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RICICLO: secondo Cobat, nel 2014 +211% raccolta moduli fotovoltaici a fine vita

I moduli fotovoltaici a fine vita che necessitano di un corretto invio a trattamento sono passati dai 22.500 kg del 2013 ai 70.000 kg del 2014.

I moduli fotovoltaici a fine vita che necessitano di un corretto invio a trattamento sono passati dai 22.500 kg del 2013 ai 70.000 kg del 2014.

Nel 2011 Cobat ha strutturato la prima filiera italiana per la raccolta e il riciclo dei moduli fotovoltaici giunti a fine vita, anticipando la Direttiva Europea 2012/19/UE sui RAEE, recepita in Italia con il D.Lgs. 49/2014, con cui i moduli fotovoltaici vengono formalmente annoverati tra le apparecchiature elettriche ed elettroniche.
L’attivazione della prima filiera di gestione dei moduli fotovoltaici a fine vita è avvenuta in previsione della successiva emanazione del IV° e V° Conto Energia, ai sensi dei quali, per l’ottenimento degli incentivi, i Produttori e Importatori dei moduli dovevano aderire a un Sistema di raccolta e trattamento formalmente riconosciuto dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE). Dopo aver ricevuto dal GSE l’idoneità allo svolgimento del servizio, Cobat ha assunto un ruolo da protagonista nel settore, posizionandosi come primo Sistema nazionale in termini di quote di mercato.

Nel 2014, ai già numerosi Produttori e Importatori iscritti si sono aggiunte nuove aziende, in seguito alla normativa che prevede l’ingresso dei moduli fotovoltaici tra le AEE a seguito dell’emanazione del D.Lgs. 49/14.
Nei confronti dei propri aderenti, Cobat garantisce la totale tracciabilità di ogni singolo modulo fotovoltaico dichiarato e individuato attraverso il suo univoco numero seriale.
Ogni modulo fotovoltaico, al momento dell’attivazione resa possibile attraverso il portale www.sole.cobat.it, viene mappato e geo-referenziato per consentire al Consorzio, così come al Produttore e all’Installatore, di conoscere esattamente il luogo in cui il singolo modulo è entrato in esercizio.
Cobat, inoltre, accantona il contributo versato dal Produttore/Importatore per ciascun modulo immesso sul mercato in un fondo impignorabile indipendente dallo stato patrimoniale del Consorzio (Trust), offrendo la totale garanzia delle riserve necessarie a far fronte alla corretta gestione del loro fine vita, anche dopo venti/trenta anni.

Al momento i moduli a fine vita che necessitano di un corretto invio a trattamento sono ancora limitati. Ciò nonostante, Cobat ha gestito negli ultimi due anni discrete quantità di moduli fotovoltaici, sia come moduli fallati in produzione, sia come attività di manutenzione, sia come effettivi moduli giunti a fine vita, triplicati tra i 22.500 kg del 2013 i 70.000 kg del 2014 (Grafico 4). Tale incremento testimonia l’imminenza di dover ormai fronteggiare l’obsolescenza dei moduli a fine vita derivanti da installazioni di venti anni fa, destinati inevitabilmente a crescere in futuro.
I rifiuti di moduli fotovoltaici raccolti sono stati inviati da Cobat all’impianto di S.E.A. Srl, in possesso di una linea di trattamento dedicata per i moduli fotovoltaici cristallini.

Durante la presentazione del Rapporto, Giancarlo Morandi, presidente Cobat, sottolinea:
“Forti di un’esperienza di oltre 25 anni nella raccolta e nel riciclo di accumulatori al piombo e pile portatili esausti su tutto il territorio italiano, abbiamo messo a disposizione di tutti i rifiuti tecnologici le nostre competenze e la nostra rete. Il risultato è una gestione efficiente e sostenibile, sia da un punto di vista economico che ambientale.
Non possiamo però fermarci a questi risultati. Lo sguardo è rivolto al futuro, perché i prodotti di oggi sono i rifiuti di domani. Per rimanere al passo con l’incessante innovazione tecnologica, abbiamo puntato sulla ricerca di nuovi sistemi di trattamento e riciclo per prodotti che in pochi anni sono diventati di massa, come nel caso delle batterie al litio.”
Ed in conclusione, Michele Zilla, direttore generale Cobat:
“Abbiamo voluto presentare il nostro Rapporto 2014 per condividere gli importanti risultati conseguiti finora e al tempo stesso fissare i prossimi traguardi da raggiungere.
Ci proponiamo per i prossimi anni di investire nel potenziamento dei servizi offerti nelle filiere dei RAEE, dei moduli fotovoltaici giunti a fine vita e degli PFU. L’obiettivo è fornire un servizio sempre più integrato e su misura, al servizio delle esigenze dei Produttori e Importatori”.


Per approfondire il tema del riciclo, scarica il Rapporto Cobat completo.
 

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