Calcestruzzo: al via l'inchiesta pubblica finale sulla UNI 11104, quali novità?

Principali novità introdotte nella revisione della UNI 11104

• Allineamento alla EN 206 del 2021 rispetto alla versione del 2014 e collegamento con la legislazione vigente, in particolare con le Norme Tecniche per le Costruzioni.
• Aggiornamento del prospetto 1 sulle classi di esposizione
• Requisiti aggiornati per i materiali componenti, con chiarimenti su cemento, aggiunte, rapporto acqua/cemento e nuovi riferimenti normativi.
• Indicazioni migliorate sugli aggregati, con l'aggiunta di un nuovo prospetto 5.
• Revisione dei valori limite per composizione e proprietà del calcestruzzo (prospetto 6).
• Introduzione dell’appendice D sulla classificazione del calcestruzzo con riferimento all’impronta carbonica, basata sul calcolo del GWP e integrata con la PdR di ATECAP.

Aggiornamento del prospetto riferito alle classi di esposizione del calcestruzzo

Per garantire la vita di servizio prevista delle strutture, nella prescrizione del calcestruzzo è di fondamentale importanza individuare l'ambiente, la sua aggressività e il livello di esposizione. Per individuare l'ambiente e il livello di esposizione la norma include un sistema standardizzato di classi che ha come riferimento le condizioni climatiche del continente europeo. Le classi di esposizione cui fare riferimento in Italia sono riportate nel prospetto 1.

In particolare, il progetto di norma ha previsto l’aggiornamento del prospetto 1 con particolare riferimento alle classi di esposizione X0, XC e all'attacco da cicli gelo/disgelo (classe XF), e adeguamento dei requisiti correlati.

Migliorate le indicazioni sugli aggregati del calcestruzzo

In particolare è stato introdotto il prospetto 5, che fornisce indicazioni sulla massima percentuale di sostituzione dell'aggregato fine o misto con aggregato fine o misto riciclato in funzione della tipologia di aggregato, della classe di resistenza del calcestruzzo e della classe di esposizione.

Classificazione del calcestruzzo in relazione all’impronta carbonica

Tra le principali innovazioni spicca l’appendice D, dedicata alla classificazione del calcestruzzo in relazione alla sua impronta carbonica. L’obiettivo è fornire criteri per valutare l’impatto ambientale del calcestruzzo preconfezionato in termini di emissioni di gas serra, espresse in tonnellate di CO2 equivalente. Questa appendice supporta la sostenibilità delle strutture attraverso linee guida che classificano il materiale sulla base del parametro GWP (Global Warming Potential).

Le indicazioni riportate nell’appendice considerano esclusivamente le fasi del ciclo di vita fino al cancello di fabbrica (“cradle-to-gate”). In attesa di regolamenti europei e del recepimento della classificazione applicabile (prEN206-1), la norma introduce criteri e indicatori utili a livello nazionale.

L’appendice si collega inoltre alla Prassi di riferimento promossa da ATECAP, che punta a porre chi progetta un’opera nella condizione di scegliere il miglior materiale da costruzione per la realizzazione delle strutture, sia in termini di impatto che di performance, così da individuare il prodotto più appropriato per una singola struttura o progetto, mettendo in correlazione le emissioni del calcestruzzo con le sue prestazioni meccaniche.

Nel testo introduttivo, UNI sottolinea che la EN 206, elaborata dal Comitato Tecnico CEN/TC 104, tiene conto delle esigenze specifiche dei diversi Paesi europei, ma non fornisce tutte le disposizioni necessarie per la produzione e specificazione del calcestruzzo. La UNI 11104, quindi, colma questa lacuna con disposizioni integrative specifiche per il contesto italiano.

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Nota bene: Questo documento è un progetto di norma sottoposto a inchiesta pubblica, destinato esclusivamente a scopi informativi e alla raccolta di commenti. La versione definitiva potrebbe differire rispetto al documento attualmente in discussione. Questo documento perde qualsiasi valore al termine dell'inchiesta pubblica, cioè il 23.03.2025.