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Restauro del patrimonio costruito storico: qual è il valore dell'interdisciplinarietà?

Intervista al prof. Filippo De Rossi (Università Federico II di Napoli), in occasione del III Convegno SIRA 2023 “Restauro dell’architettura. Per un progetto di qualità” che si è tenuto a Napoli il 15-16 giugno 2023.

Il valore dell'interdisciplinarità: collaborazione come fonte di grandi vantaggi

Il professore Filippo De Rossi (Università Federico II di Napoli) dopo aver coordinato il Programma nazionale della ricerca 2021-2027, durante il III Convegno SIRA 2023 “Restauro dell’architettura. Per un progetto di qualità” ha affermato quanto l'interdisciplinarità sia un valore indispensabile per l'avanzamento delle conoscenze e delle tecniche di intervento.

Il professore ha poi dichiarato: "Attualmente le complessità che ci troviamo tutti ad affrontare delle realtà mondiali necessita di un approccio basato sulla multi-prospettiva e quindi multidisciplinare. Bisogna vedere tutti i problemi sotto diverse prospettive per poterne quindi cogliere tutte le sfumature e ottimizzare le soluzioni che questi problemi pongono."

"Nel mondo accademico e della ricerca da qualche anno o per meglio dire da una decina d'anni, si stanno intensificando sempre di più queste collaborazioni tra discipline che epistemiologicamente sono anche abbastanza lontane, ma che per oggetto o per natura di modalità di studio possono invece trarre grandi vantaggi dalla collaborazione."

Efficientamento energetico del patrimonio architettonico: obbiettivo di rilievo pubblico e benessere collettivo

I lavori di efficientamento energetico non vanno potenzialmente in conflitto con gli interventi attuati sul patrimonio architettonico. 

Il professore De Rossi difatti ha dichiarato: "L'efficientamento energetico è un obiettivo di rilievo pubblico e di benessere collettivo, non fosse altro perché a livello planetario comporta sia i problemi che tutti sappiamo, sia anche a livello collettivo più ristretto. Parlando a livello del nostro Paese, infatti l'Italia non ha fonti energetiche né di tipo fossile né di tipo nucleare. Deve necessariamente fare i conti con i suoi fabbisogni di energia e con la disponibilità di energie rinnovabili che sono presenti."

Il professore ha poi concluso: "Tuttavia, tutto questo non va visto in conflitto con l'enorme patrimonio culturale che l'Italia tradizionalmente ha, qui bisogna intervenire in maniera molto specifica senza far lasciarsi andare da ricette universali che non possono funzionare, perché certamente non si può intervenire in un centro storico per renderlo energeticamente indipendente, poiché non lo sarà mai, ma bisogna affrontare appunto il tema in termini istituzionali e in termini multi-disciplinari avendo uno sguardo superiore, così da poter guadagnare nell'ambito di ciascuno obiettivo il massimo obiettivo comune possibile."

"Restauro dell’architettura. Per un progetto di qualità"
Leggi il report della due giorni del III° Convegno Sira
(Napoli, 15-16 giugno 2023)

GLI ESITI DEL CONVEGNO

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