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Regno Unito: tagliare il consumo di energia e aumentare l’efficienza energetica per rilanciare l’eco

I risultati di un nuovo studio mettono in evidenza come, riducendo fortemente il consumo ed investendo nell’efficienza energetica, si possa dare un nuovo impulso all’economia dell’UK.

I risultati di un nuovo studio mettono in evidenza come, riducendo fortemente il consumo ed investendo nell’efficienza energetica, si possa dare un nuovo impulso all’economia dell’UK.
In tale documento di dice che, per far ripartire l’economia del paese, bisognerebbe puntare a tagliare del 40% l’impiego di energia entro il 2030 aumentando al contempo l’efficienza energetica. Si potrebbe aiutare così il PIL del Regno Unito con la creazione di circa 40mila nuovi posti di lavoro. Questo, nuovo obbiettivo, molto più ambizioso de precedente, potrebbe rilanciare l’economia per 62 milioni di sterline, contro i 17,3 milioni e i 13mila nuovi impieghi che si otterrebbero con una riduzione dei consumi del 30%. Tutto ciò è contenuto nel rapporto pubblicato dallo studio di consulenza indipendente di Cambridge Econometrics.
I Ministri dell’energia e dell’ambiente dell’UE si sono riuniti a Milano, nei giorni scorsi per discutere anche degli obiettivi di efficienza energetica, all’interno della Roadmap per l’adozione del Quadro clima – energia al 2030, che comprende attualmente la promozione delle energie rinnovabili per una quota del 27 per cento del mercato e di ridurre le emissioni di gas serra del 40 per cento.
Occorre tuttavia tenere presente che, da un lato, obiettivi poco ambiziosi renderanno ancora più complicato raggiungere la decarbonizzazione dell’80-95% voluta per il 2050, dall’altro, hanno sottolineato gli analisti, “Ci sono rischi nel promuovere un obiettivo troppo ambizioso per l’efficienza energetica in quanto i costi potrebbero aumentare più velocemente dei benefici”.