Restauro e Conservazione | Architettura | Progettazione | Rigenerazione Urbana
Data Pubblicazione: | Ultima Modifica:

Restauro Casa Bossi: l'approccio metodologico al progetto inserito nella rigenerazione urbana di Novara con modello PPP

Il restauro di Casa Bossi, edificio monumentale progettato da Alessandro Antonelli, apportato al Fondo immobiliare VIP gestito da REAM Sgr SpA, dal comune di Novara. Attraverso un percorso progettuale in linea con la filosofia antonelliana si introducono innovazioni tecnologiche nella continuità stilistica dell’architettura, recuperando e proteggendo sia l’immagine dell’edifico che i suoi apparati decorativi.

Rigenerazione urbana a Novara con PPP (Partenariato pubblico privato): l'imponente opera di restauro di Casa Bossi restituita alla città

Il progetto in corso di sviluppo a Novara da parte di REAM SGR SpA, attraverso il Fondo immobiliare V.I.P., già oggetto dell’articolo pubblicato su InGenio, comprende, oltre al recupero dell’ex Macello Civico, anche il restauro di Casa Bossi, edificio monumentale progettato da Alessandro Antonelli, anch’esso apportato al Fondo immobiliare VIP gestito da REAM Sgr SpA, dal comune di Novara.

La città attende da decenni che Casa Bossi torni a essere protagonista della vita della città. Oggi con l’apporto dell’antico palazzo al fondo immobiliare, quella che era una aspirazione diventa realtà. Un bene abbandonato da decenni al degrado e all’incuria per l’indisponibilità di risorse pubbliche, tornerà a nuova vita, culturale, sociale ed economica, attraverso risorse totalmente private e una attenta e adeguata gestione, improntata sui principi di collaborazione e partnership pubblico privata. Una collaborazione virtuosa che restituirà a questa importante opera di Alessandro Antonelli un presente e un futuro, con la consapevolezza che tutela culturale e valorizzazione economica e sociale sono due facce della stessa medaglia.

Nel presente articolo sono sintetizzati gli obiettivi che si intendono perseguire nel progetto di restauro in corso di redazione da parte degli architetti Sergio Pasanisi (ASSET Srl) e Pier Massimo Cinquetti (BASE Srl) con il coordinamento tecnico dell’architetto Michela Vycpalek (REAM Sgr SpA).

L’approccio metodologico al progetto, secondo i principi scientifici oramai consolidati da tempo, si fonda sulla profonda conoscenza e sul rispetto della doppia istanza, culturale e storica, del bene architettonico e del suo apparato decorativo.

Mentre il progetto di gestione degli spazi culturali è stato elaborato a cura del Comune di Novara che ha predisposto uno specifico progetto per la valorizzazione dei percorsi antonelliani piemontesi, che vede in Casa Bossi il proprio fulcro.

LEGGI ANCHE: La diagnostica del degrado e del dissesto delle strutture in c.a. 
Per intervenire su un'opera in calcestruzzo degradata, occorre, prima di tutto, avere una dettagliata conoscenza della struttura e delle sue cause di degrado che richiedono un percorso metodologico d'indagine, di seguito descritto in sintesi.

     

Casa Bossi: le sue vicende storiche tra architettura e letteratura

La notorietà di Casa Bossi, da alcuni considerato il più bel palazzo dell’ottocento italiano, può essere individuata in due opere letterarie.

La prima è il saggio scritto a due mani, da Vittorio Gregotti (illustre novarese) e Aldo Rossi (allora solo un giovane promettente architetto meneghino) sul n. 214 di “Casabella Continuità” del febbraio-marzo 1957, dal titolo "L’influenza del romanticismo europeo nell’architettura di Alessandro Antonelli", pp.62-81.

A seguito di tale scritto, Casa Bossi salì agli onori dell’interesse dell’Accademia e in particolare di quel movimento culturale e architettonico sviluppatosi anni più tardi tra le scuole di Architettura di Milano e Venezia, meglio noto come “La Tendenza”, che vide tra i suoi massimi esponenti proprio Aldo Rossi.

Casa Bossi, con il suo caratteristico pronao nella facciata principale, divenne così una sorta di manifesto della reinterpretazione del neo-classicismo in chiave di modernità. Il palazzo fu così ispirazione di tante architetture realizzate tra gli anni ’70 e gli anni ’80 non solo in Italia e non solo dai grandi nomi dell’architettura, ma anche dal più vasto un movimento “Postmoderno” che la Biennale di Architettura di Venezia del 1980, diretta da Paolo Portoghesi, rese noto al grande pubblico internazionale.

La seconda opera letteraria che dette rinnovata notorietà a Casa Bossi fu il romanzo “Cuore di pietra”, scritto da Sebastiano Vassalli e pubblicato da Einaudi nella collana Supercoralli nel 1996. Un grandissimo successo letterario scritto proprio da uno degli ultimi inquilini degli alloggi di quel palazzo costruito, nella seconda parte dell’800, per la nascente borghesia della pianura padana. Casa che diventò, come scrive l’autore, la protagonista di un ampio racconto ambientato in quello che oggi possiamo definire, senza retorica, un periodo eroico per il nostro Paese. E che Vassalli sintetizza in questa frase “L’anno nuovo che incominciò, pochi mesi dopo la nascita della nostra protagonista, non fu un anno come quelli che l’avevano preceduto: fu un anno speciale, per lo meno in Italia, perché quasi tutti i piccoli Stati che formavano la cosiddetta nazione finirono per unirsi dopo un pandemonio di guerre perse, guerre vinte, invasioni, rivoluzioni e chiacchiere”.

Ironia della sorte, Casa Bossi, solo qualche anno dopo l’opera letteraria di Vassalli, ha iniziato un lungo e progressivo declino, che l’ha portata ad una vera e propria situazione di decadenza, non solo fisica. Decadenza che combattuta dalla caparbietà di un ristretto nucleo di illuminati novaresi raccoltisi intorno al “Comitato d’Amore” espressamente costituito “per promuovere la conoscenza, la conservazione, la valorizzazione e il recupero di Casa Bossi”. Il comitato l’ha traghettata fino ad oggi e continuerà a svolgere il proprio ruolo di promozione culturale all’interno del progetto di gestione messo a unto dal Comune di Novara finalizzato alla valorizzazione dei siti e dei percorsi del “Piemonte antonelliano” che proprio nel palazzo troveranno la nuova appropriata sede.

Qui di seguito una sintesi delle vicende cruciali della storia di Casa Bossi:

  • 1859: Luigi Desanti affida ad Alessandro Antonelli la ristrutturazione completa dell’edificio settecentesco.
  • 1865: Viene realizzato il prolungamento della Contrada, oggi via Pier Lombardo, si realizza così lo sbocco diretto sul Baluardo e questa circostanza permette il completamento della costruzione su tale fronte.
  • 1880: Le figlie di Desanti vendono la casa al cavalier Carlo Bossi.
  • 1891: Dopo la demolizione della preesistenza adiacente si completa l’angolo Sud ovest dell’edificio.
  • 1935: Viene costruito sul versante Nord del palazzo un edificio in aderenza che copre la facciata laterale ed i relativi decori.
  • 1951: Il palazzo passa in proprietà al Civico Istituto Dominioni a seguito della morte dell’avv. Bossi.
  • 1980: All’edificio viene apposto il Vincolo storico artistico con schedatura R.R. 27/02/1980 ai sensi della Parte Titolo I del D.Lgs.22/01/2004
  • 1990: Casa Bossi viene donata alla Città di Novara dal Civico Istituto Dominioni.
  • 2023: Casa Bossi, a seguito di procedura di evidenza pubblica, viene apportata dal Comune di Novara al Fondo Immobiliare V.I.P.

 

Casa Bossi a Novara come appare nell’attuale stato di abbandono
Figura 1 – Casa Bossi a Novara come appare nell’attuale stato di abbandono (foto Sergio Pasanisi)

 

Casa Bossi facciata principale
Figura 2 – Casa Bossi facciata principale (Sergio Pasanisi)

 

Interni di Casa Bossi
Figura 3 - Interni di Casa Bossi (foto Sergio Pasanisi)

 

Casa Bossi nuovi interni – ipotesi progettuali
Figura 4 – Casa Bossi nuovi interni – ipotesi progettuali (Sergio Pasanisi)

 

L’approccio metodologico al restauro

Casa Bossi ha sempre suscitato un grande interesse da parte di studiosi, storici dell’architettura e cultori di Alessandro Antonelli, che hanno attribuito a quest’opera un valore assoluto, testimoniale dell’architettura italiana della seconda parte dell'800, di quel periodo storico che potremmo eroico.

Non solo con riferimento alle vicende risorgimentali e ai successivi eventi che determineranno l’Unità d‘Italia, ma anche e soprattutto a quel periodo che ha contrassegnato la nascita della modernità, nella triplice accezione politica, economica e sociale, della nazione italiana.

In questo scenario si inserisce l’opera di Antonelli, che si caratterizza, in via del tutto esemplificativa, come testimonianza della transizione, nell’architettura e nella produzione edilizia, tra mondo antico e mondo moderno, tra neoclassicismo e romanticismo, tra produzione artigianale e produzione industriale, tra approccio empirico e approccio scientifico al progetto. In questo contesto Casa Bossi assume il valore assoluto di uno dei primi esempi di dimora della nascente borghesia del territorio padano, magistralmente ritratta nel formidabile affresco letterario "Cuore di Pietra" di Vassalli.

Questa breve premessa è indispensabile per comprendere quale sia l’approccio metodologico al progetto di restauro che consentirà a questo bene, abbandonato da decenni all’incuria e al degrado, di tornare a vivere una nuova stagione, nel rispetto del suo passato ma cogliendo anche le sfide della contemporaneità. Attraverso un percorso progettuale in continuità con la filosofia antonelliana di introdurre innovazioni tecnologiche nella continuità stilistica dell’architettura, recuperando e proteggendo sia l’immagine architettonica dell’edifico che i suoi apparati decorativi.

Conseguentemente questo percorso sarà effettuato applicando i seguenti principi:

  • rispettare le indicazioni dell'atto di autorizzazione alla alienazione;
  • completare il processo di transizione di Casa Bossi da dimora borghese a centro culturale aperto alla città, già in corso negli ultimi anni;
  • confermare il valore storico architettonico quale testimonianza di «un mondo che cambia»;
  • salvaguardare l’impianto tipologico-funzionale innovativo, evoluzione della tradizione del palazzo patrizio verso una nuova forma di abitare in condominio, con l’introduzione di nuove forme di residenzialità unite a spazi per lo sviluppo dell'economia della cultura e della conoscenza;
  • minimizzare l'impatto degli interventi di consolidamento statico e di inserimento non invasivo dei nuovi impianti, indispensabili all'uso contemporaneo degli spazi;
  • valorizzare le caratteristiche architettoniche e gli elementi stilistici neoclassici e romantici;
  • tutelare e recupere gli apparati decorativi, sebbene non autoriali, quali elementi di qualificazione dell'interior borghese;
  • rafforzare l'immagine architettonica consolidata del bene, valorizzando la sua "patina storica" attraverso l’introduzione di nuovi elementi architettonici contemporanei.

 

Casa Bossi la corte interna – stato di fatto
Figura 5 – Casa Bossi la corte interna – stato di fatto (foto Sergio Pasanisi)

 

Casa Bossi corte interna – ipotesi progettuali
Figura 6 – Casa Bossi corte interna – ipotesi progettuali (Sergio Pasanisi)

  


.. CONTINUA LA LETTURA NEL PDF.

SCARICA* E LEGGI L'ARTICOLO INTEGRALE

Nel pdf si continua parlando di: 

  • Casa Bossi: tra neoclassicismo, romanticismo e neotecnicismo
  • L’innovazione tecnologica come paradigma dell’architettura antonelliana
  • Il restauro deli apparati decorativi e l’introduzione delle nuove componenti tecnologiche
  • BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA

Articolo integrale in PDF

L’articolo nella sua forma integrale è disponibile attraverso il LINK riportato di seguito.
Il file PDF è salvabile e stampabile.

Per scaricare l’articolo devi essere iscritto.

Iscriviti Accedi

Architettura

L'architettura moderna combina design innovativo e sostenibilità, mirando a edifici ecocompatibili e spazi funzionali. Con l'adozione di tecnologie avanzate e materiali sostenibili, gli architetti moderni creano soluzioni che affrontano l'urbanizzazione e il cambiamento climatico. L'enfasi è su edifici intelligenti e resilienza urbana, garantendo che ogni struttura contribuisca positivamente all'ambiente e alla società, riflettendo la cultura e migliorando la qualità della vita urbana.

Scopri di più

Progettazione

News e approfondimenti riguardanti il tema della progettazione in architettura e ingegneria: gli strumenti di rilievo, di modellazione, di calcolo...

Scopri di più

Restauro e Conservazione

Con il topic "Restauro e Conservazione" vengono raccolti tutti gli articoli pubblicati che esemplificano il corretto approccio a quel sistema di attività coerenti, coordinate e programmate, dal cui concorso si ottiene la conservazione del patrimonio culturale.

Scopri di più

Rigenerazione Urbana

News e approfondimenti relativi alla rigenerazione urbana: i concorsi e i progetti, l’analisi di casi concreti, l’innovazione digitale, le norme e gli strumenti finanziari, i dati del mercato immobiliare, i pareri degli esperti.

Scopri di più

Leggi anche