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Radon: disamina degli interventi per la riduzione delle concentrazioni negli edifici esistenti

Ridurre le concentrazioni di radon negli edifici, sia nuovi che esistenti, è un argomento sempre più rilevante. Le strategie di intervento possono variare in termini di approccio, installazione, complessità e costi. In questo articolo si approfondiscono gli interventi volti al risanamento da radon negli edifici esistenti.

Ridurre il radon negli edifici esistenti è un tema di crescente interesse. Le strategie per prevenire il radon negli edifici nuovi e per ridurre le concentrazioni negli edifici esistenti hanno il medesimo obiettivo, ma possono presentare approccio, dettagli di installazione, complessità e costi differenti.

Le strategie di prevenzione per gli edifici nuovi saranno oggetto di un successivo articolo; il presente articolo approfondisce il tema dei risanamenti negli edifici esistenti.

 

Concentrazione di radon in una settimana con diverse strategie di aerazione.
Concentrazione di radon in una settimana con diverse strategie di aerazione. (© Clara Peretti)

 

10 Cose da sapere sugli interventi per ridurre il radon

  1. Per eseguire gli interventi di risanamento è necessario rivolgersi ad un esperto in interventi di risanamento radon (decreto legislativo 31 luglio 2020, n.101 e ss.mm.ii.).
  2. Il monitoraggio (mediante misura attiva e/o passiva) è una strategia preliminare per pianificare gli interventi.
  3. Aerare di più: è solo un accorgimento provvisorio.
  4. Non tutti gli interventi di risanamento vanno a buon fine, può capitare di dover eseguire alcune modifiche durante la fase di installazione e di scegliere combinazioni di diverse soluzioni.
  5. È necessaria una manutenzione programmata del sistema di risanamento per valutare le sue prestazioni nel tempo.
  6. Edifici con caratteristiche edili simili collocati nella stessa zona possono avere concentrazioni di radon diverse.
  7. Alcuni interventi di efficienza energetica possono incrementare le concentrazioni di radon.
  8. L’indicatore di radon è un livello di riferimento (LR) e non un limite: questo significa che è bene prendere provvedimenti anche in caso di concentrazioni inferiori al LR.
  9. Gli edifici residenziali sono quelli ai quali dedicare maggiore attenzione a causa della lunga permanenza notturna (momento nel quale spesso il ricambio dell’aria è ridotto).
  10. La principale fonte di radon è il terreno ma vi sono altre fonti che possono non essere trascurabili: tra queste vi sono i materiali da costruzione (lave, tufi, pozzolane e alcuni graniti).

 

Interventi di riduzione del radon negli edifici esistenti

Per approfondire le tecnologie di risanamento sono disponibili molteplici fonti, tra queste:

  • PNAR (Piano Nazionale d'Azione per il Radon), adottato con DPCM 11 gennaio 2024.
  • Documentazione (opuscoli, libri, video, convegni) realizzati dalle ARPA, APPA, Regioni, Province Autonome.
  • Documentazione (opuscoli, libri, video, convegni) realizzati da esperti del tema quali Centri di Ricerca e Università.

A titolo di esempio si riportano alcuni documenti di riferimento reperibili nel web:

 

Frontespizi documenti per i risanamenti del radon
Frontespizi documenti per i risanamenti del radon (© Clara Peretti)

 

Prima di procedere alla determinazione delle strategie di riduzione del radon è necessario esaminare, studiare, analizzare in modo approfondito gli edifici e le abitudini degli occupanti. La determinazione degli interventi, la loro progettazione e verifica dovrà essere svolta da una figura formata in possesso di requisiti specifici: l’esperto in interventi di risanamento radon.

Le contromisure possono essere pianificate con due obiettivi in funzione contesto:

  • impedire o limitare l’ingresso del radon dal suolo (fenomeno di maggiore interesse perché più frequente, diffuso e con concentrazioni più elevate).
  • diluire o limitare le emissioni dei materiali da costruzione.

La riduzione delle concentrazioni di radon all’interno dei locali può quindi avvenire mediante due approcci:

  1. intercettare il radon prima che esso possa entrare nell’edificio (sistemi attivi oppure passivi);
  2. diluire il radon all’interno dell’edificio (es. ventilazione meccanica controllata).

Sono di seguito descritte le principali tecniche di riduzione delle concentrazioni di radon negli edifici, in particolare:

  • Pozzetto radon (o pozzo radon).
  • Drenaggio radon.
  • Areazione del vespaio.
  • Ventilazione meccanica controllata (VMC).
  • Modifica alle pressioni.
  • Isolamento (interno) delle superfici dell’edificio a contatto con il terreno.

[...] CONTINUA LA LETTURA NEL PDF IN ALLEGATO

Nell'articolo in pdf è contenuta la descrizione di ogni singolo intervento di risanamento da radon.

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