

 

Comparazione della Tree canopy coverage di alcune città statunitensi.
Comparazione della Tree canopy coverage di alcune città statunitensi. (fonte, New Orleans Reforestation Plan)

 

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I benefici del verde in ambito urbano

Le foreste urbane sono riconosciute come produttrici di beni e servizi ecosistemici: in tutto il mondo viene riconosciuto il loro valore nel fornire benefici di tipo ambientale, economico e sociale. Questi i vantaggi.

  • Miglioramento del clima e riduzione dei gas climalteranti - Le aree verdi urbane e le piante sono in grado di esercitare un’influenza positiva sul clima e sulla qualità dell’aria, attenuando l’effetto isola di calore e mitigando gli eccessi microclimatici. Le piante favoriscono il comfort indoor e diminuiscono il fabbisogno energetico per il riscaldamento e la refrigerazione.
  • Riduzione dei rumori - La vegetazione in città, in modo particolare le siepi, è in grado di ridurre il livello e la percezione dei rumori generati dal traffico, dalle attività produttive e umane.
  • Protezione idrogeologica - Nelle aree urbane, dove il consumo di suolo provoca l’impermeabilizzazione dei terreni, le acque meteoriche che non vengono assorbite scorrono in superficie, determinando allagamenti e inondazioni. Le piante rendono i suoli capaci di assorbire parte delle piogge, che poi vengono rilasciate gradualmente nelle falde idriche sotterranee e nei corpi idrici superficiali.
  • Miglioramento del paesaggio - La presenza di aree verdi migliora le caratteristiche estetiche della città, rendendola più attrattiva come luogo in cui vivere e lavorare.
  • Tutela della biodiversità locale - Le aree verdi urbane sono fondamentali per il mantenimento della biodiversità locale.
  • Benefici per la salute dei cittadini - Il contatto con la natura rigenera l’organismo e riduce lo stress.
  • Benefici sociali - Le aree verdi urbane apportano vantaggi di natura sociale (minori costi sanitari, disinquinamento dell’aria e dell’acqua, produzione di cibo e materie prime, promozione turistica...), che si ripercuotono positivamente in risparmio per le amministrazioni pubbliche e per i cittadini.
  • Incremento del valore immobiliare - I quartieri verdi sono quelli più ricercati per abitarvi: l’incremento del valore immobiliare è un altro dei servizi ecosistemici che riguarda l’interesse economico delle persone.

 

Gli obiettivi quantitativi e sociali del piano di riforestazione di New Orleans fonte, New Orleans Reforestation Plan
Gli obiettivi quantitativi e sociali del piano di riforestazione di New Orleans fonte. (fonte, New Orleans Reforestation Plan)

  

Il Piano di riforestazione

Disporre di una folta chioma delle alberature è un fattore fondamentale per la resilienza di New Orleans alle tempeste e ai  cambiamenti climatici: rallenta i venti tempestosi, abbassa la temperatura dell’aria, assorbe l’acqua piovana e pulisce l’aria.

Nel maggio 2021, il sindaco di New Orleans firmò un memorandum d'intesa a sostegno di Soul (Sustaining Our Urban Landscape), un’organizzazione no-profit creata per dotare la città di un piano di riforestazione. Soul si è poi avvalsa della collaborazione dello studio internazionale SMM (Spackman Mossop Michaels), specializzato in progettazione del paesaggio. Obiettivo, dar vita a un piano di riforestazione della città, per raggiungere una copertura arborea del 24% entro il 2040.

Ma, fatto ancora più importante, il piano mira a garantire una copertura vegetale equa, in modo che almeno il 10% dei 72 quartieri della città siano coperti da alberi. Attualmente, più della metà delle zone sono al di sotto di quell’obiettivo.

Più che fissare un obiettivo generale per l’aumento della chioma, che è un approccio comune ai piani di selvicoltura urbana, il piano di riforestazione di New Orleans si concentra sulla piantumazione di alberi dove le comunità ne hanno più bisogno.

Pratiche abitative storicamente discriminatorie, insieme ad altri fattori socioeconomici, fanno sì che le comunità di colore si trovino spesso in aree con meno alberi e parchi e quindi siano esposte a temperature più alte. L’aumento delle temperature urbane accresce anche il peso dei costi energetici per il raffreddamento di case ed edifici, con impatti sanitari ed economici dovuti alla mancanza di chioma arborea nei quartieri.

 

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Un piano partecipato

La partecipazione è un altro punto importante dell’operazione: Soul ha incaricato Traci Birch, direttrice di Lsu Coastal Sustainability Studio, di organizzare tavole rotonde con professionisti e funzionari comunali per capire quali sono a loro avviso gli ostacoli principali legati alla presenza degli alberi in città, come e dove piantumare e quali potevano essere le strategie più efficaci per raggiungere l’obiettivo.

 

Fasi di piantumazione nei vari quartieri di New Orleans.
Fasi di piantumazione nei vari quartieri di New Orleans. (fonte, Soul - Sustaining Our Urban Landscape)

 

A questa prima attività sono seguiti una serie di incontri pubblici per capire come piantare alberi a New Orleans. Nel suo lavoro, Soul si è avvalsa anche di dati satellitari per conoscere lo stato della presenza del verde in città.

Infine, ultimo passaggio, Spackman, Mossop, Michaels sono stati incaricati di realizzare il piano di intervento vero e proprio, che ha tenuto conto delle modifiche chieste nella fase di partecipazione e delle indicazioni di alcuni uffici comunali e degli enti gestori dei parchi.

 

Il premio ASLA

Nel 2023, il piano di rimboschimento di New Orleans ha ricevuto il premio d’onore nella sezione “Analisi e pianificazione” dall’American Society of Landscape Architects.

Questa la motivazione: «Il piano adotta un approccio equo con un grande sforzo di pianificazione incentrato sulla comunità. Ogni città dovrebbe avere una politica sugli alberi e un piano per gli alberi: una pietra angolare delle infrastrutture verdi con chiari benefici sociali e ambientali. Questo progetto è un buon esempio e un importante promemoria per farlo».

 

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