Ambiente
Data Pubblicazione:

Report Legambiente: L'Italia è il Paese Ue che emette più F-Gas

L'Italia emette il 17% di F-Gas di tutta l'Ue, seguita dalla Francia con il 16% e dallo UK (12%). Per Legambiente far comprendere ad una platea più ampia possibile l'elevato impatto ambientale di queste sostanze per invertire la rotta.

Gli F-Gas sono la tipologia di gas serra più potente e duraturo emesso dalle attività umane

Le temperature sempre più calde sono, ormai, una chiara e drammatica manifestazione dell'emergenza climatica che stiamo vivendo a livello globale. Temperature e umidità sempre più elevate, infatti, hanno aumentato rapidamente a livello globale la domanda di apparecchi di refrigerazione e raffrescamento e si prevede che, entro il 2050, due terzi delle famiglie del mondo potrebbero essere dotate di un condizionatore d'aria, portando il numero complessivo dagli attuali 1,6 a 5,6 miliardi a livello globale (+250%).

Il funzionamento di questi impianti è possibile grazie all’uso di miscele di gas, spesso indicati con il nome di F-gas1, ovvero una famiglia di composti chimici di origine sintetica dall’alta stabilità termica e inerzia chimica che li rendono particolarmente adatti ad essere impiegati sia come “fluidi frigoriferi” soprattutto nei settori della refrigerazione e climatizzazione, che come fluidi estinguenti nell’antincendio. I fluorurati sono i gas da cui siamo “circondati” nella nostra vita quotidiana e tra le sostanze chimiche persistenti e spesso climalteranti; possono avere una lunga vita in atmosfera e sono definiti il tipo di gas serra più potente e duraturo emesso dalle attività umane.

Nonostante l’entrata in vigore del regolamento europeo (517/2014) che prevede la riduzione delle emissioni da F-gas di due terzi entro il 2030 per tutti gli Stati membri e la loro sostituzione con altre sostanze come i refrigeranti naturali, in Italia gli HFC sono gli unici gas che continuano a far registrare un aumento della loro concentrazione in atmosfera, pari al 4,4% delle emissioni nazionali di gas fluorurati.

 

Report Legambiente su F-Gas

FIGURA 1:Schema del Phase-Down

 

Questi gas sono regolamentati nell'UE dall'attuale regolamento 517/2014, il quale stabilisce diverse misure per ridurre l’uso e le emissioni di gas fluorurati con focus sugli HFC. In particolare, prevede uno schema di graduale riduzione (phase down) degli HFC per limitarne la quantità totale che può essere venduta nell'UE dal 2015 in poi e ridurli gradualmente a un quinto delle vendite del 2014 nel 2030.

Dopo l'entrata in vigore di tale regolamento, la situazione in vari Paesi dell'Unione Europea è migliorata. L'emissione di tali gas è crollata in Spagna (-62%) e si è notevolmente ridotta in Francia (-22%) e Regno Unito (-6%). Ciò non è successo invece in Italia, che anzi è maglia nera del continente, dato che contribuisce con il 17% delle emissioni dovute a refrigerazione e aria condizionata, più di tutte le altre Nazioni,  alla diffusione degli F-gas a livello europeo. A stretto giro c'è la Francia (16%) e il Regno Unito (12%).

 


LEGGI IL REPORT COMPLETO DI LEGAMBIENTE


 

Le proposte di Legambiente per ridurre le emissioni

Secondo Legambiente è necessario anzitutto far comprendere l’elevato impatto ambientale di queste sostanze e le corrette modalità di gestione attraverso campagne di informazione e sensibilizzazione, sia tra gli utilizzatori degli impianti/cittadini, sia tra gli installatori/manutentori. Importante è prevedere sistemi di incentivazione/agevolazione per ridurre gli elevati costi di gestione del refrigerante a fine vita che oggi scoraggiano l’adozione delle prassi corrette di recupero e smaltimento; incentivare la formazione obbligatoria dei tecnici non solo verso i gas sottoposti a patentino F-gas, ma anche verso le alternative a gas naturali (CO2, ammoniaca e Hc); potenziare il sistema dei controlli e delle sanzioni per contrastare la crescente illegalità ambientale nel settore. 

 

 


legambiente-logo.jpg

Ambiente

Con questo Topic sono raccolte le News e gli approfondimenti che riguardano l’ambiente e quindi la sua modifica antropica, così come la sua gestione e salvaguardia.

Scopri di più