Rifiuti elettronici: una prassi di riferimento di UNI per la gestione delle materie plastiche

Rifiuti elettronici: come smaltirli e quali modelli seguire

Il settore del recupero delle apparecchiature elettriche ed elettroniche (R.A.E.E.) si sviluppa con l’inizio degli anni 2000 insieme a una nuova consapevolezza di responsabilità per quanto riguarda i rifiuti.

Il mercato sempre più attivo delle apparecchiature elettroniche ed e elettriche porta con sé una serie di criticità, tra cui l'aumento esponenziale dei rifiuti.

L’impegno dei produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche, con tale responsabilità, ha portato a una sempre più intensa azione di recupero dei R.A.E.E.

Decisamente tra i materiali più diffusi ci sono le materie plastiche, basti pensare ai nostri rifiuti tra telefoni, smart tv, caricatori o alimentatori. Infatti, oltre ai rifiuti metallici rilevanti in termini di quantità ma per i quali la filiera del recupero è storicamente più avanzata, le materie plastiche rappresentano uno degli elementi prevalenti.

In questo senso risulta necessario abbinare al progressivo sviluppo delle tecnologie e dei processi di recupero, dei modelli tesi a garantire il soddisfacimento delle seguenti esigenze:

• assenza completa di inquinanti e contaminanti nel prodotto finito, al fine di garantire la salute degli utilizzatori finali in qualsiasi contesto tali materiali vengano utilizzati e che nei processi di produzione sia garantita la salute e sicurezza dei lavoratori coinvolti;
• i materiali recuperati devono essere conformi alle norme di riferimento applicabili e devono essere considerabili sicuri per il successivo reimpiego nei diversi settori produttivi;
• la riutilizzabilità completa del prodotto usato in modo da non generare impatti sull’ambiente favorendo la sostenibilità, privilegiando così il recupero di materia rispetto allo smaltimento o l'incenerimento rispettando la gerarchia dei rifiuti nell' ottica dell’Economia Circolare.

Accumulo di rifiuti elettronici: la normativa

Secondo la Commissione europea (Waste from Electrical and Electronic Equipment), l’aumento continuo di dispositivi elettronici ha portato un sostanziale accumulo di rifiuti elettronici (RAEE) contenenti diversi materiali (le materie plastiche occupano una posizione prevalente) che possono causare problemi all’ambiente se non smaltiti correttamente.

La normativa ha un ruolo fondamentale per la gestione di queste problematiche, ultima uscita è quella UNI/PdR 139:2023 "Materie plastiche derivanti dal trattamento di rifiuti elettrici ed elettronici – Requisiti per trattamento e modalità di verifica".

Il documento con la prassi di riferimento è stato realizzato con la collaborazione del Consorzio ECOPED del Consorzio ECOLIGHT, e fornisce delle direttive per la corretta gestione delle materie plastiche derivanti dal trattamento dei rifiuti elettrici ed elettronici fino al recupero come materiale da utilizzare nei successivi processi produttivi.

Durante gli ultimi anni è stato possibile osservare un miglioramento e affinamento delle tecnologie di recupero: la prassi, dunque, si propone come modello per garantire un corretto smaltimento dei rifiuti, l’assenza di sostanze inquinanti per l’ambiente e per la sicurezza degli operatori e soprattutto per garantire la piena riutilizzabilità dei materiali riciclati.

Scarica la prassi di riferimento nelle sezione Allegati