Rapporto Certificazione energetica 2023: in Italia (+3,7%) gli edifici in classe A4-B, ma il 55% presenta ancora prestazioni carenti

Gli obiettivi del Rapporto annuale sulla Certificazione Energetica degli Edifici

La quarta edizione del Rapporto sulla Certificazione Energetica degli Edifici (in fondo all'articolo nella sezione Allegati) rappresenta un significativo passo avanti nell'impegno congiunto dell'ENEA e del CTI, con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), per elevare la qualità della rappresentazione del patrimonio immobiliare, sia privato che pubblico, attraverso la certificazione energetica degli edifici e una vasta gamma di parametri per misurarne l'efficienza energetica.

Quest'anno, la visione complessiva delle prestazioni energetiche è stata arricchita da studi e analisi approfondite sul controllo della qualità dei dati forniti dai certificatori. Inoltre, sono stati esaminati approcci innovativi per rendere interoperabili i database delle certificazioni energetiche con quelli dei sistemi termici installati in ciascuna unità immobiliare. Un focus particolare è stato posto sul potenziamento dell'inclusività delle informazioni legate al settore edilizio.

Con questa ultima edizione, l'obiettivo dell'ENEA e del CTI è duplice: continuare a essere un punto di riferimento e una fonte d'ispirazione costante per gli operatori del settore e al contempo fornire metodologie alle Regioni e alle Province autonome per migliorare costantemente la qualità dei dati inseriti nel sistema di certificazione energetica.

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DOCET si aggiorna: il software per la certificazione energetica, già usato da oltre 300mila utenti, è ora disponibile nella nuova versione. Una delle implementazioni più interessanti è l'inserimento di un sistema di allarme che suggerisce la modifica degli interventi di riqualificazione ipotizzati quando questi non risultano economicamente convenienti.

Rapporto 2023: come è organizzato

Il Rapporto del 2023 si suddivide in diverse sezioni, ciascuna con un particolare obiettivo (nello specifico 7 capitoli e 4 allegati):

• Nel primo capitolo introduttivo si fornisce una panoramica generale dello stato dell'arte delle certificazioni energetiche.
• Il secondo capitolo presenta i risultati delle analisi statistiche condotte sui vari parametri derivanti dagli APE emessi nel corso del 2022, oltre a un resoconto dello stato attuale del SIAPE (Sistema Informativo sugli Attestati di Prestazione Energetica).
• Nel terzo capitolo,  il sistema di controllo della qualità degli APE a livello nazionale, con particolare attenzione a livello regionale.
• Il quarto capitolo spiega la metodologia per l'implementazione del Catasto Energetico Unico (CEU) regionale.
• Il quinto capitolo fornisce uno sguardo approfondito sullo stato attuale degli Edifici a Energia Quasi Zero (NZEBs).
• Muovendo dalla nostra analisi sull'importanza dell'informatizzazione dei dati APE, il sesto capitolo presenta il Portale Nazionale per la Prestazione Energetica degli Edifici (PnPE²).
• Il settimo capitolo raccoglie e sintetizza le risposte provenienti da associazioni, consorzi e ordini professionali a vari livelli coinvolti nel settore, il tutto al fine di acquisire informazioni sulla loro visione riguardo al futuro aggiornamento della certificazione energetica, conformemente alle proposte di revisione della EPBD.

Gli allegati offrono ulteriori dettagli:

• L'allegato 1 approfondisce il quadro legislativo e normativo di riferimento, analizzando in dettaglio le proposte di aggiornamento della EPBD.
• Nell'allegato 2, descriviamo la metodologia utilizzata per elaborare i dati analizzati.
• L'allegato 3 offre uno sguardo aggiornato su vari aspetti gestionali della certificazione energetica da parte delle Regioni e delle Province Autonome.
• Infine, l'allegato 4 presenta la struttura del questionario utilizzato nel settimo capitolo per raccogliere le percezioni sulla certificazione energetica.

I dati principali riscontrati dal Rapporto

Le prestazioni energetiche del patrimonio immobiliare italiano certificato stanno mostrando un notevole miglioramento.

Questa è la principale conclusione che emerge dal Rapporto annuale basato su circa 1,3 milioni di attestati di prestazione energetica (APE) registrati nel Sistema Informativo APE (SIAPE) e emessi nel 2022 da 17 Regioni e 2 Province Autonome.

Il report mette in luce una significativa riduzione percentuale degli edifici classificati nelle categorie energetiche meno efficienti F e G (-3,7%), controbilanciata da un aumento corrispondente delle categorie più virtuose A4-B (+3,7%).

Tuttavia, la distribuzione per classe energetica conferma che circa il 55% degli edifici censiti continua a mostrare prestazioni energetiche inferiori, classificandosi nelle classi F-G.

Nel dettaglio, la maggior parte degli attestati proviene dalla regione Lombardia (20,5%), seguita da Lazio (9,6%) e Veneto (8,4%). Nonostante una lieve diminuzione, gli APE associati a compravendite e locazioni continuano a costituire oltre l'80% del campione analizzato. Crescono, invece, le riqualificazioni energetiche e le ristrutturazioni profonde, che rappresentano rispettivamente il 5,7% e il 4,1% degli APE emessi nel 2022 (+1,5% per entrambi rispetto al 2021).

Nel periodo compreso tra il 2015 e il 2022, sono stati registrati oltre 17.000 APE per gli Edifici a Energia Quasi Zero (NZEB - Nearly Zero-Energy Buildings).

Le novità principali: miglioramento degli APE e strumenti di implementazione digitali

La novità di rilievo in questa edizione è la sezione dedicata a nuovi strumenti e metodi di analisi per migliorare la qualità degli APE. Si pone l'attenzione sul potenziamento delle procedure di controllo da parte del certificatore sia nella fase di preparazione dell'APE che successivamente.

Inoltre, si approfondiscono temi importanti, tra cui l'implementazione del Catasto Energetico Unico (CEU) regionale, il ruolo del Portale Nazionale per la Prestazione Energetica degli Edifici (PnPE2) e delle altre applicazioni informatiche sviluppate dall'ENEA.

La digitalizzazione degli APE emerge come un elemento cruciale per individuare le aree con maggiore bisogno di interventi, personalizzati in base alle specificità territoriali, e per fornire ai cittadini un insieme più completo di informazioni, agevolato anche dall'uso di sportelli unici digitalizzati (one stop shop).

Infine, il rapporto analizza i risultati di un questionario somministrato a un campione di circa 80 soggetti, tra associazioni, consorzi e ordini professionali. Questi soggetti hanno condiviso il loro punto di vista su vari aspetti del sistema di certificazione energetica nazionale, con un'attenzione particolare alle proposte di revisione della Direttiva EPBD sulla prestazione energetica degli edifici.

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