Riciclo di pneumatici usati nel calcestruzzo prefabbricato
“Questa tecnologia può essere utilizzata per migliorare in modo significativo la resistenza, la durezza e la durata di qualsiasi tipo di materiale in calcestruzzo […] persino quello ordinario”
Della possibilità di riutilizzare come aggregati artificiali i derivati dei pneumatici usati ne avevamo già parlato sulla nostra testata nel 2013 con l'articolo "Il rubbercrete, un calcestruzzo "alternativo" con particelle di pneumatici fuori uso".
Un calcestruzzo con scarti dei pneumatici usati ed inerti riciclati
E oggi viene pubblicata una nuova ricerca, questa volta proveniente dall'altra parte del mondo: i ricercatori di RMIT University, in Australia, hanno creato una nuova tecnologia: per il professor Yufei Wu della School of Engineering che ha guidato il suo team nello sviluppo di quella che hanno chiamato la “Rubberized Concrete Processing Technology” (RCP-Tech). “Questa tecnologia può essere utilizzata per migliorare in modo significativo la resistenza, la durezza e la durata di qualsiasi tipo di materiale in calcestruzzo […] persino quello ordinario”, ha affermato Wu.
Il metodo prevede la combinazione di una miscela di inerti fini con rifiuti di pneumatici, cemento e acqua. Questo mix viene quindi compresso per ridurre il suo volume al minimo utilizzando uno stampo personalizzato. “Migliorando le proprietà dei rifiuti riciclati senza l’uso di materiali aggiuntivi, abbiamo sviluppato una soluzione fattibile e pratica che affronta i problemi di prestazioni associati al riciclaggio dei rifiuti in calcestruzzo”, ha detto Wu.
A tal fine, durante lo studio sono stati utilizzati due prodotti di scarto, inclusi aggregati riciclati (RA) e rifiuti di gomma scheggiata per pneumatici (CR).
Inoltre, è stato prodotto anche il calcestruzzo verde utilizzando RA trattata con tecniche quali l'immersione in calce con carbonatazione e l'immersione in acido acetico con sfregamento meccanico.
Per ottenere la forza del calcestruzzo verde simile a NAC (normal aggregate concrete), è stato seguito un approccio innovativo di colata di calcestruzzo.
I campioni di calcestruzzo verde sono stati gettati e poi compressi allo stato fresco utilizzando stampi appositamente progettati.
I risultati mostrano che la resistenza alla compressione del calcestruzzo aggregato riciclato (RAC) che incorpora il 20% di CR in sostituzione degli aggregati grossolani è inferiore del 49% rispetto al NAC.
Tuttavia, la resistenza alla compressione e il modulo elastico del RAC compresso e del RAC trattato che incorporano il 10-20% di CR in sostituzione di aggregati grossolani sono abbastanza vicini ai campioni di calcestruzzo tradizionali senza CR.
Inoltre, il confronto dei costi e l'indice di contributo alla resistenza del cemento calcolati in questo studio mostrano anche il potenziale di applicazione industriale del nuovo approccio di fusione.
Pertanto, l'approccio del getto di calcestruzzo sviluppato promuove l'utilizzo efficiente di RA e CR nella produzione di elementi prefabbricati in calcestruzzo con conseguente costruzione eco-compatibile e sostenibile.
Il ricercatore e co-creatore della RCP-Tech, Syed Kazmi, ha affermato che il team sta oggi cercando di collaborare con l’industria dei prefabbricati in calcestruzzo per produrre e testare prototipi di prodotti come blocchi e barriere stradali, pannelli a parete, travi e lastre.
La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Resources, Conservation and Recycling (LINK).
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