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Realizzare massetti in spazi angusti: con LITOCEM PRONTO è più facile

LITOCEM PRONTO è un massetto pronto all’uso, impiegato per realizzare massetti interni ed esterni, ideale in tutti quei casi in cui occorre operare in spazi angusti in cui la movimentazione di inerti e la loro miscelazione in cantiere risulta laboriosa a causa del difficile posizionamento delle attrezzature, come ad esempio poù succedere nei lavori in centro storico o in montagna.

LITOCEM PRONTO è un massetto pronto all’uso, impiegato per realizzare massetti interni ed esterni, ideale in tutti quei casi in cui occorre operare in spazi angusti in cui la movimentazione di inerti e la loro miscelazione in cantiere risulta laboriosa a causa del difficile posizionamento delle attrezzature, come ad esempio poù succedere nei lavori in centro storico o in montagna.

Malta cementizia premiscelata costituita da speciali leganti idraulici, additivi organici e inerti ingelivi di granulometria selezionata e controllata, Litocem è caratterizzato da normali tempi di presa, da un veloce asciugamento e da ritiro controllato.

VANTAGGI

  • Prodotto a bassissime emissioni di sostanze organiche volatili EC1-Rplus GEV-EMICODE – Classe A+ secondo French Regulations.
  • Prodotto pronto all’uso che necessita della sola aggiunta dell’acqua evitando errori di dosaggio del legante e nella scelta dell’inerte.
  • Indicato per la realizzazione di massetti in centri storici o cantieri impervi
  • Sviluppo di alte resistenze meccaniche a breve scadenza che permettono la pedonabilità dopo solo 12 ore.
  • Velocizzazione dei tempi di posa in opera grazie alla velocità di asciugamento. Ceramica dopo 24 ore, pietre naturali e agglomerati in resina dopo 2 giorni, parquet e resilienti dopo 4 giorni.
  • Realizzazione di massetti incorporanti le serpentine di riscaldamento senza la necessità di additivi fluidificanti.

CLASSIFICAZIONE EN 13813
LITOCEM PRONTO consente di ottenere massetti cementizi di classe CT-C30-F6. La conformità del prodotto alla norma armonizzata EN 13813 è riportata sulla Dichiarazione di Prestazione CPR-IT110 secondo il Regolamento Europeo per i prodotti da costruzione (CPR – Construction Products Regulation N: 305/2011/EU) e testati secondo il sistema 4 di certificazione.

FASI DI POSA

Massetti aderenti (spessori da 20 a 40 mm)
Nel caso di massetti a spessore ridotto è indispensabile realizzarli in aderenza al supporto esistente, generalmente costituito da solette in calcestruzzo o vecchie pavimentazioni in ceramica o pietra naturale. In questo caso, dopo aver eseguito un’adeguata preparazione del supporto (pulizia, sgrassatura, ecc) subito prima del getto dell’impasto, applicare sul supporto tramite pennellessa, spazzolone o scopa uno strato uniforme di una boiacca di ancoraggio costituita da Cemento Portland 32,5 o 42,5, acqua e Idrokol X20 dosati nella seguente proporzione:

  • Cemento Portland 32,5/42,5: 3 parti in peso
  • Acqua: 1 parte in peso
  • Idrokol X20: 1 parte in peso

Applicare quindi l’impasto di LITOCEM PRONTO fresco su fresco alla boiacca di ancoraggio. Prestare attenzione soprattutto nel caso di climi caldi o in presenza di vento che la boiacca adesiva non abbia formato un film superficiale prima del getto del massetto che ne comprometterebbe l’adesione.

Massetti desolidarizzati con interposizione di idonea barriera al vapore (spessori da 40 a 80 mm)

L’impasto di LITOCEM PRONTO viene applicato su di uno strato desolidarizzante costituito da fogli di polietilene o similari sovrapposti di almeno 20 centimetri (sigillati con nastro) e risalenti lungo il perimetro e in corrispondenza di eventuali elevazioni dal piano per tutto lo spessore del massetto con funzione di strato di scorrimento e come barriera al vapore contro eventuali risalite di umidità.

Massetti galleggianti su strato di isolamento acustico o termico
In questo caso spessori e armatura sono da calcolare in base al grado di comprimibilità dei materiali sottostanti.

Massetti incorporanti serpentine di riscaldamentoraffrescamento

Sono massetti galleggianti dove nel loro spessore vengono incorporate le serpentine dell’impianto di riscaldamento-raffrescamento.
Lo spessore di massetto al di sopra dei tubi dell’impianto deve avere uno spessore ≥ 30 mm. Prima della posa in opera delle ceramiche, pietre naturali, parquet, ecc., l’impianto deve essere sottoposto al ciclo di accensione secondo quanto previsto dalla norma UNI EN 1264-4.

PROGETTAZIONE DELLA PIASTRELLATURA

La durabilità di una piastrellatura ceramica può essere garantita solamente attraverso una buona progettazione della stessa.
Consigliamo pertanto di consultare le norme nazionali vigenti in ogni paese come ad esempio la norma UNI 11493:2013 per l’Italia che fornisce le indicazioni necessarie per la scelta dei materiali, la corretta progettazione, l’impiego e l’installazione, in modo da assicurare il raggiungimento dei livelli richiesti di qualità, prestazione e durabilità.
Informazioni utili possono essere ricavate dalla consultazione del Codice di Buona Pratica per i massetti di supporto in in interni redatto da CONPAVIPER.

OPERAZIONI PRELIMINARI
Lungo tutto il perimetro e in corrispondenza di eventuali elevazioni del piano (colonne, travi, ecc.) devono essere predisposte le fasce di materiale comprimibile LITOSIDE con funzione di giunto perimetrale. In alternativa possono essere utilizzati materiali anch’essi comprimibili come polistirolo espanso, sughero, ecc con uno spessore di 5 mm. Nel caso di massetti galleggianti o desolidarizzati predisporre un’idonea barriera al vapore (polietilene o similari) contro l’umidità di risalita, sovrapponendo i teli di almeno 20 cm sigillandoli con nastro adesivo e facendoli risalire lungo tutto il perimetro e in corrispondenza di eventuali colonne per tutto lo spessore del massetto. L’attraversamento di tubi o canaline al di sotto dello spessore del massetto dovrebbero essere evitate in quanto repentini cambi di spessore possono comportare la formazione di crepe e cedimenti nel massetto. Qualora non fosse possibile evitarlo, si raccomanda di fissare saldamente i tubi o i condotti e di inserire un’armatura costituita da rete leggera a maglie esagonali nella zona del massetto interessata dall’attraversamento.

PREPARAZIONE DELL’IMPASTO

LITOCEM PRONTO può essere impastato con:

  • Betoniera da cantiere
  • Pompa automatica a pressione
  • Miscelatore planetario
  • Mescolatore a coclea

Versare 1,6 litri di acqua pulita per ogni sacco di LITOCEM PRONTO e miscelare per almeno 5 minuti. Non variare la quantità di acqua indicata per non compromettere le prestazioni finali del massetto.

APPLICAZIONE
Con l’impasto ottenuto, avente la consistenza di “terra umida”, devono essere realizzate le fasce di livello con funzione di riferimento per ottenere una superficie planare e in quota. Le fasce di livello devono essere realizzate contestualmente al massetto. L’impasto deve essere compattato in modo da ridurre le cavità o i vuoti, pareggiato aiutandosi con una riga metallica appoggiata alle fasce di livello e frattazzato in modo da ottenere una superficie liscia e chiusa senza affioramenti di acqua. La frattazzatura può essere eseguita sia con frattazzo manuale che con macchina dotata di disco rotante. Quando il getto viene interrotto per l’interruzione dei lavori, è necessario inserire nello spessore del massetto fresco degli spezzoni di ferro con diametro di 5 mm e con una lunghezza di 30 cm circa, distanziati tra loro di 20-30 cm. Alla ripresa del getto applicare tramite pennello la boiacca di ancoraggio costituita da cemento 32,5 o 42,5, acqua e Idrokol X20 come collegamento tra i due getti. Anche in questo caso verificare che la boiacca non abbia formato una pelle superficiale prima di gettare il nuovo impasto. In alternativa interrompere il getto in corrispondenza di una soglia, realizzando un giunto di costruzione che interessi tutto lo spessore del massetto.

Figura 1: applicazione su terrazzo - legenda:
1 soletta in calcestruzzo
2 massetto in Litocem pronto (in pendenza)
3 Litoband SK Self Adhesive Drains Collar
4 Coverflex/Elastocem
5 Rete in fibra di vetro
6 Giunto di frazionamento impermeabilizzato
7
Litoband SK Tape  
8 Litogap
9 Superflex K77
10 Starlike o Litochrom 3-15 (stuccatura fughe)
11 Ottoprimer 1216 + Ottoseal S70 (giunto di frazionamento)

GIUNTI
Il dimensionamento dei giunti deve essere determinato in fase progettuale tenendo conto dei seguenti fattori:

  • Tipologia del massetto
  • Situazione architettonica
  • Presenza di elementi di discontinuità
  • Tipo e formato del rivestimento da posare
  • Condizioni ambientali
  • Destinazione d’uso della pavimentazione

I giunti di frazionamento sono finalizzati a favorire le normali contrazioni e dilatazioni del massetto indurito e generalmente vengono realizzati in corrispondenza di:

  • Soglie.
  • Pavimentazioni con area superiore a 40 m2.
  • Ambienti con lato maggiore superiore a 8 metri.
  • Presenza di elementi di discontinuità.
  • Cambio repentino della dimensione della pavimentazione.

La norma UNI 11493 suggerisce la realizzazione di giunti di frazionamento da 5X5 m a 6X4m nel caso di ambienti interni e da 3X3 m a 4X2,5 m nel caso di ambienti esterni. La realizzazione di questi giunti prevede il taglio meccanico da effettuarsi non appena il massetto è pronto all’incisione (non oltre le 24 ore) e deve interessare almeno 1/3 dello spessore prestando attenzione a non incidere l’armatura qualora presente.
Eventuali giunti strutturali devono essere ovviamente rispettati in fase di getto del massetto.

PAVIMENTI RISCALDANTI
Dopo almeno 4 giorni dalla posa del massetto a base di LITOCEM PRONTO è possibile avviare l’impianto di riscaldamento con una temperatura dell’acqua di alimentazione variabile tra +20°C e +25°C mantenendola costante per almeno 3 giorni.
Successivamente impostare la temperatura massima di progetto mantenendola per altri 4 giorni. Alla fine di questo ciclo, riportare il massetto alla temperatura ambiente e posare il rivestimento (vedere norma EN 1264-4).



Figura 2
: pavimento riscaldante - legenda:
1 solaio in calcestruzzo
2 foglio di polietilene
3 pannello coibentante
4 impianto radiante
5 massetto in Litocem pronto
6 Litoflex KB0
7 Starlike o Litochrom 3-15 o Litochrom 1-6 Starlike Monomix
8 Ottoseal S100/105 oppure S70 (giunto di frazionamento)


UMIDITA’

La misurazione dell’umidità residua dei massetti a base di LITOCEM PRONTO deve essere effettuata solamente con igrometro a carburo secondo quanto prescritto dalla norma UNI 10329, escludendo igrometri a conducibilità che porterebbero a valori falsati. Nella tabella riportata di seguito sono definiti i limiti di accettazione dell’umidità residua in funzione del tipo di rivestimento da posare.

Clicca qui per scaricare la scheda tecnica.

PER ULTERIORI INFORMAZIONI, VISITA IL SITO: www.litokol.it
 

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