Recupero credito: alcuni utili informazioni e consigli per le aziende
L’ultimo rapporto “Doing Business” (l’annuale rapporto curato dalla World Bank), nella parte dedicata all’analisi complessiva della normativa italiana sotto il profilo del grado di facilità/difficoltà che questa riserva all’avvio e allo sviluppo di investimenti sul territorio, indica che il tempo medio occorrente per il recupero di un credito in Italia è pari a 1.210 giorni.
Si tratta di un dato che mette in luce, tra le altre cose, la complessità del sistema della giustizia nel nostro Paese.
D’altra parte, va detto che una gestione oculata e puntuale del recupero dei crediti – affidata a un legale – può consentire di giungere all’incasso in tempi ragionevolmente brevi o comunque inferiori a quello indicato nel rapporto prima citato (che, del resto, è il risultato di una media). Al contrario, l’inerzia e l’improvvisazione rischiano – come purtroppo spesso accade - di determinare gravi danni, soprattutto per le aziende di medio-piccole dimensioni, le quali hanno minori mezzi finanziari per sopportare lunghi periodi di attesa per i pagamenti, specie se la somma da incassare è considerevole.
Come già accennato, una gestione proficua della riscossione richiede indubbiamente l’assistenza, per tempo, di un avvocato di fiducia, la quale è preziosa non soltanto ai fini dello svolgimento delle procedure giudiziarie, ma anche, in via preliminare e preparatoria, allo scopo di pianificare la migliore strategia per ottenere, nel minor tempo possibile, un pagamento integrale o parziale – spontaneo o coattivo che sia – e, in generale, per la conduzione dell’altrettanto delicata fase stragiudiziale.
Ciò premesso, tracciamo di seguito alcune indicazioni operative di particolare utilità per le imprese, alla luce della normativa in tema di pagamenti e recupero dei crediti. Si distinguerà, all’occorrenza, tra crediti dell’impresa verso un’altra impresa privata e crediti dell’impresa verso la pubblica amministrazione.