Recepita direttiva UE contro il ritardo nei pagamenti: massimo 30 giorni per saldare le fatture
Anche in Italia è stata recepita la direttiva UE contro il ritardo nei pagamenti: dal 2013 si avrà un massimo di 30 giorni per saldare le fatture
Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al disegno di legge che recepisce la direttiva 2011/7/UE obbligando le Amministrazioni Pubbliche a pagare entro 30 giorni.
Si tratta del D.Lgs. che attua la delega conferita al Governo con l’articolo 10 della legge n. 180 del 2011 (Statuto delle imprese). La nuova normativa entrerà in vigore dal 1° gennaio 2013, ovvero per tutti i contratti conclusi a partire da questa data, anche tra imprese private: il problema del ritardo nei pagamenti non riguarda infatti solo il rapporto tra imprese e PA, ma anche i rapporti tra imprese stesse.
La direttiva UE riguarda pertanto i tempi di pagamento per tutte le transazioni commerciali, fissandoli a 30 giorni, indipendentemente dal fatto che a pagare debba essere la PA o un’azienda privata.
Deroga a 60 giorni
Solo per la Sanità viene concessa una deroga ed i tempi per il pagamento saranno di 60 giorni invece dei 30 fissati dal decreto per tutte le altre PA, comunque molti meno rispetto ai 315 di media in Italia dove in alcuni casi si superano i mille giorni.
Tra privati la deroga a 60 giorni sarà ammessa solo giustificando tali tempistiche tramite un contratto scritto.
Viene inoltre stabilita, nel caso in cui si superi il limite dei 30 giorni, unamaggiorazione del tasso degli interessi legali moratori (8% e non più 7%)rispetto al tasso fissato dalla BCE per le operazioni di rifinanziamento.