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Ricostruzione post-sisma 2016, a ottobre cifre record per quella privata: erogati quasi 170 mln di euro

A otto anni dal sisma del 2016, la ricostruzione nel Centro Italia avanza con oltre 20.000 cantieri privati e 4,2 miliardi stanziati per progetti pubblici, simbolo della resilienza e speranza delle comunità locali. A ottobre 168.5 milioni per la ricostruzione privata, è record.

Nelle 4 regioni più colpite autorizzati 20mila cantieri, di cui oltre la metà già completati

A otto anni dal devastante terremoto che colpì il Centro Italia, il processo di ricostruzione continua a registrare progressi significativi, evidenziando l’impegno di istituzioni e comunità locali nel ridare vita a territori martoriati. A fine ottobre 2024, i dati della Cassa Depositi e Prestiti (CDP) parlano chiaro: 5,13 miliardi di euro erogati per la ricostruzione privata, di cui circa 2,7 miliardi solo dal 2023. La spinta maggiore è stata data proprio nell’ottobre 2024, con un record di 168,5 milioni stanziati, a dimostrazione del ritmo ormai costante della rinascita.

Il 30 ottobre di quest’anno segna otto anni da quel terremoto devastante,” ricorda Guido Castelli, Commissario per la Riparazione e Ricostruzione del Sisma 2016. Castelli sottolinea l'importanza della determinazione delle comunità locali, che hanno affrontato con resilienza la distruzione completa delle loro città, impegnandosi in un processo di ricostruzione urbanistica e sociale che parte dai servizi sotterranei fino alle abitazioni private. Recenti inaugurazioni a San Severino e Matelica, nonché la conclusione della caserma dei Carabinieri di Pieve Torina, sono testimonianza di questo impegno collettivo. Anche il recente consenso in Cabina Sisma su nuove ordinanze conferma il continuo affinamento degli strumenti normativi e finanziari disponibili per i territori colpiti.

Castelli ha inoltre ribadito l'importanza di una ricostruzione che sappia rispondere anche alla crisi demografica e climatica: ricostruire significa dare vita a una nuova opportunità di sviluppo, sicurezza e innovazione per questi territori. La ricostruzione, quindi, diventa un'occasione per frenare l’abbandono di aree interne, offrendo servizi moderni e resilienti, mentre l’impegno nella riqualificazione degli edifici storici, come la facciata della Basilica di San Benedetto di Norcia, simboleggia la speranza di un nuovo inizio.

Nei quattro territori più colpiti dal sisma (Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria), gli Uffici speciali per la ricostruzione hanno autorizzato oltre 20.000 cantieri per la ricostruzione privata, di cui 11.000 già completati. In totale, sono stati concessi 9 miliardi di euro, permettendo a migliaia di famiglie di fare ritorno nelle loro case. Anche la ricostruzione pubblica, tradizionalmente più complessa, sta avanzando: il 95% degli interventi è stato autorizzato, con oltre 4,2 miliardi di euro stanziati per circa 3.500 progetti.

In Umbria, dall'inizio della ricostruzione sono stati autorizzati 3.348 cantieri privati, dei quali 1.962 sono già stati completati, permettendo a molte famiglie e attività economiche di rientrare nelle proprie sedi. I dati testimoniano l'impegno nella gestione delle richieste di contributo, con un'alta percentuale di approvazione sia per i danni lievi (91%) sia per quelli più gravi (80%). Anche sul fronte della ricostruzione pubblica, l'Umbria ha compiuto passi importanti: sono stati finanziati 432 interventi per un totale di 707 milioni di euro, concentrati su scuole, infrastrutture e edifici di pubblica utilità, e 140 di questi progetti sono stati implementati grazie a Ordinanze Speciali. Inoltre, il numero delle persone che ancora richiede assistenza tramite il CAS è drasticamente ridotto, con un ritorno a casa di oltre 4.000 persone.

Nelle Marche, la ricostruzione privata ha registrato 18.186 domande, delle quali 12.705 sono state accolte, con 3,65 miliardi di euro già liquidati alle imprese che operano nei cantieri. Dei 6.911 cantieri aperti, 4.815 sono stati portati a termine. La ricostruzione pubblica nelle Marche è altrettanto rilevante: dei 1.856 interventi programmati per un totale di 2,23 miliardi di euro, il 94% è già stato avviato, e il 30% dei lavori è completato o in corso. Anche l’assistenza alle persone è in calo: a luglio 2024 risultavano assistiti circa 6.937 cittadini.

Due progetti emblematici avanzano come simbolo della rinascita: Arquata del Tronto, nelle Marche, e Castelluccio di Norcia, in Umbria. Entrambi i borghi sono stati presentati come esempi di ricostruzione integrata alla World Conference on Earthquake Engineering. Arquata del Tronto vedrà a breve una gara d'appalto per la messa in sicurezza del colle su cui si erge il centro storico, mentre Castelluccio di Norcia sta già beneficiando di innovative piastre antisismiche. Questi interventi vedono la collaborazione tra pubblico e privato, favorendo così una gestione integrata e più efficace delle opere, dalla viabilità ai sottoservizi, fino alla ricostruzione delle abitazioni.

 

IN ALLEGATO LA NOTA INTEGRALE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO ALLA RICOSTRUZIONE.

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