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Ricostruzione: scattano i controlli di Finanza e VdF sulle schede AeDES

Ricostruzione post-terremoto in Centro Italia: in fase di avvio le verifiche sulle schede AeDES compilate da professionisti privati per attestare l'inagibilità degli immobili al fine di poter ricevere gli appositi contributi

Stanno per iniziare ufficialmente le verifiche sulle schede AeDES redatte dai professionisti per attestare l'inagibilità degli immobili colpiti dai vari terremoti in Centro Italia (a partire dall'agosto 2016) al fine di ricevere gli appositi contributi.

L'avvio delle verifiche è figlio di un'apposita ordinanza, con la quale è stato infatti approvato il protocollo di intesa fra il commissario straordinario del Governo per la ricostruzione nei territori interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016, la Guardia di Finanza e il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco per l’effettuazione dei controlli a campione sulle perizie giurate relative alle schede AeDES. I controlli costeranno allo Stato 300 mila euro per il biennio 2017-18.

Come funzionano le verifiche
Nel documento si dispone che spetterà ai Vigili del Fuoco "il compito di assicurare la presenza di proprio personale qualificato in occasione dei sopralluoghi da eseguire in loco, al fine di fornire le necessarie indicazioni sull’accessibilità in sicurezza dei siti interessati".

Entro 15 giorni dall’entrata in vigore dell’ordinanza, presso ciascun Ufficio speciale per la ricostruzione (istituiti presso ognuna delle regioni interessate dal terremoto, Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo) si procederà al sorteggio di un primo quantitativo, pari al 10%, delle schede AeDES già presentate relativamente agli immobili danneggiati. Successivi sorteggi saranno eseguiti a distanza di sessanta giorni, in relazione alle ulteriori schede AeDES nel frattempo compilate e pervenute, fino al raggiungimento del quantitativo del 10% del numero totale delle schede AeDES predisposte presso ciascuna delle Regioni interessate.

Immobili esclusi dalle verifiche
Saranno due le tipologie di immobili esclusi dalle verifiche:

  • quelli completamente distrutti dal sisma;
  • quelli che hanno riportato un danno lieve (lettera B della scheda AeDES): letteralmente, l'ordinanza spiega che "in considerazione del numero massimo dei controlli comunque eseguibili stabilito nel Protocollo di intesa, gli Uffici speciali per la ricostruzione effettueranno una selezione tra gli edifici sorteggiati, assegnando priorità ai casi in cui dopo la predisposizione delle schede AeDES sia stata depositata presso l’Ufficio speciale una domanda di contributo con allegato progetto di ricostruzione o ripristino con miglioramento sismico, e in ogni caso escludendo dai controlli gli edifici che sulla base della documentazione prodotta risultino completamente distrutti ovvero abbiano riportato danni riconducibili all’esito B delle schede AeDES".

Controlli: prassi e ripartizione
A livello concreto, la Guardia di Finanza effettuerà il riscontro materiale, mediante sopralluoghi sul posto, dei contenuti della documentazione prodotta dal perito/professionista. In tutto, saranno 3.000 i controlli nell'ambito di tutte le province interessate, ripartiti così:

  • 1.800 interventi nelle Marche;
  • 450 interventi sia nel Lazio che in Umbria;
  • 300 in Abruzzo.

I controlli sul posto, per quegli edifici ritenuti meritevoli di approfondimenti da parte del Dirigente dell’Ufficio Speciale della Ricostruzione, sono svolti da apposite unità operative congiunte, di norma composte da:

  • almeno 1 unità di personale tecnicamente qualificata ed abilitata a far parte dei Nuclei Tecnici Nazionali, di cui all’articolo 2 del D.P.C.M. 8 luglio 2014, indicata dal Dirigente dell’Ufficio Speciale, che porterà al seguito tutto il carteggio necessario per l’efficace svolgimento del controllo ed effettuerà tutte le operazioni di carattere tecnico;
  • 2 militari della Guardia di Finanza;
  • 1 unità di personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

Nell’ambito dei controlli da svolgere, i cui esiti saranno compendiati in apposito verbale di operazioni compiute:

  • la Guardia di Finanza partecipa all’esecuzione dei sopralluoghi esterni dei fabbricati periziati, verificando la corrispondenza tra l’edificio oggetto dei riscontri e la documentazione di perizia presentata, senza operare valutazioni di merito circa la natura e la tipologia dei danni;
  • il personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco interviene al sopralluogo al fine delle indicazioni sull’accessibilità in sicurezza al sito, per lo sviluppo dei controlli. 

In caso di individuazione di eventuali profili di irregolarità nel corso dei controlli, fermo restando l’esercizio delle funzioni di polizia giudiziaria da parte del personale della Guardia di Finanza operante, ciascuna Parte provvede alle incombenze di rispettiva competenza.

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