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Ricostruzione privata post-sisma: pronto il Testo Unico, al via la consultazione pubblica. Come partecipare

La prima bozza del Testo Unico che raccoglie tutte le norme varate per la ricostruzione privata dopo i terremoti del 2016 in Centro Italia, è pronta e il Commissario Giovanni Legnini ha avviato la consultazione pubblica.

La prima bozza del Testo Unico che raccoglie tutte le norme varate per la ricostruzione privata dopo i terremoti del 2016 in Centro Italia, è pronta.

Il documento è stato pubblicato sul sito internet della struttura e il Commissario alla Ricostruzione sisma 2016, Giovanni Legnini, ha avviato formalmente la consultazione pubblica.

Il termine ultimo per l’invio delle osservazioni è fissato per il prossimo 14 settembre.

 

Le novità introdotte con il Testo Unico sulla ricostruzione privata post sisma 2016

Il Testo Unico era molto atteso e la sua redazione è stata uno dei primi impegni assunti dal Commissario Legnini al momento del suo insediamento. 

La bozza, messa a punto dopo lunghi mesi di lavoro, è aperta ai suggerimenti e alle proposte di modifica e di integrazione che saranno avanzate da tutti i soggetti pubblici e privati che hanno un interesse nella ricostruzione: il Governo, le istituzioni di regolazione e controllo, le Regioni, i Comuni, le Diocesi, le imprese, i sindacati, i professionisti, le associazioni e i singoli cittadini, che per la prima volta vengono coinvolti in un simile processo di consultazione.

Il documento arriva dopo un lavoro molto complesso, a causa della stratificazione progressiva delle norme che si sono succedute in questi quattro anni e mezzo. Il risultato, è un testo ricognitivo delle ordinanze commissariali in vigore, riclassificate secondo criteri nuovi e più attuali, con alcune innovazioni di contenuto ed è corposo, ma la razionalizzazione del quadro delle regole è stata molto profonda.

 

Ricostruzione privata post-sisma: pronto il Testo Unico, al via la consultazione pubblica. Come partecipare

 

Le ordinanze abrogate

Quarantotto vecchie Ordinanze, tra cui alcune di quelle che fin qui hanno guidato la ricostruzione, come la 4, la 9, la 13, e la stessa Ordinanza 100 che nel 2020 ha impresso la vera svolta, vengono abrogate integralmente o parzialmente, con norme transitorie che fanno salvi gli effetti giuridici da queste prodotti, per i rapporti pendenti, secondo i principi dell’ordinamento.

“Il Testo Unico – ha sottolineato il Commissario alla Ricostruzione, Giovanni Legninidi fatto diventa l’unica fonte della disciplina relativa a tutti gli aspetti della ricostruzione privata, con l’obiettivo di dare certezza, leggibilità e stabilità regolatoria alle attività di ricostruzione in Centro Italia per i prossimi anni. Alcuni dei principi innovativi che sono stati adottati nel corso dell’ultimo anno e mezzo, e che sono tradotti nel Testo Unico, potrebbero peraltro stimolare la riflessione in atto tra il Governo ed il Parlamento sull’opportunità di un vero e proprio Codice delle Ricostruzioni che potrebbe essere adottato a livello nazionale per affrontare le conseguenze delle catastrofi naturali cui il Paese è esposto”.

 

Le cinque parti in cui è suddiviso il Testo Unico 

Il documento è diviso in cinque parti.

La prima contiene le disposizioni di carattere generale, con le abrogazioni e le norme transitorie. La seconda parte riguarda il contributo per la ricostruzione, la domanda e l’istruttoria, definisce i soggetti beneficiari, l’oggetto e il tipo di intervento, le regole per gli aggregati, le delocalizzazioni, la misura del contributo, l’uso combinato delle detrazioni fiscali del Superbonus, i controlli, la partecipazione dei cittadini alle scelte urbanistiche dei comuni.

La terza parte disciplina invece tutti i procedimenti speciali che seguono le regole della ricostruzione privata, come per gli edifici di culto, gli immobili privati di interesse culturale, quelli che riguardano il “doppio cratere” dei terremoti 2009 e 2016, ma detta anche le regole per la sicurezza sismica, l’efficienza energetica, la sostenibilità e le certificazioni ambientali. Una quarta parte riguarda la programmazione e la pianificazione urbanistica, e raccoglie ad esempio tutta la disciplina sui Programmi Straordinari di Ricostruzione. L’ultima sezione del Testo Unico è relativa agli operatori privati, e stabilisce le regole per le attività dei professionisti e delle imprese.

 

Come partecipare alla consultazione pubblica

Istituzioni, operatori privati e cittadini potranno inviare al Commissario i loro suggerimenti in due modi: o come osservazioni di carattere generale, o come emendamenti specifici al testo. La consultazione e la partecipazione dei cittadini, singolarmente o attraverso i comitati e le associazioni che li rappresentano, sarà supportata da ActionAid e Cittadinanzattiva.

Il termine ultimo per l’invio delle osservazioni è fissato per il prossimo 14 settembre.

Il Commissario si è impegnato a tener conto e a valutare tutti i suggerimenti pervenuti prima di procedere, con l’intesa della Cabina di coordinamento, ad adottare definitivamente il Testo Unico entro la fine del mese di ottobre.