Restauro Ponte Musmeci a Potenza: il progetto su un'infrastruttura di cemento armato vincolata

Ponte Musmeci di Potenza: l'intervento sul simbolo della città

Il restauro del Ponte Musmeci rappresenterà un intervento di grande valenza. Presentati i lavori prima di dare il via al progetto esecutivo dall’assessore comunale all’urbanistica, Antonio Vigilante, e dal progettista spagnolo Hugo Corres Pairetti, che ha curato l’opera.

Il ponte, progettato dall'ing. Sergio Musmeci (1926-1981) rappresenta uno dei simboli della città di Potenza e venne costruito tra il 1971 e il 1976. L’opera d’arte infrastrutturale, viene considerata tra le più rappresentative della cultura architettonica del XX secolo per aver saputo intersecare le geometrie dell’ingegneria alla complessità architettonica.

«Ad oggi - ha spiegato Vigilante - siamo in possesso dello stato di salute del nostro ponte simbolo della città. I tempi di realizzazione sono stimati in 200 giorni lavorativi che saranno ufficializzati dopo la realizzazione del progetto esecutivo. Ora bisogna superare la fase di copertura finanziaria definitiva».

«Riteniamo di poter essere la risposta alla istanza della Regione Basilicata di avere a disposizione progetti definitivi da finanziare con i fondi del Pnrr e confidiamo in questo aiuto».

Sono disponibili tre milioni di euro da parte del Comune fronte dei nove complessivi di costo del restauro.

L’intervento di restauro è stato affidato allo studio Fecor dopo un concorso di progettazione europea, sarà il primo al mondo realizzato su un ponte in cemento armato vincolato, saranno lavorati 4.600 metri quadrati con macchinari costruiti appositamente e sono state effettuate carotature, indagini endoscopiche e soprattutto punti di rilievo aerofotogrammatico e analisi laserscanner.

«Si tratta di un ponte straordinario - ha affermato Hugo Corres Pairetti - che non ha pari nel mondo. Abbiamo potuto respirare le sensazioni di quando fu realizzata l’opera ed è eccezionale pensare a quello che fu realizzato senza avere a disposizione i mezzi che si hanno oggi».