Sismica
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RICOSTRUZIONE POST-SISMICA: RAFFAELLO FICO (USRC) ILLUSTRA ALL'ORDINE L'ESPERIENZA DEL CRATERE DELL'AQUILA

Ricostruzione post sismica: è bene far parlare le cifre. 
Per esempio non tutti sanno che, al 31 dicembre del 2016, ben l'80% delle abitazioni private dell'Aquila colpite dal sisma del 2009 era tornato agibile, valore che oggi dovrebbe essere arrivato al 90%.
 Lo ha sottolineato l’Ingegner Raffaello Fico (responsabile dell’Ufficio speciale della ricostruzione dei Comuni del Cratere del sisma L’Aquila 2009, in sigla USRC), intervenuto venerdì 17 maggio all'Ordine degli ingegneri di Napoli (presieduto da Edoardo Cosenza) al seminario sul tema “La ricostruzione privata successiva ai terremoti italiani, Focus sul modello sisma Abruzzo 2009, in particolare sui piccoli Comuni”.


 

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Ricostruzione post sismica: è opportuno evitare le generalizzazioni e le accuse immotivate di inefficienza. 
Per esempio non tutti sanno che, al 31 dicembre del 2016, ben l'80% delle abitazioni private dell'Aquila colpite dal sisma del 2009 era tornato agibile, valore che oggi dovrebbe essere arrivato al 90%.
 Lo ha sottolineato l’Ingegner Raffaello Fico (responsabile dell’Ufficio speciale della ricostruzione dei Comuni del Cratere del sisma L’Aquila 2009, in sigla USRC), intervenuto venerdì 17 maggio all'Ordine degli ingegneri di Napoli al seminario sul tema “La ricostruzione privata successiva ai terremoti italiani, Focus sul modello sisma Abruzzo 2009, in particolare sui piccoli Comuni”.
A introdurre il seminario sono stati il Presidente dell’Ordine Edoardo Cosenza e il Consigliere Segretario Andrea Prota.
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Di che cosa si occupa, in particolare, l’ufficio diretto da Fico? L'Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere (USRC), con sede a Fossa (AQ), istituito dall’allora Governo Monti (L. 134 del 7 agosto 2012) nel dicembre 2012 (operativo da aprile 2013) a seguito della chiusura dello stato di emergenza nata dopo il sisma del 6 aprile 2009, anche attraverso gli 8 Sportelli decentrati siti nel territorio del Cratere, effettua il coordinamento della ricostruzione privata e l’istruttoria tecnico-amministrativa delle richieste di contributo per il ripristino dell’agibilità degli immobili privati situati nei Comuni del Cratere e del fuori Cratere.
L’USRC, inoltre, si occupa della programmazione e disamina degli interventi di ricostruzione pubblica e del Piano "Scuole d'Abruzzo - Il Futuro in Sicurezza", cura l’attuazione dei Piani di Ricostruzione, fornisce l'assistenza tecnica alla ricostruzione pubblica e privata, ne promuove la qualità, effettua il monitoraggio finanziario e attuativo degli interventi e cura la trasmissione dei relativi dati al Ministero dell'Economia e delle Finanze. Segue i 56 Comuni del Cratere sismico (con esclusione della città dell’Aquila) e gli oltre 100 Comuni fuori cratere.
Nella video intervista che segue, l'ingegner Fico sintetizza il lavoro finora svolto dal suo ufficio, evidenziando che entro il 2020 oltre la metà dei comuni interessati sarà prossimo alla conclusione del processo di ricostruzione. 
In un numero ridotto di casi, come pure è spiegato nell’intervista, i tempi saranno più lunghi: si tratta dei Comuni colpiti dal sisma del Centro Italia risalente al 2016.

Al seminario organizzato dall’Ordine degli ingegneri di Napoli è intervenuto anche Carlo Schilardi, Commissario per la ricostruzione a Ischia.
Il Commissario ha auspicato una rapida definizione delle pratiche di condono edilizio sull'Isola Verde (si tratta di circa 30 mila procedimenti, che riguardano ben tre condoni, susseguitisi nel corso degli anni), perché i dossier pendenti rallentano anche la definizione delle richieste di contributo per la ricostruzione. 
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Lo smaltimento delle pratiche dovrebbe essere di almeno 20/30 al mese.

Ma che cosa ci insegnano le esperienze degli ultimi 40 anni in materia di ricostruzione post-sismica in Italia, ossia a partire dal sisma che devastò il Friuli nel lontano 1976?
Anche su questo aspetto Raffaello Fico si è soffermato, evidenziando i seguenti punti.

1. Le ricostruzioni degli ultimi 40 anni appaiono aver maturato un allineamento su alcuni aspetti importanti nei confronti dei diritti del cittadino (esempio: prime case, sicurezza sismica);

2. Su diversi altri aspetti fondamentali che condizionano tempi e costi della ricostruzione (diritto al contributo, seconde case) non sembra esserci una coerenza o una definizione a monte delle Norme generali, il che può determinare disparità di trattamento per i cittadini;

3. Gli approcci governativi risultano fortemente condizionati dal momento politico, economico e sociale del Paese;

4. Un Dipartimento Centrale Permanente per la Ricostruzione potrebbe garantire lo sviluppo di Norme generali di base, da declinare con decreti e circolari attuativi secondo le specificità delle singole ricostruzioni, con benefici per l’economia generale dello Stato e una maggiore garanzia di equità nei confronti dei cittadini italiani.


OPPORTUNITA' DI VALORIZZAZIONE TURISTICA
Tornando alla ricostruzione in Abruzzo, una quota fino al 4% delle risorse finanziarie stanziate è destinata al programma di sviluppo denominato RESTART, approvato con delibera CIPE n. 49/2016, per un ammontare totale di risorse finanziarie attivabili pari a 219,7 milioni di euro per il territorio del cratere sismico abruzzese.
Tali risorse si aggiungono a quelle già assegnate allo sviluppo con delibera CIPE n. 135/2012, pari a 100 milioni di euro.
Il programma prevede una significativa quota di risorse finanziarie (80,3 milioni di euro, pari al 25% del totale delle risorse previste da RESTART) per la valorizzazione turistico-ambientale del territorio del cratere le cui caratteristiche sono ben illustrate in un suggestivo video.



FATTI E CIFRE
E ora la parola passa ai fatti e ai numeri del lavoro svolto e in corso (i dati sono aggiornati a maggio 2019).

Piani di Ricostruzione dei centri storici dei Comuni del Cratere
Per quanto riguarda la pianificazione della ricostruzione dei centri storici, dei 56 Comuni del Cratere, 55 Comuni hanno concluso l’iter di approvazione del Piano di Ricostruzione (PdR) previsto dalla L.77/2009; per l’unico Comune del Cratere che non ha predisposto il PdR, l’USRC ha stimato le risorse residue occorrenti per la ricostruzione del centro storico.
Il fabbisogno finanziario stimato per la ricostruzione dei centri storici dei 56 Comuni del Cratere, all’interno degli Ambiti dei Piani di Ricostruzione è il seguente:


Ricostruzione privata: 3,09 mld€
Ricostruzione pubblica: 0,33 mld€

TOTALE PROGRAMMATO: 3,42 mld€

Ricostruzione Privata Comuni del Cratere

L’andamento dell’attività istruttoria di ammissione a contributo nei Comuni del Cratere si può riassumere nelle seguenti cifre:
1. Totale pratiche istruite positivamente dal 2009 a febbraio 2019: 1.631 M€;
2. Capacità istruttoria mensile raddoppiata dal 2013 al 2015; dal 2016 calo capacità istruttoria delle richieste di contributo a fronte del notevole incremento della capacità istruttoria Stato avanzamento Lavori (in sigla SAL, trend confermato nel 2017 e 2018 con circa 200 M€/Anno di ammissioni;
3. Velocizzazione dell’attività di ammissione a contributo e della liquidazione SAL dovuta principalmente all’entrata a regime degli otto Uffici Territoriali della Ricostruzione oggi Sportelli Decentrati USRC, al successo della procedura parametrica MIC (= Modello Integrato Cratere per la definizione del contributo nei centri storici) che ad oggi ha consentito di approvare contributi per un importo di 807 M€ ed alla introduzione della nuova procedura semplificata SAL con cui sono stati liquidati circa 285 M€ nel biennio 2017-2018 e 58,8 M€ nei mesi da gennaio a maggio 2019.

Dal 2015 il Governo ha attribuito all’USRC il compito di assegnare ai Comuni del Cratere le risorse per la Ricostruzione Privata. 
Nell'intento di utilizzare le risorse con efficacia ed economicità, l’USRC ha messo in campo una procedura che consente di assegnare le risorse ai soli interventi immediatamente attuabili ed ai soli comuni che hanno integralmente impegnato le risorse precedentemente assegnate.
Dal 2015 sono stati assegnati ai Comuni del Cratere 761 M€ di cui sono stati trasferiti 548 M€. Attualmente risultano 689 cantieri aperti.

Il costo stimato della Ricostruzione Privata nei 56 Comuni del Cratere è pari a 5 Mld€ suddivisi in:
3,1 Mld€ per gli Ambiti di Piano (all’interno dei Piani di Ricostruzione)
1,0 Mld€ per i Centri Storici non ricompresi all’interno dei Piani di Ricostruzione
0,4 Mld€ per le Periferie
0,5 Mld€ per l’aggravamento dovuto al Sisma centro Italia del 2016 



Al 31 dicembre 2018 sono stati approvati contributi per 1,63 Mld€ che corrispondono a 7.341 abitazioni (di cui 1.835 prime case) che riguardano 14.602 persone. Risultano presentate presso gli Sportelli Decentrati USRC e presso l’USRC pratiche per un ammontare di 1 Mld€ che corrispondono a 4.604 abitazioni (di cui 737 prime case) che riguardano 9.231 persone.
Per il completamento della Ricostruzione Privata nei 56 comuni del Cratere si è in attesa della presentazione di contributi per 2,4 Mld€ che corrispondono a 10.451 abitazioni (di cui 1.149 prime case) che riguardano 21.147 persone.


Al 31 dicembre 2018 il totale delle forme assistenziali (C.A.S., M.A.P., Aff. Concordato) interessa circa 4.800 persone.



Ricostruzione Privata nei Comuni “Fuori Cratere”

Comuni monitorati: 115 

Risorse Stanziate (CIPE 135/2012, 50/2013, 01/2014, 23/2014, 22/2015, 113/2015): 334 milioni 

Pratiche Ammesse e Concesse sul canale diretto: 313 milioni 

Analogamente a quanto in corso per i Comuni del Cratere, l’USRC sta assegnando le risorse ai singoli comuni per i soli interventi immediatamente attuabili e solo nel caso in cui i Comuni abbiano integralmente impegnato le risorse precedentemente assegnate.

La nuova procedura ha portato all’assegnazione per competenza di oltre 160 milioni di euro dal 2016 ad oggi. 

Dei 115 Comuni monitorati sono 75 quelli che hanno stipulato convenzioni con i comuni sede degli UTR di frontiera (oggi sportelli decentrati): tale procedura ha portato a depositare negli sportelli 1.086 pratiche precedentemente depositate presso gli Uffici Tecnici Comunali, per un importo complessivamente richiesto di oltre 260 milioni di euro.
Ad oggi è stata ripristinata l’agibilità di 1.791 abitazioni su un totale di circa 3.610 abitazioni inagibili e sono attualmente aperti 582 cantieri.

Ricostruzione Pubblica nei Comuni del Cratere

Ecco, di seguito, il quadro finanziario di sintesi dello stato di utilizzo delle risorse stanziate dalla Delibera CIPE 135/2012 pari a complessivi € 126.450.000,00. 

Le risorse fanno riferimento agli interventi di competenza degli Enti Locali.

Interventi in Programmazione: 48
Interventi in Progettazione: 24
Interventi in fase di Affidamento Lavori: 43 per un importo di € 15.201.281,52.
Interventi in corso di attuazione: 35 per un importo di € 23.206.139,88
Interventi conclusi: 84 per un importo di € 21.343.765,08
Risorse Programmate (interventi progettazione e programmazione): € 66.282.668,29
Trasferimenti di cassa agli Enti Locali: € 35.324.049,00
Gli ulteriori interventi finanziati a seguito della pubblicazione della Delibera CIPE 48/2016 sono in fase di programmazione:
sono stati finanziati 6 interventi per complessivi € 14.518.905,01.

È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 158 del 10/07/2018 la Delibera CIPE 24/2018 “Sisma Abruzzo 2009 – assegnazione di risorse al settore di ricostruzione pubblica “Funzioni istituzionali e collettive, servizi direzionali”.
Il Piano annuale 2018 assegna € 21.297.312,63 all’Ufficio speciale per la ricostruzione dei Comuni del cratere.

Piano Scuole

Il piano denominato "Scuole d'Abruzzo - Il Futuro in Sicurezza" è finalizzato alla riparazione, ricostruzione e messa in sicurezza del patrimonio scolastico danneggiato dagli eventi sismici, è articolato in tre programmi stralcio per una somma complessiva di € 226.421.450,00, stanziati dal D.L. 28 aprile 2009, n. 39 e dalla deliberazione del CIPE n. 47/2009, oltre alla quota pari ad € 6.237.211,00 della deliberazione del CIPE n. 77/2015 ed alla quota di € 11.674.599,74 a valere sulla Deliberazione CIPE n. 48/2016. L’Ufficio Speciale sta procedendo al completamento della seconda fase e ad avviare la terza fase del Piano “Scuole d’Abruzzo - Il Futuro in Sicurezza”, più di 150 interventi per oltre 155 milioni di euro che interessano 100 enti attuatori di cui 96 Comuni e 4 Province. 

Sono state accertate economie per € 8.380.567,80, relative in grande parte a 19 interventi che sono stati definanziati.                 
Lo stato di attuazione ad oggi è il seguente: 

Interventi in Programmazione, 5%: 12 interventi per un importo di € 8.070.636,60 27 

Interventi in Progettazione, 26%: 27 interventi per un importo di € 37.985.055,82 

Interventi in fase di Affidamento Lavori, 34%: 29 interventi per un importo di € 49.246.506,73 22 

Interventi in corso di Attuazione, 21%: 22 interventi per un importo di € 26.179.122,95

Interventi Conclusi fisicamente, 14%: 46 interventi per un importo di € 20.631.627,95

Definanziati: 19 interventi per un importo di € 8.380.567,80

Trasferimenti di cassa agli Enti Locali: € 56.459.695,34

Mandati di Pagamento
Alla data del 15 maggio 2019 risultano effettuati dall’USRC, a favore dei Comuni del cratere e fuori cratere e di altri soggetti attuatori, n° 7734 mandati, per un valore complessivo di € 929.725.115,16.

(servizio e intervista a cura di Giovanni Capozzi)

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