Data Pubblicazione:

Revisione Ecobonus e fondo di garanzia per eco-prestito: strategia energetica nazionale

Strategia energetica nazionale (SEN): aperta la consultazione pubblica sui siti di MISE e Ministero dell'Ambiente. Si prevede la revisione dell'Ecobonus e l'introduzione del Fondo di garanzia per l'eco-prestito per coprire il rischio di insolvenza del proprietario dell'immobile e garantire la portabilità dell’ecobonus verso gli istituti finanziari

Strategia energetica nazionale (SEN): aperta la consultazione pubblica sui siti di MISE e Ministero dell'Ambiente. Si prevede la revisione dell'Ecobonus e l'introduzione del Fondo di garanzia per l'eco-prestito per coprire il rischio di insolvenza del proprietario dell'immobile e garantire la portabilità dell’ecobonus verso gli istituti finanziari

Sui siti del Ministero dello Sviluppo economico (MISE) e Ministero dell'Ambiente è ufficialmente partita la consultazione pubblica sulla Strategia energetica nazionale (SEN): dal 12 giugno 2017 c'è tempo un mese per inviare commenti, segnalazioni e proposte che saranno valutate per la predisposizione del documento finale.

Oltre al Documento in consultazione, è disponibile il messaggio congiunto dei Ministri Calenda e Galletti, che di fatto fa da prefazione al documento stesso. Ecco le iniziative principali previste nel settore Efficienza Energetica:

Settore residenziale
La revisione del meccanismo delle detrazioni fiscali (ecobonus), con la quale si prevede di:

  • riorganizzare lo strumento in coerenza con i meccanismi di incentivazione per l'antisismica e la ristrutturazione edilizia;
  • introdurre massimali unitari di spesa per tipologia di intervento;
  • modulare la percentuale in detrazione in relazione al risparmio atteso dall'intervento;
  • stabilizzare il meccanismo delle detrazioni fiscali;
  • estendere la portabilità del titolo al fine di agevolare il coinvolgimento degli operatori e anche di istituti finanziari almeno per interventi radicali sull'edificio.

L'introduzione del Fondo di garanzia per eco-prestito:

  • il Fondo di garanzia coprirebbe il rischio di insolvenza del proprietario dell'immobile;
  • la portabilità dell’ecobonus verso istituti finanziari migliorerebbe ulteriormente l’efficacia.


Settore trasporti
Il rafforzamento delle misure di mobilità locale per ridurre il traffico urbano e supportare il cambio modale, in particolare

  • dare impulso ai Piani Urbani della Mobilità Sostenibile e a servizi di riequilibrio modale;
  • promuovere la smart mobility (car sharing, car pooling, smart parking e bike sharing);
  • promuovere la mobilità ciclo-pedonale;
  • disincentivare la circolazione delle autovetture private nei centri urbani;
  • promuovere il trasporto pubblico locale.

Alla luce della nota anzianità del parco veicolare privato italiano, valutare l'introduzione di strumenti di promozione del l miglioramento delle prestazioni energetico e ambientali del parco circolante.

Settore terziario

  • adeguamento dei sistemi di sostegno per promuovere la riqualificazione energetica degli edifici, in particolare del parco immobiliare pubblico;
  • promuovere a livello europeo la modifica delle regole di contabilizzazione EUROSTAT del debito pubblico, in caso di realizzazione di interventi presso la Pubblica Amministrazione con contratti di prestazione energetica (EPC)

Settore industriale

  • continuare il processo di potenziamento e semplificazione del meccanismo dei certificati bianchi;
  • promuovere l’efficienza energetica nelle PMI rinnovando le iniziative di cofinaziamento degli audit energetici e dei sistemi di gestione dell’energia


Nella seconda parte del documento, invece, ci si focalizza sullo sviluppo delle energie rinnovabili. Nello specifico:

Rinnovabili elettriche

  • per i grandi impianti, l'introduzione di contratti a lungo termine, da attribuire mediante meccanismi di gara competitiva, utili a ridurre il rischio di mercato mentre, per i piccoli impianti, la promozione dell'autoconsumo;
  • per gli impianti eolici esistenti, il supporto al repowering tramite la semplificazione dell'iter autorizzativo con procedure ad-hoc;
  • in ambito bio-energie, considerando sia i benefici sull'economia circolare che gli impatti emissivi, il sostegno a nuovi investimenti limitatamente ad impianti di piccolissima taglia (i.e. fino a 70 kW), con un supporto per la prosecuzione dell’esercizio degli impianti a bio-energie esistenti, ma a condizioni più efficienti e meno costose. Per evitare distorsioni sulla filiera agricola e sui prezzi dei feedstock, nonché per privilegiare le filiere che presentano minori emissioni di gas serra prodotte durante il ciclo di vita, saranno incentivate solo le bio-energie da scarti, residui agricoli o urbani e da prodotti di secondo raccolto;
  • nell'idroelettrico, tenuti in debito conto vincoli ed effetti ambientali, lo sviluppo del potenziale del piccolo idro e soprattutto il consolidamento della produzione esistente dei grandi impianti; la revisione della normativa su meccanismi d'asta delle concessioni delle grandi derivazioni dovrà orientare ancora più la scelta verso progetti innovativi, in grado di rilanciare gli investimenti nel settore.

Rinnovabili Termiche
Le pompe di calore, dato il loro alto rendimento, avranno un ruolo centrale nel raggiungimento del target, mentre le biomasse, storicamente molto sviluppate in Italia, dovranno essere ridimensionate a causa del loro impatto negativo sui livelli emissivi (in particolare polveri sottili): il loro sviluppo sarà concentrato sui generatori a biomasse ad alta qualità ambientale. Sarà inoltre sviluppato il potenziale del teleriscaldamento secondo criteri di efficienza, in ambiti urbani e extra-urbani.