Ridurre l’impronta di carbonio con i carbonati di calcio ultrafini

Già dopo sole 5 ore Betocarb UF garantisce un incremento di resistenza

Una delle raccomandazioni dell'Agenzia Internazionale dell'Energia (IEA) per raggiungere gli obiettivi di azzeramento delle emissioni di CO₂  entro il 2050 riguarda la riduzione del rapporto clinker-cemento. È ormai noto che la quota di CO₂ antropogenica globale attribuita alla produzione di cemento è stimata all'8%.

Quando si riduce il rapporto clinker/cemento con sostituti SCM (Supplementary Cementitious Materials), come GGBS, pozzolana naturale o ceneri volanti, possono emergere criticità prestazionali in termini di resistenza a breve termine, ma grazie a Betocarb UF, un carbonato di calcio naturale ultrafine a basso tenore di carbonio e ad alta purezza, è possibile accelerare l'idratazione del cemento fornendo siti di nucleazione, con un incremento di resistenza già a 5 ore.

Il carbonato di calcio ultrafine non è reattivo come altre pozzolane, ma va a migliorare la reattività del cemento, in quanto la sua superficie specifica agisce come sito per la nucleazione e la crescita dei suoi prodotti di idratazione. Inoltre, avendo Betocarb UF una carbon footprint di 54kg CO₂eq/t (CCA Europe – EPD - EN 15804), ovvero molto inferiore rispetto al cemento Portland, è possibile ottenere malte e calcestruzzi più sostenibili e a minor impatto ambientale.

Betocarb UF fa parte della gamma Betocarb di Omya SpA, – calcari fini e ultrafini con un altissimo grado di purezza e contenuto minimo di sostanze nocive (MB < 3g/kg).

Il carbonato di calcio macinato (GCC) è un’ottima soluzione per migliorare il rapporto costo-prestazioni dei sistemi cementizi malte, premiscelati e calcestruzzo sia preconfezionato che prefabbricato - sia in miscela diretta con cemento Portland che in combinazione ternaria con SCM, ottimizzando fluidità e viscosità, e riducendo l'impronta di carbonio. Inoltre, in funzione del grado di finezza, può dare un contributo interessante in termini di miglioramento di packing density, resistenze e durabilità.

In particolare, Betocarb UF non è semplicemente un filler calcareo, ma un carbonato di calcio puro ultrafine (BET > >4m2/g), in grado di accelerare l’idratazione del cemento già a 5 ore (test condotti presso i laboratori Omya di Egerkingen in Svizzera con apparato ultrasonico), e fornendo molteplici siti di nucleazione a seconda delle percentuali utilizzate, non solo andando a riempire i vuoti tra le particelle di cemento, ma migliorando sia le proprietà meccaniche che la durabilità del mix. L’effetto di questa proprietà è un incremento delle resistenze alle brevi scadenze.

Test in malta con il metodo LG di Omya

Per valutare il contributo di Betocarb UF, Omya ha sviluppato una metodologia (denominata metodo LG) basata su malta CEN (1 parte cemento, 3 parti sabbia CEN, 0.5 parti di acqua) con varie tipologie di cemento (i.e. CEM I 52.5N, CEM II/A-LL 42.5R e CEM III/A 42.5N) e valori incrementali di Betocarb UF (2.8, 5.6 e 8.3%) in sostituzione della sabbia standard, a parità di contenuto di acqua.

IN ALLEGATO L'ARTICOLO INTEGRALE CON LE TABELLE COMPARATIVE.