Ricostruzione post-sisma 2016: stanziati ulteriori 146 mln di euro per le strade delle 4 Regioni

I soldi finanzieranno 178 interventi, la maggior parte per la messa in sicurezza di strade comunali

La Cabina di coordinamento per la ricostruzione post-sisma ha approvato un'importante ordinanza che completa il finanziamento del Programma per il ripristino e la messa in sicurezza della viabilità danneggiata dal terremoto del 2016. Il piano, promosso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e attuato da Anas S.p.A., ha l'obiettivo di garantire sicurezza e funzionalità alla rete stradale all'interno del cratere sismico, contribuendo alla rinascita delle comunità colpite.

Avviato subito dopo il sisma, il programma ha finora coinvolto oltre 1.400 interventi con un finanziamento complessivo di 1.180 milioni di euro. L'ultima ordinanza prevede lo stanziamento di ulteriori 146 milioni di euro, destinati a finanziare 178 interventi. Di questi, oltre 100 riguardano la messa in sicurezza delle strade comunali, una componente cruciale per garantire l’accessibilità e la connettività delle aree più colpite.

"La viabilità rappresenta un elemento chiave per superare l’isolamento storico dell’Appennino centrale", ha dichiarato Guido Castelli, Commissario alla Riparazione e Ricostruzione del Sisma 2016. "Se da un lato le difficoltà infrastrutturali sono legate alla morfologia montana del territorio, dall’altro hanno risentito di una visione ideologica che ha spesso contrapposto gli investimenti stradali alla tutela ambientale. In realtà, consentire alle persone di muoversi è un antidoto contro lo spopolamento, il vero nemico dell’ambiente appenninico. Senza persone, il territorio non può essere monitorato e curato, aumentando il rischio di tragedie legate agli effetti del cambiamento climatico".

Il Commissario ha inoltre sottolineato l'importanza della collaborazione tra le Regioni, il Ministero delle Infrastrutture e l’Anas per portare avanti la complessa opera di ricostruzione delle strade danneggiate. "I finanziamenti consentiranno di intervenire su criticità specifiche, ma fondamentali in una visione d’insieme della mobilità dell’area", ha aggiunto Castelli, ringraziando le autorità regionali e il Ministro Matteo Salvini per il loro costante impegno a favore dell’Appennino centrale.

La ripartizione degli interventi

Gli interventi finanziati sono distribuiti tra le quattro regioni colpite dal sisma:

• Abruzzo: 16 interventi per un totale di 17,6 milioni di euro, quasi interamente finanziati dalla Struttura commissariale. Le opere interesseranno i comuni di Castelli, Campli, Civitella del Tronto, Colledara, Farindola, Isola del Gran Sasso, Montorio al Vomano, Navelli-Capestrano, Penna Sant'Andrea, Teramo e Valle Castellana;
• Lazio: 16 interventi per un valore complessivo di 20,6 milioni di euro, di cui 17 milioni finanziati dalla Struttura commissariale. I comuni coinvolti sono Accumoli, Amatrice, Antrodoco, Borbona, Borgo Velino, Leonessa e Micigliano;
• Marche: 112 interventi per un totale di 109 milioni di euro, di cui 95 milioni provenienti dalla Struttura commissariale. Le opere interesseranno numerosi comuni, tra cui Acquasanta Terme, Amandola, Arquata del Tronto, Ascoli Piceno, Camerino, Fermo, San Severino Marche, Visso e molti altri;
• Umbria: 34 interventi per un totale di 21,8 milioni di euro, di cui 17,3 milioni finanziati dalla Struttura commissariale. I lavori coinvolgeranno i comuni di Assisi, Cascia, Norcia, Preci, Monteleone di Spoleto e Vallo di Nera, tra gli altri.