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Restauro: Palazzo San Felice si trasforma nella nuova Biblioteca di Archeologia e storia dell'Arte di Roma

Nell'evento di inaugurazione erano presenti il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, il Dirigente dell'Agenzia del Demanio, Alessandra Dal Verme, e l'architetto Mario Botta, il quale ha guidato il processo di recupero e rinnovamento dell'intero complesso edilizio e la trasformazione degli spazi circostanti.

Inaugurato il progetto di restauro per il Palazzo San Felice di Roma

La rinascita di Palazzo San Felice è il risultato di uno studio innovativo e meticoloso, che ha saputo armonizzare perfettamente il passato con il presente. Questo progetto ha richiesto la partecipazione di tutti gli attori coinvolti: il Quirinale ha aperto il patrimonio al pubblico, il finanziamento è stato fornito dal Ministero della Cultura, mentre l'Agenzia del Demanio, in veste di ente appaltante, si impegna nella ristrutturazione e nella tutela di una delle opere pubbliche più significative del nostro paese. Questo edificio ritornerà in vita non solo come luogo di cultura, ma anche come una leva innovativa per la rigenerazione urbana.

“Il trasferimento a Palazzo San Felice consentirà di rendere la biblioteca più accessibile ai visitatori, agli studiosi e ai ricercatori di tutto il mondo, contribuendo a promuovere la conoscenza e la tutela del patrimonio archeologico e storico-artistico italiano - ha affermato il Ministro Sangiuliano - La nuova sede sarà dotata di spazi più ampi e moderni che consentiranno di ospitare il ricco patrimonio librario in modo più efficiente e funzionale. Inoltre, la biblioteca sarà situata in un contesto storico di grande rilievo, posizionando la rinnovata struttura come centro di ricerca e di cultura a livello internazionale”.

Per il Direttore dell’Agenzia del Demanio Alessandra Dal Verme: “L’Agenzia del Demanio, in qualità di stazione appaltante, ha lavorato in stretta sinergia con il Ministero della Cultura per rispondere all’idea del Presidente della Repubblica di trasformare Palazzo San Felice in un luogo di attrattività culturale, sede della nuova Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte. Tutto ciò in continuità con le rinnovate scuderie del Quirinale, nel cuore di un’area che ospita i beni storici più significativi della città di Roma. L’Agenzia, insieme al Ministero della Cultura, si è molto impegnata per arrivare alla fase odierna di apertura del cantiere e la nostra promessa è che continueremo con la stessa solerzia per consegnare nei tempi prefissati l’opera alla città. Il progetto, straordinariamente pensato dall’architetto Mario Botta, è modello per l’Agenzia di riqualificazione dei beni vincolati che coniuga la memoria della nostra cultura con le opportunità della modernità”.

Il racconto del progetto

L'architetto Botta ha concepito un piano di restauro conservativo che mira a esaltare e rendere fruibili gli oltre 8.000 metri quadrati di spazio, compresi sia gli ambienti interni che quelli esterni. Questi includono 14 chilometri di scaffali destinati a ospitare l'intero patrimonio librario e archivistico. Inoltre, sono previste aree destinate a eventi, mostre e concerti, e una sala polifunzionale con una copertura trasparente, capace di accogliere fino a 350 persone. Un ampio spazio interno sarà riservato agli studenti e ai visitatori, i quali, provenienti dalla via principale, via della Dataria, potranno varcare l'ingresso del cortile, concepito come una sorta di piazza pubblica aperta sulla città e provvista di una serie di servizi.

Questo ambizioso progetto di riqualificazione di Palazzo San Felice consentirà il trasferimento dell'intero patrimonio librario e archivistico di una delle più prestigiose biblioteche pubbliche italiane. Attualmente custodito tra Palazzo Venezia e la Sala della Crociera del Collegio Romano, esso verrà spostato all'interno di una struttura più funzionale e moderna. Questo nuovo spazio sarà un luogo di formazione, scambio di idee e consultazione di preziosi volumi e documenti dedicati all'arte e all'archeologia per studiosi e appassionati.

Situato in via della Dataria, un tempo conosciuta come "strada o salita di Montecavallo", Palazzo San Felice fu costruito nel 1860 per volere di Papa Pio IX, su progetto dell'architetto Filippo Martinucci. Il palazzo sorge nell'area precedentemente occupata dal Convento dei Cappuccini annesso alla Chiesa di San Bonaventura. L'edificio prende il nome da un frate cappuccino, Felice da Cantalice, ed è stato utilizzato fino a pochi anni fa come residenza per il Quirinale.

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