Restauro complesso monumentale Piazza del Plebiscito a Napoli: Agenzia del Demanio, soggetto attuatore
Firmato Protocollo D'intesa a Napoli, Agenzia del Demanio assume il ruolo di soggetto attuatore dell’investimento e stazione appaltante per tutti i lavori di restauro del colonnato e dei locali di proprietà del Fondo Edifici Culto nell'area di Piazza del Plebiscito.
Complesso monumentale di Napoli: Protocollo d'Intesa per l'intervento di restauro
La firma tra Prefettura di Napoli, il Fondo Edifici Culto (FEC), il Comune di Napoli, l’Agenzia del Demanio e il MiC-Soprintendenza Archeologia che hanno siglato il Protocollo D'Intesa per il restauro e la valorizzazione del complesso monumentale di Piazza del Plebiscito e dei suoi spazi ipogei.
L'intesa avrà durata di 6 anni, l’Agenzia del Demanio assume il ruolo di soggetto attuatore dell’investimento e stazione appaltante per tutti i lavori di restauro del colonnato e dei locali di proprietà del Fondo Edifici Culto.
L’Agenzia, inoltre, su committenza del Comune di Napoli, attraverso la Struttura per la Progettazione, avvierà le fasi di concorso per un intervento di lighting design per valorizzare la Piazza, il colonnato e le sue quinte.
Riportare alla memoria la Piazza del Plebiscito della città
Quello che si vuole ottenere da questa intesa è riportare alla luce l'antica memoria della Piazza di Napoli, grande protagonista della città, dove si incontravano corti reali e durante l'800 luogo di leggende e vicissitudini. La sua importanza e la sua immagine storica prende forma anche grazie al viadotto sotterraneo che congiunge il Palazzo Reale con piazza Vittoria, che che fece costruire Ferdinando II di Borbone.
Sei metri sotto la basilica di San Francesco di Paola, nel largo del Plebiscito, c’è un’altra piazza.
Un luogo sotterraneo di oltre mille metri quadri, che nell’Ottocento fece realizzare il re Gioacchino Murat, riqualificata di recente dal Comune e dal Provveditorato alle opere pubbliche grazie a un progetto che ha coinvolto anche l’Agenzia del Demanio, la Curia, il Fec, la Soprintendenza e la Prefettura e destinata a diventare un luogo per esposizioni ed eventi, capace di ospitare fino a 300 persone. Si potrà finalmente scendere nel ventre della città e ammirare gli archi di tufo, resti dei palazzi ottocenteschi demoliti per lasciare posto all’ipogeo, restituito a cittadini, visitatori e turisti.
Altri interventi di rigenerazione e tutela
L’attrazione di finanziamenti e la conseguente attività progettuale consentiranno di attuare un’efficace azione di tutela, indispensabile al mantenimento del complesso e alla sua valorizzazione. L’attuazione di questi investimenti genererà la riqualificazione di tutta l’area, coinvolgendo monumenti di immenso pregio come il Teatro S. Carlo e la Galleria Umberto.
Il Direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme, intervenendo all’evento, ha citato anche un’altra operazione di rigenerazione che riguarda il complesso della Chiesa di san Giovanni a Carbonara, con la Caserma Garibaldi realizzata nel vecchio convento agostiniano. Si tratta di una delle chiese monumentali più belle di Napoli che tornerà a rivivere per i cittadini anche con il giardino adiacente al chiostro.
“L’Agenzia del Demanio nell’ambito della sua mission istituzionale di gestione del patrimonio immobiliare pubblico ha abbracciato una nuova visione che dà centralità all’utenza, non solo le PA che usano i beni pubblici ma anche e soprattutto i cittadini che vivono quotidianamente gli immobili pubblici nelle loro città – ha dichiarato il Direttore dal Verme - In questa ottica, numerosi sono gli interventi di riqualificazione avviati sul territorio per restituire alla città beni poco o male utilizzati, per fare rigenerazione e sviluppo e riportare alla memoria immobili che hanno rappresentato la grandezza di Napoli quale capitale europea”.
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