Architettura
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Richard Gilder Center For Science, Education and Innovation: il nuovo centro scientifico firmato da Studio Gang

Il progetto Gilder Center, nuovo centro scientifico di New York progettato dallo Studio Gang, permette di connettere l'intero campus creando collegamenti anche con edifici preesistenti. Nuovi spazi educativi, strutture per mostre e collezioni presenti all'interno. Vediamo nel dettaglio

Richard Gilder Center: il nuovo centro di scienza, educazione e innovazione a New York

Il nuovo progetto "Richard Gilder Center For Science, Education and Innovation è un centro scientifico situato all'interno del Museo Americano di Storia Naturale a New York.

All'interno sono presenti aule e mostre innovative, strutture di ricerca e collezioni scientifiche famose a livello internazionale.

Lo studio Gang fondato e guidato da Jeanne Gang, Studio Gang è uno studio di architettura e progettazione urbana con sede a Chicago e uffici a New York, San Francisco e Parigi.

Il Gilder Center vuole promuovere le attività all'interno del museo, attraverso mostre innovative e interessanti offrendo nuove strutture in cui le collezioni di ricerca, le mostre e l'apprendimento sono situati in stretta prossimità, risaltando l'importanza delle collezioni di storia naturale nella scoperta scientifica e fornendo esperienze più profonde da coinvolgere attivamente i visitatori e gli utenti. Non solo, grazie a questo nuovo progetto, si crea un collegamento ulteriore con i percorsi del campus diviso in quattro isolati e gli edifici storici.

Gilder Center dall'alto, crediti: Iwan Baan.
Gilder Center dall'alto, crediti: Iwan Baan.

Altri interventi nel campus

Dall'idea progettuale dello Studio Gang , il Gilder Center è l'ultimo di una serie di importanti progetti che negli ultimi anni hanno apportato delle modifiche nel campus del museo, nei suoi spazi scientifici, educativi ed espositivi e tutte le  facciate , tra cui quella di Central Park West (2012 e 2021) e quella del "castello" della 77a Strada (2009), che sono state oggetto di restauro.

Gilder Center facciata esterna, crediti foto: Iwan Baan.
Gilder Center facciata esterna, crediti foto: Iwan Baan.
(Iwan Baan)

Altri progetti realizzati:

  • a rivitalizzazione della sala della costa nord-occidentale (2022)
  • la ristrutturazione completa delle Sale delle gemme e dei minerali di Allison e Roberto Mignone (2021)
  • il restauro della facciata di Central Park West e il restauro e la riconcettualizzazione del Theodore Roosevelt Memorial (2012)
  • restauro della Sala dei mammiferi nordamericani della famiglia Jill e Lewis Bernard (2012)
  • l'apertura della Sala delle origini umane di Anne e Bernard Spitzer (2007)
  • la ristrutturazione completa della Milstein Family Hall of Ocean Life (2003) e il rinnovamento della Arthur Ross Hall of Meteorites (2003)
  • la creazione del Frederick Phineas and Sandra Priest Rose Center for Earth and Space, che ospita il nuovo Hayden Planetarium e la David S. and Ruth L. Gottesman Hall of Planet Earth (2000)
  • lo sviluppo della Sala della biodiversità (1998)
  • l'installazione di gallerie di fossili al quarto piano dedicate ai dinosauri, ai primi vertebrati, ai mammiferi e ai loro antenati estinti (1996)

"L'American Museum of Natural History è uno dei più grandi tesori di New York, che rende la scienza e la tecnologia accessibili a studenti di tutte le età - ha dichiarato il governatore dello Stato di New York, Kathy Hochul -. Lo Stato di New York è orgoglioso di aver partecipato alla creazione del nuovo Centro Gilder per la scienza, l'educazione e l'innovazione, grazie ai finanziamenti del Consiglio regionale per lo sviluppo economico. Questo progetto di trasformazione darà ai newyorkesi e ai visitatori di tutto il mondo l'opportunità di sperimentare le vaste e nuove finestre del museo sul nostro mondo naturale".

"Congratulazioni all'American Museum of Natural History per il nuovo e modernissimo Richard Gilder Center for Science, Education, and Innovation - ha dichiarato il sindaco di New York, Eric Adams -. L'AMNH è stato un faro nella nostra città per decenni, portando ai newyorkesi un assaggio delle molte meraviglie del mondo. Essendo uno dei più grandi progetti di capitale culturale della città nella storia recente, sono entusiasta di vedere quali mostre innovative e accattivanti la nostra città potrà esplorare in seguito".

Il racconto del progetto

L'edificio Gilder Center, che corrisponde a 230.000 metri quadri è costituito da sei piani fuori terra, quattro dei quali aperti al pubblico, e uno sottoterra.

Sono stati realizzati 33 collegamenti tra 10 edifici del Museo per connettere l'intero campus e stabilisce un nuovo ingresso sul lato ovest del museo, tra Columbus Avenue e la 79a strada, nel Parco Theodore Roosevelt.

Il Gilder Center con la sua facciata ondulata si inserisce perfettamente nel contesto esistente, immerso nel parco secondo chi arriva da Columbus Avenue è stato costruito alla stessa altezza degli edifici storici del Museo che sono a fianco. 

Per riqualificare le aree limitrofe  è stato realizzato un nuovo intervento paesaggistico progettato da Reed Hilderbrand con il contributo della comunità, che prevede un maggior numero di percorsi e aree di seduta.

Per creare un collegamento visivo tra i due lati del campus, la facciata Gilder Center è rivestita in granito rosa di Milford, la stessa pietra usata per l'ingresso di Central Park West. Il motivo diagonale dei pannelli di pietra evoca sia il fenomeno della stratificazione geologica sia il disegno della superficie riccamente strutturata e della muratura sul lato della 77a Strada del museo.

Invito alla scoperta e alla esplorazione

"Il Gilder Center è stato progettato per invitare all'esplorazione e alla scoperta, che non rappresentano solo l'emblema della scienza, ma anche una parte importante dell'essere umano. Il suo scopo è quello di attirare tutti, di qualsiasi età, provenienza e abilità, per condividere l'emozione di conoscere il mondo naturale - ha dichiarato Jeanne Gang, fondatrice e partner dello Studio Gang. Entrando nell'ampio atrio illuminato a giorno, si possono ammirare le diverse esposizioni su più livelli. Potete lasciarvi guidare dalla vostra curiosità. Inoltre, le numerose nuove connessioni che l'architettura crea tra gli edifici migliorano la capacità di navigare nel campus del museo nel suo complesso".

Spazi educativi, gallerie espositive ed elementi strutturali

All'interno dell'edificio si trova l'Atrio delle Esplorazioni Kenneth C. Griffin, un grande spazio illuminato dalla luce naturale proveniente da grandi lucernari.

Gilder_Center_Griffin_Atrio e scale_ crediti foto: Iwan Baan.
Gilder Center Griffin Atrium e scale, crediti foto: Iwan Baan.

Vento e acqua sono elementi principali di ispirazione per il design, dove le forme si plasmano. La struttura, il colore e le forme fluide del Griffin Atrium sono state ispirate dai canyon del sud-ovest degli Stati Uniti e animano il grande ingresso del centro scientifico, evocando sentimenti sia di eccitazione che di stupore. La sua struttura è stata costruita applicando il calcestruzzo direttamente sull'armatura, senza l'ausilio di casseforme tradizionali, con una tecnica nota come "shotcrete", inventata all'inizio del 1900 dal naturalista e tassidermista del Museo Carl Akeley.

I ponti e le aperture nel calcestruzzo rifinito a mano collegano fisicamente e visivamente gli utenti ai vari livelli che ospitano le nuove gallerie espositive, progettate da Ralph Appelbaum Associates con il Dipartimento Mostre del Museo, gli spazi educativi e le strutture per le collezioni, creando linee visive accoglienti che incoraggiano il movimento all'interno e all'esterno dell'edificio. La verticalità dell'atrio Griffin funge anche da elemento chiave per la sostenibilità, fornendo luce naturale e circolazione dell'aria al cuore dell'edificio.

Gilder Center, Libreria per le ricerche, finestra, crediti foto: Iwan Baan.
Gilder Center, Libreria per le ricerche, finestra, crediti foto: Iwan Baan.
(Iwan Baan)

Un'ampia scalinata sul lato est dell'atrio Griffin, in asse con l'ingresso, è stata progettata con un lato che funge da gradino per sedersi, con pedate profonde e rivestite in noce e alzate alte che offrono ai visitatori un luogo di ritrovo per riposare e conversare e possono essere utilizzate come posti a sedere per i programmi. Grazie al miglioramento della circolazione fornito dal Gilder Center, i visitatori del Museo potranno procedere dall'ingresso su Columbus Avenue fino a Central Park West, o viceversa.

Immagini

Iwan Baan

Gilder Center, Invisible Worlds Experience.

Iwan Baan

Gilder Center, Terzo piano, "Bridge to Invisible Worlds"

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