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Regime forfettario: tutte le novità della Legge di Bilancio 2020. Ok a 65 mila euro ma più cause ostative

Chi ha sostenuto spese per un ammontare superiore a 20.000 euro non potrà accedere al regime di tassazione agevolato

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Forfettario, si cambia. Non tutto, ma qualcosa - di abbastanza rilevante - sì. Nella prima bozza della nuova Legge di Bilancio 2020 inserita nella Manovra Finanziaria la ‘materia’ viene trattata con un lungo articolo. In primis, è importante sapere che per la soglia dei 65.000 euro (ricavi e/o compensi) è confermata con le aliquote attuali e la medesima percentuale di redditività, che per i professionisti è pari al 78 per cento.

Spese sopra i 20.000 euro: niente forfettario

Ma le cause ostative aumentano. Non potranno accedere al regime forfettario agevolato, o dovranno lasciare il regime, tutti coloro che hanno sostenuto spese per un ammontare superiore a 20.000 euro lordi l’anno per dipendente, collaboratori o personale comunque assunto a progetto.

No all'accesso anche se il costo complessivo, al lordo degli ammortamenti, dei beni strumentali alla chiusura dell’esercizio precedente supera i 20.000 euro. Per questi conteggi si torna indietro, ai fini del calcolo del predetto limite: per i beni in locazione finanziaria rileva il costo sostenuto dal concedente, per i beni in locazione, noleggio e comodato rileva il valore pieno, mentre per i beni per uso promiscuo Il valore è ridotto del 50 per cento. Non contano invece gli immobili acquistati.

Reddito da lavoro e pensione

L’accesso la regime è chiuso anche a chi, oltre a svolgere la libera professione, ha anche un lavoro dipendente o una pensione, se l’ammontare di questi redditi ha superato i 30.000 euro lordi l’anno precedente. Da questo divieto resta escluso chi ha perso il lavoro non per sua volontà, o chi ha concluso un contratto di lavoro a tempo determinato.

NB - chi non rientra più nei limiti dovrà passare immediatamente al regime ordinario, poiché le nuove regole non permettono di proseguire con il regime forfettario quando non sono rispettati i vincoli previsti nell’anno precedente.

Regime premiale per la fattura elettronica

I forfettari che adotteranno le fattura elettronica avranno solamente lo sconto di un anno sul termini di decadenza per la notifica degli avvisi di accertamento (ex art. articolo 43, primo comma, del dpr 600/1973) e cade dunque l'ipotesi, priva tra l'altro di logicità, di collegare l'utilizzo della e-fattura con l'obbligo di rispettare o meno le cause ostative.

Secondo quanto disposto dall'art.43 «gli avvisi di accertamento devono essere notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione». Per i forfettari «elettronici», quindi, il termine passerà da cinque a quattro anni post dichiarazione.

Super forfait: niente da fare

E' ufficialmente abrogato il regime con imposta sostitutiva al 20% per imprese e professionisti con ricavi/compensi tra i 65.001 euro e i 100 mila euro. Il cosiddetto super forfait, disciplinato ai commi da 17 a 22, dell'art. 1 della legge 145/2018, che doveva partire dal prossimo 1° gennaio 2020, non ci sarà.